George E. Kent: differenze tra le versioni
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*Con le labbra dipinte di nero, le unghie argentate, e per vestito solo una nuvoletta di piume rosa, [[Joséphine Baker|Josephine]] faceva il suo ingresso in scena portata in braccio a testa in giù da un negro gigantesco. |
*Con le labbra dipinte di nero, le unghie argentate, e per vestito solo una nuvoletta di piume rosa, [[Joséphine Baker|Josephine]] faceva il suo ingresso in scena portata in braccio a testa in giù da un negro gigantesco. |
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*«Mantenersi giovani» soleva dire «significa essere capaci di sognare e fare progetti per l'avvenire» |
*«Mantenersi giovani» soleva dire «significa essere capaci di sognare e fare progetti per l'avvenire». |
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*In Italia, dove era stata acclamata più volte nel corso della sua prestigiosa carriera, si presentò di fronte al suo pubblico in tre particolari occasioni: a Milano, per ricevere il premio della Giornata della Mamma, a Pisa per la consegna di una medaglia d'oro per gli sforzi da lei compiuti in favore dell'adozione, a Verona per il conferimento del premio Zucchi per l'Amore Universale. |
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{{NDR|George E. Kent, ''Josephine un mito'', ''Selezione dal Reader's Digest'', febbraio 1976}} |
{{NDR|George E. Kent, ''Josephine un mito'', ''Selezione dal Reader's Digest'', febbraio 1976}} |
Versione delle 04:01, 2 lug 2008
George E. Kent (1920 – 1982), scrittore e professore di letteratura.
Josephine un mito
Incipit
Di solito le serate al popolare caffè-concerto Bobino di Parigi non hanno niente di mondano: di rigore non è l'abito scuro, ma semmai il maglione «dolce vita» e i blue jeans. Il 24 marzo 1975, però fu diverso. Nella sala sfilavano, come su una grande passerella, signore vestite dai migliori sarti francesi, e sui frac scintillavano le decorazioni della Legion d'Onore. In mezzo a un fuoco di fila di flash, cronisti e fotografi correvano su e giù per i corridoi.
Poi il sipario si alzò, lo spettacolo ebbe inizio e, all'improvviso, sul palcoscenico comparve lei, la figura snella e flessuosa attraente come sempre.
Citazioni
- Con le labbra dipinte di nero, le unghie argentate, e per vestito solo una nuvoletta di piume rosa, Josephine faceva il suo ingresso in scena portata in braccio a testa in giù da un negro gigantesco.
- «Mantenersi giovani» soleva dire «significa essere capaci di sognare e fare progetti per l'avvenire».
- In Italia, dove era stata acclamata più volte nel corso della sua prestigiosa carriera, si presentò di fronte al suo pubblico in tre particolari occasioni: a Milano, per ricevere il premio della Giornata della Mamma, a Pisa per la consegna di una medaglia d'oro per gli sforzi da lei compiuti in favore dell'adozione, a Verona per il conferimento del premio Zucchi per l'Amore Universale.
[George E. Kent, Josephine un mito, Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976]