Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Silvio Berlusconi==
==Citazioni su Silvio Berlusconi==
*Autocritica è parola che Berlusconi non conosce. ([[Gianfranco Fini]])

*Berlusconi è il più grave e pericoloso fenomeno politico in [[Europa]]. Rappresenta la più seria minaccia alla democrazia europea dal 1945. Il suo [[governo]] ha esercitato una maligna influenza sulla [[vita]] democratica italiana. Come si può tacere un simile argomento. ([[Martin Jacques]])
*Berlusconi è un pazzo, pericoloso per la [[democrazia]]. ([[Oliviero Diliberto]])
*Berlusconi mi ha detto che sono il più grande comico di questo secolo con [[Alberto Sordi|Sordi]] e [[Totò]]. Gli sono grato per questo... e anche per aver perso le elezioni. ([[Paolo Villaggio]])
*Berlusconi non dà ordini. Enuncia delle tematiche, segnala delle cose. Poi sta a te. ([[Carlo Rossella]])
*Berlusconi però è uno che reagisce bene, anche quando c'ha i processi. È uno di carattere, bisogna ammetterlo. Anche questo processo sui fondi neri alle Fiamme Gialle che c'ha ora con Gherardo Colombo farebbe paura a tutti. Ma lui ha dichiarato ai giornali: "No, no, sono tranquillo, sono sereno, la notte dormo come un bambino". Cioè si sveglia ogni tre ore e piange. ([[Roberto Benigni]])
*Berlusconi tratta gli alleati come un padrone del Settecento trattava gli schiavi. ([[Pier Ferdinando Casini]])
*Certo, è uno che non si ferma mai, e mai fa fermare chi ha la ventura – o la sventura – di stargli accanto. Dove voglia arrivare lo ignoro. E, forse lo ignora anche lui. ([[Roberto Gervaso]])
*Ciascun paese ha il governo che si merita. L'Italia si merita Berlusconi. (parodia di un manifesto elettorale di Forza Italia)
*D'altra parte è giusto, bisogna accettarlo: Berlusconi ha vinto le elezioni, gli italiani le hanno perse. ([[Sabina Guzzanti]])
*Il Silvio Berlusconi furioso di questi giorni, trasudante minacce demagogiche e insensate come lo sciopero fiscale, è la copia del Berlusconi di dieci anni fa, con qualche capello in più, molte idee in meno e il solito, inestirpabile istinto eversiso. Perfino Haider, dopo il passaggio al governo, si è moderato. ([[Curzio Maltese]])
*Immaginiamo che un cittadino, nauseato dalle liti e dall'inconcludenza di questa coalizione di narcisi disfattisti, decida che forse è il momento di guardare al centrodestra. Neanche il tempo di volgere lo sguardo, e si imbatte nel miliardario ridens che riceve tra le sue ortensie, sovreccitato, una delegazione di ispettori europei e gli mostra i sondaggi che lo danno al 63 per cento. ([[Michele Serra]])
*Le immagini di piazza San Babila stracolma di gente che lo circonda, e lui che sale sul predellino dell'auto per salutare, mi ricordano l'arrivo di [[Lenin]] in Russia a bordo del treno piombato. ([[Fedele Confalonieri]])
*Mi aspetto da Berlusconi che vada a fare le telepromozioni. Tra poco venderà tappeti in televisione. ([[Romano Prodi]])
*Non è vero che se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice. È vero invece che se l'annunciatrice avesse le tette se la farebbe Berlusconi. ([[Gino & Michele]])
*Non odio Berlusconi. Si trucca e mette pure i tacchi. ([[Vladimir Luxuria]])
*Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me. ([[Giorgio Gaber]])
*Ormai in [[Italia]] siamo alla legislazione automatica: ogni reato di cui è accusato Berlusconi viene automaticamente cancellato da una [[legge]] apposita. Speriamo che prima o poi Berlusconi si faccia una canna. ([[Daniele Luttazzi]])
*Prima ero critico, ma adesso comincio ad apprezzarlo. È un baluardo per la [[democrazia]] e per l'informazione. ([[Emilio Fede]])
*Prima ero critico, ma adesso comincio ad apprezzarlo. È un baluardo per la [[democrazia]] e per l'informazione. ([[Emilio Fede]])
*Signor Cavaliere, noi due non ci amiamo si sa. Ma il comportamento che quella gente tiene verso di Lei è così incivile così insopportabile così ributtante quindi offensivo per la libertà e la democrazia che a portarvi un benché minimo e involontario contributo mi vergognerei. ([[Oriana Fallaci]])

*"Vedrai" mi diceva sicuro il mio compagno [[Giovanni Ferrara|Giovanni]] che di libertà molto aveva studiato e molto sapeva "vedrai che un giorno di Berlusconi rimarrà soprattutto il ricordo dell'uomo che tolse la parola a [[Enzo Biagi]]". Aveva capito che fra tutte le ferite che gli anni del cavaliere avevano dato alla cultura e alla politica del nostro paese, quella inferta al pluralismo dell'informazione colpiva non solo l'essenza stessa della nostra delicata democrazia, ma soprattutto i sentimenti della gente, che aveva ormai identificato in Biagi l'uomo, il giornalista libero e scomodo, che criticava sorridendo, che si opponeva con la forza delle idee e non con le grida della superficialità. Che usava parole semplici e antichi detti popolani per fare a pezzi le falsità dei nuovi slogan pubblicitari. ([[Sandra Bonsanti]])
*{{NDR|Commentando l' affermazione di Berlusconi sul Governo "troppo rosa" e "difficile da gestire" di [[José Luis Rodríguez Zapatero|Zapatero]]}} Silvio Berlusconi avrebbe bisogno di uno psichiatra [...] anche se non so se sarebbe efficace, servirebbero molte sedute. ([[Bibiana Aído]])
===[[Giorgio Bocca]]===
===[[Giorgio Bocca]]===
*Avete capito perché il Berlusconi nemico dei giudici, che assolda gli avvocati per corromperli, che invita a non pagare le tasse, che fa uso disinvolto di smentite, che promette ciò che non può mantenere, che nasconde i suoi affari pericolosi, piace tanto agli italiani?
*Avete capito perché il Berlusconi nemico dei giudici, che assolda gli avvocati per corromperli, che invita a non pagare le tasse, che fa uso disinvolto di smentite, che promette ciò che non può mantenere, che nasconde i suoi affari pericolosi, piace tanto agli italiani?

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Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi (1936 – vivente), imprenditore e politico italiano.

Citazioni di Silvio Berlusconi

  • La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere. (citato in Gianni Bisiach, Inchiesta sulla felicità, Rizzoli, 1987)
  • Spero che questa mia esistenza terrena possa terminare mentre io sono teso a raggiungere un altro traguardo oltre la siepe. (citato in Gianni Bisiach, Inchiesta sulla felicità, Rizzoli, 1987)

Citazioni non datate

  • Bertinotti è uno dei miei pochi avversari ad aver dimostrato rispetto nei miei confronti.  Citazione da controllare da controllare
  • Il professor Spaventa, prima di competere con me, provi a vincere un paio di coppe dei campioni.[1]
  • La mia amicizia con Craxi non è mai venuta meno, in nessun momento. (citato da Marco Travaglio su l'Unità, 31 agosto 2004)
  • La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un'unica parola: libertà. (ANSA)  Citazione da controllare da controllare
  • Mi ritirerei se subentrasse De Gasperi.  Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie. citazione necessaria
  • Non ho scelto io la politica, mi è stata imposta dalla storia.[1]
  • Non si ottiene nulla senza applicazione e senza sacrifici. (citato in Una storia italiana, a cura di Sandro Bondi, Mondadori)
  • Sono stato un po' secchione, ma se dicessi che mi piaceva fare i compiti mi verrebbe il naso di Pinocchio. (ibidem)
  • Ventuno anni fa, quando prendemmo il Milan sull'orlo del fallimento, ci prefissammo un obiettivo: portare la squadra ai vertici in Italia, in Europa e nel mondo. Ebbene, ci siamo riusciti!  Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie. citazione necessaria

1993

  • Fini, senza un attimo di esitazione. Sceglierei Fini perché è l'esponente che rappresenta quelle forze moderate a cui mi sono richiamato fino ad ora. (24 novembre 1993, risposta di Berlusconi ad una giornalista che gli chiedeva chi avrebbe votato come sindaco di Roma tra Francesco Rutelli e Gianfranco Fini)

1994

  • Nonostante atteggiamenti volutamente devastanti, il Bossi è un buon italiano: è diverso dai vecchi e nuovi marpioni della politica. E in questo me lo sento fratello. (da Panorama, 4 febbraio 1994)
  • La P2 raccoglieva gli uomini migliori del paese. (intervista a MIXER, 21 febbraio 1994)
  • Alla Rai non sposterò nemmeno una pianta. (29 marzo 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Pollice verde, la Repubblica, 30 luglio 2005)
  • Nella mia vita ho già compiuto tre miracoli. Da costruttore, da sportivo, da editore... Adesso, tutti insieme, dobbiamo fare il nuovo miracolo italiano. (da la Repubblica, 31 marzo 1994)
  • Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore. (da La Stampa, 7 aprile 1994)
  • Sono pronto a vendere le mie aziende, ad andare anche oltre il blind trust americano. Questa storia delle riserve personali su di me è diventata una barzelletta. Ho già detto che distinguerò con nettezza adamantina il mio ruolo di imprenditore, che peraltro è già alle mie spalle, e quello di leader politico. Ho messo fatti che pesano come macigni a suffragare questo impegno, dalle dimissioni dalle cariche sociali del mio gruppo al progetto di un blind trust e di dismissioni di attività economiche: la mia non è dunque 'parola di re', non è una promessa d'onore, ma una scelta di fatto. Tutta la campagna sul Signor Tv che si mangia il Paese per i suoi interessi è naufragata nel ridicolo di una sconfitta campale nelle urne. (da Ansa, 7 aprile 1994)
  • Che cosa avete fatto nella vita? Io posso citare case, giornali, televisioni, insomma il secondo gruppo italiano. (da la Repubblica, 30 aprile 1994)
  • Ho fatto bene più di chiunque altro in tutti i settori in cui mi sono cimentato. (da La Stampa, 13 agosto 1994)
  • Bossi, quando parla, sembra un ubriaco al bar. (da L'espresso, 26 agosto 1994)
  • Fidatevi di me. Lasciatemi lavorare e vedrete che i risultati arriveranno. (da L'espresso, 7 ottobre 1994)
  • Se i giornalisti facessero l'esegesi di quello che dice il signor Berlusconi, vedrebbero che ha sempre ragione. (da L'espresso, 11 novembre 1994)
  • Chi è scelto dalla gente è come unto dal Signore. (da la Repubblica, 27 novembre 1994)
  • Mi spiace, non voglio parlare di me in terza persona ma molto spesso mi viene comodo. Questo però non significa nessuna aumentata considerazione di me stesso, anche perché più alta di così non potrebbe essere. (da la Repubblica, 6 dicembre 1994)
  • Buttiglione, firmando la mozione di sfiducia al governo Berlusconi insieme con Bossi, si dimostra un mentecatto doppiogiochista. (18 dicembre 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Ma quanto lo amavano/1, la Repubblica, 27 ottobre 2004)
  • Se c'è qualcuno che mi ricorda la mitezza di Gandhi, quello è il signor Berlusconi. (da La Stampa, 24 dicembre 1994)

1995

  • Bossi, un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai più allo stesso tavolo. (da la Repubblica, 20 gennaio 1995)
  • Veltroni è un coglione. (2 febbraio 1995, citato su Il Tirreno, 5 aprile 2006)
  • Venderò le tv a imprenditori internazionali. (da il Giornale, 1° aprile 1995)
  • La ripresa dell'Italia si chiama Silvio Berlusconi. (da la Repubblica, 4 febbraio 1995)
  • In Italia c'è gente che parla come se non occupasse certi posti per grazia ricevuta. Ne vedo due o tre che sono lì soltanto perché siamo passati noi e abbiamo dato un bacino alla dea bendata. (dal Corriere della sera, 13 febbraio 1995)
  • Voi dovete diventare dei missionari, anzi degli apostoli, vi spiegherò il Vangelo di Forza Italia, il Vangelo secondo Silvio. (da Il Messaggero, 4 aprile 1995)
  • Un terzo polo televisivo sarebbe una disgrazia. [2] [4 maggio 1995: in occasione dei referendum.]
  • Proposi a Di Pietro i servizi segreti. (citato in Luigi Corvi, "Proposi a Di Pietro i servizi segreti", Corriere della sera, 26 luglio 1995, p. 5)
  • Io sono semplicemente un imprenditore che fa miracoli. (dal Corriere della sera, 6 ottobre 1995)
  • Lo ammetto, la mattina quando mi guardo allo specchio ho un'alta considerazione di me. (dal Corriere della sera, 28 ottobre 1995)
  • Bossi è un uomo coriaceo, come sanno tutti, ma è sempre stato un realista: senza il suo realismo il Polo delle libertà non sarebbe mai nato. (da la Repubblica, 5 novembre 1995)
  • Se c'è una cosa pericolosa e che mi fa male è di vedermi assimilato a questi politici di professione che hanno alle spalle una carriera fatta di chiacchiere. (da la Repubblica, 6 dicembre 1995)
  • Mi sento sprecato in mezzo a tanti omettini che fanno politica. (da la Repubblica, 18 dicembre 1995)

1996

  • L'opposizione non è nel mio DNA. (da la Repubblica, 1° agosto 1996)
  • Più mi attaccano più sarà forte, determinata, inflessibile la mia opposizione. (da Il Messaggero, 29 settembre 1996)
  • Non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello di paragonarlo a Mussolini... Mussolini è stato un protagonista della storia, Prodi invece è una comparsa della cronaca. (da la Repubblica, 15 novembre 1996)

1997

  • Io ritengo di essere geneticamente, istintivamente un innovatore. (da la Repubblica, 24 gennaio 1997)
  • Arafat mi ha chiesto di dargli una tv per la Striscia di Gaza. Gli manderò Striscia la notizia. (dal Corriere della sera, 7 marzo 1997)

1998

  • Ho riletto il mio intervento del 2 agosto '95 alla Camera. Beh, mi sono fatto i complimenti: un intervento mirabile. (da la Repubblica, 31 maggio 1998)

2000

  • Non è un complesso di superiorità, è un fatto oggettivo. Berlusconi ha una caratura imparagonabile. (ANSA, 5 aprile 2000, ore 21.12)
  • Non sono un maniaco dell'immagine, cerco solo di essere professionale. (ANSA, 26 dicembre 2000, ore 15.46)

2001

  • Non c'è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c'è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c'è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano. (ANSA, 7 marzo 2001, ore 15:48; su tutti i giornali, 8 marzo 2001)
  • Lei è un dipendente del servizio pubblico, si contenga! (Telefonata in diretta a Michele Santoro nella trasmissione Il Raggio Verde su Rai Due, 17 marzo 2001)[2]
  • La satira è il vento della libertà. (23 marzo 2001)[2]
  • L'occidente deve avere la consapevolezza della superiorità della sua civiltà che ha garantito benessere largo e il rispetto dei diritti umani, di quelli religiosi, che non c'è nei paesi islamici, il rispetto dei diritti politici. (da Berlusconi: "Attacco mirato senza vittime fra i civili", Repubblica.it, 26 settembre 2001)
  • Gli altri leader europei sanno che io vengo da un altro mondo, vengo considerato un tycoon, sono in una situazione di forza e di prestigio indiscutibile. (Roma, conferenza stampa, 21 dicembre 2001)

2002

  • Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea. (ANSA, 11 gennaio 2002)
  • Le tasse non sono un diritto divino dello stato, ma qualcosa che il cittadino paga per avere un servizio indietro. (Faccia a faccia Prodi-Berlusconi, Rai Uno, 3 aprile 2006)
  • Io sono assolutamente certo di essere l'uomo più democratico che sia mai giunto ad essere primo ministro d'Italia. (ASCA, 25 gennaio 2002)
  • L'uso che Biagi – come si chiama quell'altro? –, Santoro – ma l'altro? –, Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga. (dal cosiddetto editto bulgaro; video; citato in Il premier: "Via dalla Rai Santoro, Biagi e Luttazzi", Repubblica.it, 18 aprile 2002)
  • "Noi proponiamo da anni un modello di democrazia economica fondato sulla partecipazione e sulla cogestione, sulle public company . In questo senso siamo d'impaccio per chi persegue altri disegni. Ed è qui, su questo terreno, che avviene la saldatura tra la sinistra e i poteri forti." [Nel senso?] "Nel senso che la ritrosia e l'avversione storica della sinistra verso la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, accompagnata in questa fase dall'esigenza di legittimazione e accreditamento in certi ambienti, si salda benissimo con gli interessi di quei poteri che vogliono continuare a decidere le cose [nelle solite stanze dei bottoni]. Basta guardare come è stata condotta la privatizzazione di Telecom..." (Intervista con Il Messaggero, 2002)
  • Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame.[3] (dall'intervento al vertice mondiale della FAO, 11 giugno 2002; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Forza Italietta/1, la Repubblica, 13 giugno 2007)
  • Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, in questo caso sarete soddisfatti.[4] (ibidem)
  • Non è vero che io racconto barzellette, anzi disistimo chi lo fa. (da Ansa, 27 settembre 2002; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Il Cavalier Barzelletta, la Repubblica, 26 marzo 2007)
  • Hanno fatto una prova anche su di me, sulla mia funzionalità cerebrale e fisica e hanno deciso che sono un miracolo che cammina. (ANSA, 5 ottobre 2002, ore 19:33)
  • Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi. (Roma, presentazione del libro La grande muraglia di Bruno Vespa, Adnkronos, 3 dicembre 2002)
  • Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale. [...] L'Italia, che non contava, ha ora uno smalto internazionale e un suo peso specifico anche in situazioni determinanti. (da Governo. Berlusconi: questo esecutivo è da record, Rainews24.rai.it, 30 dicembre 2002)
  • Mi picco di essere un esperto di parchi e di giardini, credo di aver messo a dimora più alberi io di qualunque altro paesaggista "laico", che non faccia cioè il vivaista di mestiere.

2003

  • Io vinco sempre, sono condannato a vincere. (da Ansa, 24 maggio 2003)
  • Sì è vero la legge è uguale per tutti ma per me è più uguale che per gli altri perché mi ha votato la maggioranza degli italiani. (dalle dichiarazioni spontanee al processo Sme, 17 giugno 2003; citato in Berlusconi in aula "Processo inventato", la Repubblica, 17 giugno 2003)
  • [Rivolto all'esponente socialdemocratico all'Europarlamento di Strasburgo] Signor Schulz, so che in Italia c'è un... c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto! [...] Se questa è la forma di democrazia che intendete usare per chiudere le parole del presidente del Consiglio europeo, vi posso dire che dovreste venire a... come turisti in Italia, ma che qui sembrate turisti della democrazia, dei turisti della democrazia! (2 luglio 2003; citato in Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio, Quando c'era Silvio; cfr. i verbali della seduta)
  • Sono un galantuomo, una persona perbene, un signore dalla moralità assoluta. (da la Repubblica, 13 luglio 2003)
  • Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino. (dall'intervista a The Spectator, 4 settembre 2003)
  • Credo ci sia un elemento di gelosia in Biagi e Montanelli, perché non riesco a trovare un'altra spiegazione. Tutti questi giornalisti, Biagi, Montanelli, erano più anziani di me e credevano di essere loro quelli importanti nel nostro rapporto. Poi il rapporto si è capovolto e io sono diventato ciò che loro stessi volevano essere. Dunque, dato che loro non mi sono politicamente affini, si è sviluppato un sentimento irrazionale tra giornalisti italiani molto famosi. (dall'intervista di Boris Johnson e Nicholas Farrel, La Voce di Rimini; citato in Berlusconi: «I giudici matti», Corriere della sera, 4 settembre 2003)
  • Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana. (citato in la Repubblica, 5 settembre 2003)
  • I giornali sono destinati a un'élite. In Italia se ne vendono, al netto di quelli sportivi, 4 milioni o ottocentomila copie.
  • In Italia c'è un regime, sì, cari direttori: i dittatori siete voi.
  • Il futuro è digitale; i giornali hanno fatto il loro tempo. Le vostre battaglie sembrano quelle dei costruttori di carrozze che volevano impedire la diffusione delle auto. Non potete fermare il progresso. Non so indicarvi io la soluzione, ma quando ci sono prodotti che diventano obsoleti bisogna prendere altre strade. (Frasi pronunciate il 10/12/2003 nel corso della presentazione di un libro di Bruno Vespa. Le citazioni sono state raccolte e pubblicate in Giornali e tv negli anni di Berlusconi, Marsilio, 2005, a cura di Giancarlo Bosetti e Mauro Buonocore.
  • Su 5 milioni di copie di quotidiani vendute ogni giorno (esclusi i giornali sportivi), solo 250 mila sono favorevoli all'esecutivo e 750 mila neutrali: quattro milioni sono contro. [Berlusconi aggiunge di essersi rivolto più volte agli "organismi internazionali" per un intervento] Ma "questa verifica non viene fatta e continuo a leggere sugli organi d'informazione internazionali che in Italia c'è una reale preoccupazione per la libertà di stampa. (dal Quotidiano nazionale, 7 novembre 2003, p. 5)

2004

  • [Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative] Non vedo perché il governo non debba rimanere. Abbiamo un mandato di cinque anni e il governo intende rispettare questo mandato e lavorare per il programma, che è la cosa più importante. Io miro alla realizzazione del programma, tutto il resto è strumentale. (dal sito di Forza Italia, giugno 2004)
  • Francamente l'ipotesi di una crisi lampo (a seguito della sconfitta elettorale della Casa delle libertà alle elezioni amministrative del 2004) non l'ho mai presa in considerazione e non credo che ce ne sia bisogno. Sono anche convinto che gli elettori, avendo eletto un governo di coalizione che ha dato buona dimostrazione di capacità di coesione, meritino di vederlo arrivare fino alla fine del mandato. (ibidem, 25 giugno 2004) '
  • Il governo prosegue fino al termine della legislatura. Io sono indispensabile alla coalizione, sono l'unico che la tiene insieme. (ibidem, 28 giugno 2004)
  • [Al vertice dei ministri delle Finanze a Bruxelles] I give you the salutation of my president of the Republic. (citato ne Il Messaggero del 6 luglio 2004)
  • La stampa straniera è normalmente di sinistra e ci presenta in modo diverso dalla realtà. Credo che anche rilasciando interviste ai giornali e ai media dei Paesi dove vivete, creando amicizie con direttori e giornalisti, si possa far raccontare qual è la realtà vera del nostro Paese e della nostra azione di governo. (collegamento telefonico col convegno Azzurri nel mondo, Lugano, 24 ottobre 2004)
  • C'è una norma di diritto naturale, che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, questa ti sembra una richiesta giusta, e glielo dai in cambio di servizi che lo Stato ti dà. Se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c'è una sopraffazione nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi, che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, e che non ti fanno sentire intimamente colpevole. (da la Repubblica, visita al comando generale della Guardia di Finanza, 11 novembre 2004)
  • La media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare. (dal Corriere della sera, 10 dicembre 2004)
  • I giudici di Palermo scherzano con il fuoco. (Riguardo alla condanna di Marcello Dell'Utri a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, 11 dicembre 2004)

2005

  • Se la sinistra andasse al governo il risultato sarebbe miseria, terrore e morte, come accade in tutti i posti dove governa il comunismo. (dal Corriere della sera, 17 gennaio 2005)
  • La sinistra sta sempre dalla parte sbagliata. È stata contro Hitler, ma non contro Stalin. Certo, non sono così cieco da non saper distinguere Stalin da Fassino... Fassino poi è così magro e non ha i baffi. (da la Repubblica, 3 febbraio 2005)
  • [Replicando alle accuse di crisi economica dell'Italia mosse dal giornale britannico Economist] Abbiamo come ricchezza delle famiglie otto volte il nostro prodotto nazionale annuale, il più alto numero di automobili al mondo rispetto alla popolazione, il più alto numero di telefonini, siamo dei grandi playboy, quindi tutti i nostri ragazzi mandano almeno dieci messaggi al giorno alle loro tante ragazze, e siamo anche il Paese che ha il maggior numero di case di proprietà nelle singole famiglie. (da Adnkronos, 27 maggio 2005)
  • [Commentando la procedura avviata dalla Commissione UE contro l'Italia per aver superato i parametri del patto di stabilità] Smettiamola di preoccuparci così tanto per l'economia: abbiamo un sommerso del 40%, ma vi sembra che la nostra economia non tenga? Ma andiamo... (dal Corriere della sera, 16 giugno 2005)
  • Per ottenere la presidenza italiana ho rispolverato tutte le mie arti da playboy, per utilizzare tutta una serie di sollecitazioni amorevoli nei confronti della signora presidente [finlandese]. (da la Repubblica, all'inaugurazione della sede per l'Authority alimentare dell'Unione Europea a Parma, 22 giugno 2005)
  • [Annuncio del raggiungimento dell'accordo all'interno della CdL sulla riforma delle norme che regolano la Banca d'Italia] San Silvio da Arcore ha fatto un altro miracolo. (da Ansa, 30 agosto 2005)
  • Soffro a pensare a qualcuno dell'Unione che partecipa a un vertice del G8. Se penso a qualcuno dell'altra parte seduto al tavolo nei miei panni con Putin, Bush e Blair francamente mi sento male. (dal Corriere della sera, 30 agosto 2005)
  • [Riferendosi alle primarie del centrosinistra] Domenica con le primarie si è visto che tutto il sistema delle banche è in mano a loro. (dal Corriere della sera, 19 ottobre 2005)
  • [Rispondendo alle critiche mosse dalla vedova di Francesco Fortugno, vice presidente del Consiglio regionale della Calabria] Ho inviato un messaggio del governo, il ministro Pisanu è andato fisicamente a Reggio Calabria. Il governo cosa deve fare di più? (da Ansa, 19 ottobre 2005)
  • Io non sono mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa. [...] Io ho tentato a più riprese di convincere il presidente americano a non fare la guerra. [...] Ho tentato di trovare altre vie e altre soluzioni anche attraverso un'attività congiunta con il leader africano Gheddafi. Non ci siamo riusciti e c'è stata l'operazione militare. [...] Io ritenevo che si sarebbe dovuta evitare un'azione militare. (dall'intervista a Omnibus, La7, da Il Resto del Carlino, 29 ottobre 2005)
  • Certamente si deve pensare a rispolverare la possibilità di costruire in ogni paese [Europeo] centrali nucleari. (dalla conferenza stampa all'ambasciata italiana negli Stati Uniti; citato in la Repubblica, 31 ottobre 2005)
  • Lavoriamo 1600 ore all'anno contro le 1700 in Usa, potremmo lavorare più a lungo, anche perché grazie alla medicina, all'alimentazione e al rigore del sistema di vita che ormai tutti abbiamo imparato, dà la possibilità di lavorare a lungo e bene anche a 70 anni. E parlo anche di me... [...] Se c'è qualcuno che anche a questa età può lavorare 13-14 ore al giorno, non vedo perché non si possa spostare l'età lavorativa verso anni maggiori. (al convegno della Federazione italiana tabaccai, dal Corriere della sera, 5 novembre 2005)

2006

  • Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta. (dal Corriere della sera, 6 gennaio 2006)
  • È inaccettabile il fatto che ci siano delle giunte rosse che danno appalti alle cooperative che non pagano le imposte e danno gli utili ai partiti rossi. Questo è veramente inaccettabile. (ibidem)
  • [Rivolgendosi a Fausto Bertinotti] Come diceva Ronald Reagan, chi ha letto Marx è diventato comunista, chi l'ha capito è diventato liberale. (da Porta a Porta, 12 gennaio 2006)
  • [Commentando l'invito di Ciampi a rispettare la par condicio in televisione] Non vedo proprio come possa essere rivolto a me. Guardando a tutte le partecipazioni dei principali leader della sinistra nelle varie trasmissioni televisive si vede che il presidente del Consiglio ha lavorato e quando si porta la croce non si ha tempo per cantare. Io sono colui che ha partecipato meno alle trasmissioni televisive rispetto ai leader della sinistra. (da Adnkronos/Ign, 19 gennaio 2006)
  • La Dc aveva le partecipazioni statali e guarda caso uno dei protagonisti era Prodi, che è stato salvato quando doveva andare a riferire a un gup o a un gip che fosse, un suo comportamento legato al finanziamento del partito: c'è stata subito un'amnistia e la modifica della legge sull'abuso d'ufficio. (Firenze, da La Stampa, 22 gennaio 2006)
  • La Rai è una vera e propria macchina da guerra contro di me. E anche le mie televisioni mi remano contro (dal Corriere della sera, 28 gennaio 2006)[2]
  • [Commentando ancora l'invito di Ciampi a rispettare la par condicio in televisione] Credo che abbia aiutato il sottoscritto a chiedere di poter avere gli stessi accessi che hanno gli altri protagonisti della politica. Io sono in credito di almeno una trentina di puntate. (da Porta a Porta, Rai Uno, 31 gennaio 2006)
  • [Sull'uso di droghe] Sono la persona più realista che si conosca e quindi non c'è nulla di più lontano da me che il desiderio di staccarmi dalla realtà. (da Porta a Porta, Rai Uno, ANSA, 31 gennaio 2006)
  • Se gli addetti dell'Alitalia si comportassero come quelli dell'Air France e non facessero decine e decine di scioperi, l'Alitalia andrebbe molto meglio. (ai microfoni di Radio 24, Roma, 23 gennaio 2006)
  • Andare in tv non mi piace, semplicemente lo odio. (dall'intervista a Sky Tg24, 25 gennaio 2006)
  • La terza rete Rai è una macchina da guerra contro di me e anche le mie televisioni remano contro. Per quanto riguarda i telegiornali c'è solo un tg, che fa l'8%, quello di Emilio Fede, che sostiene apertamente il Governo, ma lo fa in maniera piana, senza attaccare e insolentire gli altri [...] [La televisione italiana] è stipata da tutti quelli che sono stati inseriti dai vecchi governi, è infarcita di persone che non possono cambiare il modo di fare giornalismo. (da L'Incudine su Italia 1, 27 gennaio 2006)
  • [Riferendosi ai magistrati] Ahimè, sono sicuro che hanno idee radicate nel passato, nella scuola di Mosca e se andassero a Cuba sono sicuro che tornerebbero solo dopo aver fatto turismo sessuale e senza avere imparato niente. (da la Repubblica, Modena, 4 febbraio 2006)
  • [Riferendosi al numero di riforme] Solo Napoleone aveva fatto di più. (dalla trasmissione televisiva Matrix, Canale 5, 10 febbraio 2006)
  • Combatto il comunismo come Churchill combatteva il nazismo. (da ANSA, 11 febbraio 2006)
  • Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti. (da ANSA, Ancona, 12 febbraio 2006)
  • [La magistratura] Colpisce puntuale, ad orologeria, vicino alle elezioni. (da Berlusconi: "La magistratura colpisce puntuale, a orologeria", in repubblica.it, 18 febbraio 2006)
  • [Riferendosi a Cesare Geronzi] È una persona capace, esperta e proba. Difficile pensare che possa essere incorso in comportamenti incorretti. (citato in Berlusconi contro i magistrati. "Intervento indebito su Bpi", la Repubblica, 23 febbraio 2006)
  • La magistratura è una malattia della nostra democrazia, dobbiamo assolutamente cambiare l'ordine giudiziario, non lascerò la politica finché un cittadino non potrà andare davanti a un giudice che sia veramente imparziale. (da Matrix, Canale 5, 10 marzo 2006)
  • [Andando via dalla trasmissione di Rai Tre In 1/2 ora condotta da Lucia Annunziata] E poi dicono che la Rai è controllata da me. (citato in Politica e televisione il botta e risposta, Corriere.it, 13 marzo 2006)
  • La crisi sta solo nella volontà della sinistra con i suoi giornali di inventarsi un declino per andare al potere. Ma sappiate che quando andranno al potere per loro le imprese sono macchine che consentono lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che il profitto è lo sterco del diavolo e che il risparmio non è una virtù come per noi, ma qualcosa da tassare e da penalizzare. E ve lo dico con il cuore perché sono stufo, stufo di vedere qualcuno che si sta distruggendo con le proprie mani e con i propri giornali. (dall'intervento al convegno di Confindustria, Vicenza, 18 marzo 2006)
  • Insistono ancora nel dire che io ho affermato che i comunisti mangiavano o mangiano i bambini. Continuano a ripeterlo. Allora, leggetevi il libro nero del comunismo: troverete che sotto la Cina di Mao non li mangiavano, ma li facevano bollire per concimare i campi. È una cosa orrenda... ma purtroppo è vera. (alla manifestazione di Napoli alla Mostra d'Oltremare, 26 marzo 2006 [1])
  • Era tardi, mi era passato il sonno e in tv c'erano solo film preistorici. Ho fatto zapping in tv e sono finito su un canale dove si vedevano delle signorine che invitavano a telefonare. Ho voluto tastare il polso della situazione: 'Mi consenta, signorina, ma lei il 9 e 10 aprile per chi voterà?'. Sette su nove hanno detto Berlusconi. (da Libero, 2 aprile 2006)
  • Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse. (Roma, assemblea degli associati di Confcommercio, 4 aprile 2006)
  • Saremo rimpianti, saremo ricordati come il migliore governo della Repubblica. (RaiNews24, Roma, all'ultimo Consiglio dei ministri della sua legislatura, 2 maggio 2006)
  • È una vergogna che un giornale come il Corriere della sera ospiti i rancori di un vecchio rancoroso (Biagi, ndr) che ce l'ha con me. Io non ho mai detto che Biagi e Santoro dovevano essere mandati via, ho sempre detto che se volevano rimanere non dovevano continuare a fare un uso criminoso della televisione. Ho detto che avrebbero dovuto fare come nelle televisioni private. Nelle televisioni private non ci sono mai state trasmissioni con attacchi a qualche partito ma da noi ci sono i Costanzo e i Mentana perché noi siamo liberali. (citato in Berlusconi: "Tardi per il dialogo", la Repubblica, 21 maggio 2006)
  • [Sono] condannato a continuare e ad andare avanti anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l'altra metà mi sostiene e forse in parte mi ama. (Rimini, convegno di CL 2006 – Repubblica.it, 25 agosto 2006)
  • Cercai Don Giussani nel '93, per averlo accanto nelle decisioni di scendere in politica e ho tentato di averlo sempre accanto. Ricordo con commozione gli ultimi incontri e ho ancora i brividi ripensandoci. Lui mi disse che il destino mi aveva fatto diventare l'uomo della provvidenza. (ibidem)
  • La libertà è l'essenza dell'uomo, è l'essenza della sua mente e del suo cuore, l'essenza della sua intelligenza e dei suoi sentimenti, la libertà e ciò che sta alla base della sua capacità di amare, di creare, di fare; e l'uomo non è uomo se non è libero, perché dio l'ha voluto così e l'ha voluto libero. (ibidem[5])
  • La filosofia della libertà, il liberalismo pone l'uomo prima della società e prima dello stato, e lo stato è legittimato a essere tale solo se riesce a difendere e garantire la libertà della sua gente, di tutti i suoi cittadini. (ibidem[5])
  • La libertà ci se ne accorge quanto sia importante solo quando manca, è come l'aria, la libertà, o c'è e c'è tutta o non è libertà. (ibidem[5])
  • La libertà è come una corda tesa, che non si rompe all'improvviso, ma che poco a poco si allenta, si incanapisce, si sfilaccia, diventa libertà condizionata, libertà ferita, libertà minore, libertà che non c'è più. (ibidem[5])
  • [Riferendosi a Prodi] Ho bisogno di un killer. Ma non c'è nessuno disposto a farlo, al momento. (da Libero, 21 novembre 2006)
  • [A proposito della legge Gentiloni] Non ci credo, è un atto di banditismo... (Campobasso, 12 ottobre 2006)

2007

  • Follini è un esempio di trasformismo. (da Ansa, 26 febbraio 2007)
  • Il voto di Follini al governo Prodi è stato determinante. Per questo la sinistra non ha la maggioranza nel Paese, ma ora non rappresenta nemmeno quella uscita dalle urne. Il voto degli italiani è stato snaturato. (da Ansa, 28 febbraio 2007)
  • Nella sinistra resta forte l'idea di dominio politico della società da parte dei poteri pubblici, l'asservimento dei cittadini al potere e allo Stato, l'uso dello Stato come mezzo di omologazione politica. (dall'intervista a Libero, 8 marzo 2007)
  • Il senatore Sergio De Gregorio, eletto nell'Italia dei Valori e ormai passato ufficialmente nel centrodestra, domanda: «Posso entrare nella Casa delle Libertà?». Risposta di Berlusconi: «Benvenuto, sarà un piacere». (dal Corriere della sera, 31 marzo 2007)
  • Se i cittadini non dovessero confermare un sindaco come Cammarata e un buon governo che hanno operato così bene, dovrebbero essere ricoverati per infermità mentale tutti. (da Ansa, 5 maggio 2007; citato in Berlusconi ammette di avere esagerato "Infermi mentali? Sono pentito", la Repubblica, 5 maggio 2007)
  • [A proposito della legge che gli imporrebbe il fondo cieco (blind trust); cfr. dichiarazioni dell'aprile 1994] La legge sul conflitto d'interessi ha uno scopo ben preciso: vogliono impedirmi di tornare al governo. Il governo vuole escludermi dalla politica e nello stesso tempo ammazzare Mediaset. Sono rimasti gli stessi... Io sono sempre lo stesso. Anche quando vado al congresso dei Ds o della Margherita mostrando rispetto verso coloro che considero avversari politici e non nemici. Purtroppo i fatti dimostrano che sono gli altri che non considerano il sottoscritto un avversario politico, ma un simbolo politico da togliere di mezzo. Mi ritengono un nemico pericoloso... Se mi sento una vittima? Bè, quello che mi hanno fatto e che mi vogliono fare va oltre la sfida politica. (da Libero, 6 maggio 2007)
  • Non esiste il modello Sarkozy. Sono io il suo modello. Lui ha copiato da me. Non a caso sono stato il primo che ha chiamato dopo aver vinto le elezioni. (da La Stampa, 9 maggio 2007)
  • Tra i due (il ministro Visco e il generale Speciale della Guardia di Finanza), uno se ne deve andare perché ha mentito. E noi difenderemo Speciale, perché vi pare possibile che un generale possa dire il falso mentre parla sotto giuramento di fronte a un magistrato? È inaccettabile che Visco menta in modo così spudorato. Mentire non è consentito. Pensate a che sarebbe successo se qualcuno dei miei avesse fatto una cosa simile... (da La Stampa, 25 maggio 2007).
  • Montezemolo mi copia. Il nuovo c'è già e sono io. Lui ha le mie stesse idee, e per di più è senza esercito. (da Libero, 25 maggio 2007)
  • Sono favorevole a un governo istituzionale. Entro luglio: questa è l'ultima finestra temporale entro cui è possibile trovare un accordo su un governo istituzionale. Dopo cambierà tutto. (dal Corriere della sera, 31 maggio 2007)
  • Un governo istituzionale sarebbe solo una perdita di tempo. Meglio andare subito al voto. (da la Repubblica, 4 giugno 2007)
  • [all'indomani della morte di Enzo Biagi] Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima. (da L'addio a un testimone del secolo, in repubblica.it, 6 novembre 2007)
  • [Riferendosi a Margaret Thatcher] Se fosse stata una bella gnocca me ne ricorderei. (citato in Silvio e la Thatcher, Independent: «Volgare», Corriere della sera, 6 luglio 2007)
  • Difendere l'opera di Marco Biagi significa dare compiuta attuazione alla legge, completare il sistema dei servizi che proteggono chi cerca lavoro, ridurre il prelievo fiscale e contributivo con particolare riguardo alle parti del salario che sostengono la competitività delle imprese. (citato in Legge Biagi di modernità, va difesa, newsfood.com, 22 ottobre 2007)
  • Oggi nasce ufficialmente qui il grande partito del popolo italiano, un partito aperto che è contro i parrucconi della vecchia politica. Invito tutti ad entrare senza remore e a venire con noi, questo è quello che la gente vuole: Forza Italia si scioglierà nella nuova formazione, che si chiamerà, appunto, Partito del popolo italiano delle libertà. (dal discorso a Milano in Piazza San Babila, 18 novembre 2007; citato in Berlusconi lancia una nuova sfida "Nasce il Partito del popolo delle libertà", la Repubblica, 18 novembre 2007)
  • Quando parla il popolo, la politica deve sapere ascoltare perché spesso gli elettori sono più avanti degli eletti. (da Berlusconi presenta il suo nuovo partito, in repubblica.it, 19 novembre 2007)
  • La Casa delle libertà era una specie di ectoplasma. (durante il collegamento telefonico con l'assemblea degli azzurri a Milano del 25 novembre 2007; citato in Berlusconi: "Cdl ormai era ectoplasma. Gli ex alleati mi hanno fatto perdere", la Repubblica, 25 novembre 2007)
  • Qualcuno nella giornata di oggi ha messo in giro la voce di un ripensamento sul partito delle libertà. Falso, io non torno sui miei passi. Anzi, le dirò di più: sono persino disposto a rinunciare alla presidenza di Forza Italia pur di guidare il nuovo partito. (da Libero, 29 novembre 2007)
  • Sono preoccupato per Ronaldo, bisogna mandarlo a Lourdes. (da La Gazzetta Sportiva, 2 dicembre 2007)
  • Non ho mai registrato tanto entusiasmo nei miei confronti negli ultimi 14 anni, al punto che mi sono venute le stigmate. (citato in «Non torno indietro, piuttosto mi sfilo», Corriere della sera, 11 dicembre 2007)
  • [Uno dei principi del nuovo partito sara' la] liberazione dall'oppressione della magistratura. Non vogliamo più oppressione giudiziaria. (da Berlusconi: Basta con l'oppressione della magistratura, in corriere.it, 15 dicembre 2007)
  • [Riferendosi a Calciopoli] L'avete capito o no che è stata tutta una montatura? Qualche club aveva influenza e l'ha fatta valere, e noi abbiamo perso qualche scudetto. (da repubblica.it, 17 dicembre 2007)

2008

  • A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall'abbraccio mortale della sinistra. (dall'intervista di Marco Galluzzo, Berlusconi: «Riforme? Io aspetto Ma Walter metta d'accordo i suoi», Corriere della sera, 9 gennaio 2008)
  • Stiamo pensando con Don Verzè a una nuova struttura che è già in costruzione a Verona per portare la durata della vita umana a 120 anni. (da Porta a Porta, 12 febbraio 2008)
  • Ritengo che il riconoscimento del diritto alla vita dal concepimento fino alla morte naturale sia un principio che le Nazioni Unite potrebbero fare proprio, esattamente come hanno fatto con la moratoria sulla pena di morte. (citato ne Il Foglio, 14 febbraio 2008, p. 3)
  • Mi sono battuto perché Biagi restasse in tv ma prevalse in lui il desiderio di essere liquidato con un compenso molto elevato. Avevo solo chiesto che non si facesse un uso criminale della rete pubblica. (dal programma televisivo Tv7, Italia al voto - Silvio Berlusconi, 15 febbraio 2008)
  • In Parlamento chi lavora sono 30 persone, tutte le altre devono essere lì presenti, leali, dalle nove della mattina alle nove di sera. Se ce ne sono troppi bravi, fanno a pugni fra loro perché su un argomento vogliono parlare in tre, quattro o cinque: quindi è molto meglio averne uno e la sua riserva e basta. (citato da Ansa, 29 febbraio 2008)
  • [Rispondendo ad una giovane donna sul precariato tra i giovani] Da padre il consiglio che le do è quello di ricercarsi il figlio di Berlusconi o di qualcun altro che non avesse di questi problemi. Con il sorriso che ha potrebbe anche permetterselo. (da Tg2 Punto di vista, Rai Due, 12 marzo 2008)
  • [Parlando dell'ipotetico duello TV con Walter Veltroni] Io sono in grado di stracciare qualunque avversario perché nella vita ho fatto tutto ciò che gli altri non hanno fatto. Io sono un uomo di fatti, gli altri sono uomini di parole, e i fatti vincono sulle parole. (da la Repubblica, 26 marzo 2008)
  • Di Pietro si è laureato grazie ai servizi, perché non è possibile che l'abbia presa uno che parla così l'italiano. Ai tempi miei ogni volta che andavo a fare un esame lo sapeva tutto il palazzo. Quando prendevo 30 e lode mia madre invitava tutti a mangiare le frittelle e quando facevo gli ultimi esami c'era il coprifuoco televisivo perché tutti dicevano che Silvio doveva studiare. Di Pietro invece ha fatto esami dopo tre giorni, roba che io ci mettevo mesi e a Montenero di Bisaccia nessuno sapeva che si stava laureando, nemmeno i suoi genitori. Mi fa orrore non tanto perché ha problemi con i congiuntivi ma perché non rispetta gli altri. (da la Repubblica, 26 marzo 2008)
  • Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale. (dall'intervento al comizio del PdL a Savona dell'8 aprile 2008; citato in "Perizie per i pm". Dell'Utri: "Mangano un eroe", 8 aprile 2008)
  • Per quanto riguarda Mangano, che non era uno stalliere, era il fattore che avemmo ad Arcore con tutta la sua famiglia, madre, moglie e due figli che lui accompagnava all'asilo tutte le mattine insieme ai miei bambini, era una persona che con noi si è comportata benissimo. Poi ha avuto delle disavventure nella vita che lo hanno messo un po' in mano ad una organizzazione criminale. Lui eroicamente, sono d'accordo con Dell'Utri, pur essendo così malato non inventò mai nessuna cosa contro di me e lo lasciarono andare il giorno prima della sua morte. Stava morendo in carcere, ben quindi dice Dell'Utri nel considerare eroico un comportamento di questo genere. (dall'intervento durante la trasmissione radiofonica 28 minuti, RadioDue, 9 aprile 2008)
  • Prende l'amaro solo se è soddisfatto della sua giornata? «Esatto. Me lo consento solo se ho adempiuto a tutti i miei doveri». E quindi? «Quindi lo prendo sempre, caro direttore». (dall'intervista a Mario Giordano, Il Giornale, 9 aprile 2008)
  • Zapatero ha fatto un governo troppo rosa che noi non possiamo fare anche perché in Italia c'è una prevalenza di uomini. (dall'intervista a Radio Montecarlo, 15 aprile 2008)

Citazioni su Silvio Berlusconi

  • Autocritica è parola che Berlusconi non conosce. (Gianfranco Fini)
  • Berlusconi è il più grave e pericoloso fenomeno politico in Europa. Rappresenta la più seria minaccia alla democrazia europea dal 1945. Il suo governo ha esercitato una maligna influenza sulla vita democratica italiana. Come si può tacere un simile argomento. (Martin Jacques)
  • Berlusconi è un pazzo, pericoloso per la democrazia. (Oliviero Diliberto)
  • Berlusconi mi ha detto che sono il più grande comico di questo secolo con Sordi e Totò. Gli sono grato per questo... e anche per aver perso le elezioni. (Paolo Villaggio)
  • Berlusconi non dà ordini. Enuncia delle tematiche, segnala delle cose. Poi sta a te. (Carlo Rossella)
  • Berlusconi però è uno che reagisce bene, anche quando c'ha i processi. È uno di carattere, bisogna ammetterlo. Anche questo processo sui fondi neri alle Fiamme Gialle che c'ha ora con Gherardo Colombo farebbe paura a tutti. Ma lui ha dichiarato ai giornali: "No, no, sono tranquillo, sono sereno, la notte dormo come un bambino". Cioè si sveglia ogni tre ore e piange. (Roberto Benigni)
  • Berlusconi tratta gli alleati come un padrone del Settecento trattava gli schiavi. (Pier Ferdinando Casini)
  • Certo, è uno che non si ferma mai, e mai fa fermare chi ha la ventura – o la sventura – di stargli accanto. Dove voglia arrivare lo ignoro. E, forse lo ignora anche lui. (Roberto Gervaso)
  • Ciascun paese ha il governo che si merita. L'Italia si merita Berlusconi. (parodia di un manifesto elettorale di Forza Italia)
  • D'altra parte è giusto, bisogna accettarlo: Berlusconi ha vinto le elezioni, gli italiani le hanno perse. (Sabina Guzzanti)
  • Il Silvio Berlusconi furioso di questi giorni, trasudante minacce demagogiche e insensate come lo sciopero fiscale, è la copia del Berlusconi di dieci anni fa, con qualche capello in più, molte idee in meno e il solito, inestirpabile istinto eversiso. Perfino Haider, dopo il passaggio al governo, si è moderato. (Curzio Maltese)
  • Immaginiamo che un cittadino, nauseato dalle liti e dall'inconcludenza di questa coalizione di narcisi disfattisti, decida che forse è il momento di guardare al centrodestra. Neanche il tempo di volgere lo sguardo, e si imbatte nel miliardario ridens che riceve tra le sue ortensie, sovreccitato, una delegazione di ispettori europei e gli mostra i sondaggi che lo danno al 63 per cento. (Michele Serra)
  • Le immagini di piazza San Babila stracolma di gente che lo circonda, e lui che sale sul predellino dell'auto per salutare, mi ricordano l'arrivo di Lenin in Russia a bordo del treno piombato. (Fedele Confalonieri)
  • Mi aspetto da Berlusconi che vada a fare le telepromozioni. Tra poco venderà tappeti in televisione. (Romano Prodi)
  • Non è vero che se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice. È vero invece che se l'annunciatrice avesse le tette se la farebbe Berlusconi. (Gino & Michele)
  • Non odio Berlusconi. Si trucca e mette pure i tacchi. (Vladimir Luxuria)
  • Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me. (Giorgio Gaber)
  • Ormai in Italia siamo alla legislazione automatica: ogni reato di cui è accusato Berlusconi viene automaticamente cancellato da una legge apposita. Speriamo che prima o poi Berlusconi si faccia una canna. (Daniele Luttazzi)
  • Prima ero critico, ma adesso comincio ad apprezzarlo. È un baluardo per la democrazia e per l'informazione. (Emilio Fede)
  • Signor Cavaliere, noi due non ci amiamo si sa. Ma il comportamento che quella gente tiene verso di Lei è così incivile così insopportabile così ributtante quindi offensivo per la libertà e la democrazia che a portarvi un benché minimo e involontario contributo mi vergognerei. (Oriana Fallaci)
  • "Vedrai" mi diceva sicuro il mio compagno Giovanni che di libertà molto aveva studiato e molto sapeva "vedrai che un giorno di Berlusconi rimarrà soprattutto il ricordo dell'uomo che tolse la parola a Enzo Biagi". Aveva capito che fra tutte le ferite che gli anni del cavaliere avevano dato alla cultura e alla politica del nostro paese, quella inferta al pluralismo dell'informazione colpiva non solo l'essenza stessa della nostra delicata democrazia, ma soprattutto i sentimenti della gente, che aveva ormai identificato in Biagi l'uomo, il giornalista libero e scomodo, che criticava sorridendo, che si opponeva con la forza delle idee e non con le grida della superficialità. Che usava parole semplici e antichi detti popolani per fare a pezzi le falsità dei nuovi slogan pubblicitari. (Sandra Bonsanti)
  • [Commentando l' affermazione di Berlusconi sul Governo "troppo rosa" e "difficile da gestire" di Zapatero] Silvio Berlusconi avrebbe bisogno di uno psichiatra [...] anche se non so se sarebbe efficace, servirebbero molte sedute. (Bibiana Aído)

Giorgio Bocca

  • Avete capito perché il Berlusconi nemico dei giudici, che assolda gli avvocati per corromperli, che invita a non pagare le tasse, che fa uso disinvolto di smentite, che promette ciò che non può mantenere, che nasconde i suoi affari pericolosi, piace tanto agli italiani?
  • Berlusconi mi mette in difficoltà: non so mai dove comincia e dove finisce la sua recita, non so dove voglia arrivare con il lifting, con la bandana, con le tasse, non so se neppure lui si renda conto di quanto ci prenda in giro.
  • Berlusconi vanta i sondaggi che lo danno in risalita. Ma lui è un manipolatore di sondaggi e per giunta è sempre più difficile capire come si divida la gente, se ancora cioè l'uomo di Arcore possa vantare qualche appeal illusionistico.
  • Non c'è questione che mi possa trovare d'accordo con lui. L'ho conosciuto tanti anni fa. È solo peggiorato. Faceva l'imprenditore. Si divertiva a convocare qualche centinaio dei suoi sottoposti e a arringarli con un microfono in mano. Si compiaceva di dirne di tutti i colori...
  • Questo [Berlusconi] non sa nulla di politica. È solo furbo.

Umberto Bossi

  • Bisogna che si mettano in testa tutti, anche il Berlusconi-Berluskàz, che con i bergamaschi ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto, che sarei arrivato fino in fondo, per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa cambiare strada... Berlusconi deve sapere che c'è gente che ne ha piene le tasche e che è pronta a far il culo anche a lui.
  • Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels.
  • Dovrai scappare dal Nord di notte con tua moglie e i tuoi figli e le valigie. Hanno capito che tu sei mafioso.
  • So bene che senza una terza rete, Berlusconi non sta in piedi.
  • Te lo dico in lombardo che è una lingua a cui sono molto affezionato. Dobbiamo farti un grande applauso, tegn' dür, mai molar [tieni duro non mollare mai].
  • Non posso dire cosa ho in mente di fare. Però dico che Berlusconi parla troppo. Doveva dare la spallata al governo Prodi, invece ha dato la spallata ai suoi alleati.

Enzo Biagi

  • Nei cinque anni di governo del centrodestra, mai una volta Silvio Berlusconi si è fatto vedere in piazza il 25 aprile, mai una parola dedicata agli antifascisti, d'altra parte governare con gli eredi di Mussolini ha un prezzo che si deve pagare. Comunque, il Cavaliere, in piedi a Milano in piazza del Duomo, al fianco di partigiani come Ciampi, Boldrini e poi Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro, Massimo Rendina, Checco Berti Arnoaldi, Giovanni Pesce, Bruno Trentin, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Giuliano Vassalli, e i compianti Luigi Pintor e Aldo Aniasi, sarebbe stato ridicolo nonostante il ruolo istituzionale.
  • Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice.
Citazione erroneamente attribuita anche a Indro Montanelli.
  • Berlusconi non ha fatto un colpo di Stato, è stato eletto democraticamente con il voto degli italiani ma certamente lo ha aiutato l'essere proprietario di tre reti televisive e della casa editrice più importante del nostro Paese. È entrato in politica sopratutto per risolvere alcune questioni personali che lo angosciavano.
  • Il fatto editoriale del secolo. Già Dio ha qualche problema con la Bibbia, che nel nostro Paese, ogni anno, raggiunge quattro milioni di lettori. Il volume autobiografico "Una storia italiana" che racconta vita e anche miracoli di Silvio Berlusconi entrerà in dodici milioni di famiglie. Forse andrebbe rivisto il titolo: "Una storia mondiale" perché non si conosce una vicenda che sta alla pari con questa. Comincia cantando a bordo di una nave e poi ha un repertorio che conquista milioni di elettori. È una trama affascinanate come "Via col vento". [...] Al di là delle parole, nel libro ci sono alcune lacune: non si parla della prima consorte del leader, del divorzio e non risulta che Silvio avesse un fratello di nome Paolo.
  • Non è una gran notizia che Indro (Montanelli) e io non abbiamo mai fatto parte del coro, ma fu una grande notizia la spiegazione che ne diede Berlusconi: "Biagi e Montanelli hanno invidia del mio successo". La prima cosa che mi venne in mente fu: "Sai che risate si starà facendo Indro adesso". Poi mi dissi che c'era poco da ridere.

Rocco Buttiglione

  • Berlusconi non può fare il profeta del bipolarismo predicando regole che Dio avrebbe rivelato solo e soltanto a lui e che lo autorizzerebbero a contravvenire alle regole della Costituzione. La Costituzione è quella. Berlusconi pensa che si facciano le elezioni e che i voti siano come azioni che si mettono via. Invece la gente elegge i parlamentari e questi rispondono agli elettori e no a Berlusconi.
  • Silvio è grande. Noi non ci pentiamo di quello che abbiamo fatto di buono con lui, ma lui è il passato, diciamolo forte. Il Paese non regge più e ha bisogno di chi indichi un futuro.

Roberto Calderoli

  • Apprendiamo che Berlusconi si lamenta con Dini accusandolo di aver copiato il programma di Forza Italia del 1994. Strano, mi risultava che fosse Berlusconi ad aver copiato il programma di qualcuno. Un tale che abita in Toscana, Licio Gelli. Vien da dire: chi la fa l'aspetti.
  • È un infelice paragone quello della banda della Uno Bianca usato da Silvio Berlusconi per esprimere una sua personale valutazione sulla magistratura. Prescindendo dal fatto che Silvio Berlusconi sia imputato di corruzione in un processo attualmente in svolgimento proprio presso il Tribunale di Milano, è bene che Berlusconi mediti sul fatto che «complici» di questo «corpo deviato» dello Stato sono anche le centinaia di migliaia di milanesi che in questi anni hanno sostenuto moralmente l'attività dei magistrati di Mani Pulite contro gli attacchi del regime di Roma al quale Berlusconi era legato anche sentimentalmente, dato che Craxi è stato suo testimone di nozze. Vuole paragonare la Procura milanese alla banda della Uno Bianca? È un'infamia che un sedicente candidato alla guida del Paese abbia in dispregio a tal punto le vittime della banda di criminali, tra le quali alcuni giovani carabinieri, da paragonare i suoi guai giudiziari e quelli degli 'amicì al sangue versato da chi ebbe l'unica colpa di fermare degli efferati assassini. Questi argomenti non sono campagna elettorale. Sono un insulto a tutti i cittadini.
  • Forza Italia appare come il partito che in Bicamerale voleva barattare le riforme del Paese con la fedina penale di Berlusconi.
  • Senza questo e gli altri processi a Berlusconi, oggi al governo ci sarebbe la Casa della Libertà. Quei 25 mila elettori avrebbero votato a favore di Prodi, sapendo che il suo antagonista non era il delinquente che qualcuno voleva far credere?
  • Vorrei sapere se c'è bisogno d'altro per dire che Craxi è stato un affezionato fornitore della Fininvest, pagato profumatamente per dei servigi che tutti ci aspettiamo di conoscere nei dettagli. Infatti la vera domanda è: che cosa ha dato Craxi a Berlusconi in cambio di 15 miliardi di lire? Poiché i versamenti sono stati negoziati da alti funzionari della Fininvest a stretto contatto, nell'ottobre '91, epoca di questi fatti, con Silvio Berlusconi, e tenuto conto dell'ingentissimo importo dei medesimi, ci pare quantomeno strano che Berlusconi non sapesse nulla di queste operazioni finanziarie. Sembrerebbe provato, documenti alla mano, che Silvio e Bettino siano indissolubilmente legati da rapporti che vanno ben al di là dell'amicizia e ben al di fuori della legge che entrambi considerano 'inadattà alla loro condotta politica prima ancora che professionale. Si sgretola la maschera televisiva di Berlusconi e appare l'inconfondibile ghigna dell'uomo di Hammamet.

Licio Gelli

  • Berlusconi sta attuando il mio Piano di Rinascita Democratica alla perfezione… mi dovrebbero almeno dare il copyright!

Peter Gomez

  • Con un annuncio-confessione Silvio Berlusconi ha spalancato le porte del centrodestra al leader dell'Udeur. Mastella, spiega, ha i voti e condivide con lui gli stessi ideali. Ovviamente non quelli cattolici: il Cavaliere, tanto per dirne una, è divorziato, mentre l'ex Guardasigilli crede talmente nella famiglia da averci creato intorno un partito. I valori in campo sono altri: si va dall'allergia a qualsiasi controllo di legalità, per arrivare sino all'irresistibile attrazione per l'ingerenza negli affari della pubblica amministrazione.
  • Un pezzo importante dell'opinione pubblica, o se preferite di quel ceto medio riflessivo di cui ha tanto parlato Paul Ginsborg, è annichilito dal possibile (anzi probabile) ritorno del Cavaliere. Walter Veltroni ripete sempre più spesso che bisogna chiudere la stagione dell'odio. In realtà a caratterizzare la politica italiana non è l'odio, ma la paura. Berlusconi più che odiato, è temuto. Per questo sarebbero necessarie una serie di regole (dalla legge sul conflitto d'interessi, a quella sull'emittenza televisiva, solo per citarne due) in grado di impedire soprusi da parte di chiunque si trovi al governo. Solo così i cittadini si sentirebbero più garantiti. Invece l'unica riforma fin qui approvata dal centrosinistra, quella sull'ordinamento giudiziario, ha moltiplicato le possibilità d'ingerenza da parte dell'esecutivo sul potere un tempo indipendente della magistratura. E la paura, di giorno in giorno, aumenta.

Indro Montanelli

  • Berlusconi non è né un politico né un gerarca civile o militare, e non svolge nessuna pubblica funzione incompatibile con l'appartenenza alla massoneria. È un privato imprenditore e cittadino che quando fa una balordaggine (e l'iscrizione alla P2 lo è) la fa a proprio rischio e pericolo. (da Il giornale del 31 maggio 1981)
  • [Berlusconi] In tutti questi anni che è stato con noi, si è sempre comportato nella maniera più signorile, ed anche in questa circostanza ci ha dato le più ampie garanzie. (da Il Giornale del 14 aprile 1987)
  • Mai le nostre prese di posizione su problemi e personaggi sono state non dico condizionate, ma influenzate dalle personali amicizie o preferenze di Berlusconi. Per la verità, l'editore chiese una volta a titolo di favore, un «occhio di riguardo» per la sua creatura prediletta. Non la televisione, [...] ma il Milan. Sottoposi questa sommessa istanza alla redazione sportiva. La risposta fu una lettera collettiva di dimissioni. Caso chiuso. Da allora rinuncio a leggere le cronache delle partite del Milan, per non dovermi dispiacere del dispiacere che ne prova probabilmente Berlusconi. (da Il Giornale del 17 aprile 1988)
  • Il macigno che paralizza la politica italiana. (dal Corriere della sera, 14 luglio 1998)
  • Il regime si realizzerà dopo la vittoria del Polo. La prima cosa che farà Berlusconi sarà di spazzare via l'attuale dirigenza Rai per omologarne le tre reti a quelle sue. (27 febbraio 2000)
  • Berlusconi è il più grande piazzista del mondo. Se un giorno si mettesse a produrre vasi da notte, farebbe scappare la voglia di urinare a tutt'Italia. (15 febbraio 2001)
  • È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni. (25 marzo 2001)
  • Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L'immunità che si ottiene col vaccino. (Intervista di Laura Laurenzi, da la Repubblica, 26 marzo 2001)
  • Spero che l'Europa tratti Berlusconi con l'indignazione e il disprezzo che merita. (8 maggio 2001)

Marco Travaglio

  • Alla parola "moralità", il Cavaliere chiama Bonaiuti e chiede un dizionario: dev'essere un termine australiano, comunque arcaico.
  • Allora, Cartotto racconta il movente della nascita di Forza Italia: "Berlusconi, in una convention di quadri della Fininvest tenuta a Montecarlo, tenne un discorso che posso definire di attacco, dicendo specificamente: i nostri amici che ci aiutavano, Craxi & c., contano sempre di meno, i nostri nemici contano sempre di più, dobbiamo prepararci a qualsiasi evenienza per combatterli" . Ma racconta un'altra cosa secondo me strepitosa, e cioè che nel 1992-93, quando Caselli non era nemmeno procuratore di Palermo, quando nessuno si sognava di ipotizzare alcunché di rapporti tra mafia e Fininvest, Berlusconi, secondo Cartotto, si aggirava per le sue aziende dicendo "se non andiamo in politica ci accuseranno di essere mafiosi".
  • E questo pubblico ministero nella requisitoria ha sostenuto, ha ricordato, le parole di alcuni collaboratori di giustizia i quali sostengono che Totò Riina, prima di mettere a punto queste stragi, aveva incontrato alcune persone importanti, come le chiamava lui, e questi pentiti riferiscono che erano Berlusconi e dell'Utri.
  • Silvio Berlusconi, tra una serata al Bagaglino e una spallata fallita al governo, ha trovato il tempo e soprattutto la faccia tosta di ricordare Enzo Biagi. Con queste testuali parole: «Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima». Le vicende che li hanno qualche volta divisi si chiamano diktat bulgaro del 18 aprile 2002, quando l'allora presidente del Consiglio ordinò la cacciata dalla Rai di Biagi, Santoro e Luttazzi per "uso criminoso della televisione", trovando subito uno stuolo di servi furbi, da Agostino Saccà a Fabrizio Del Noce, pronti a obbedirgli. Morire a 87 anni può capitare. Rovinare gli ultimi anni di vita a un grande giornalista è un crimine.

Note

  1. a b Marco Travaglio, Il Pollaio delle Libertà, Vallecchi
  2. a b c d Peter Gomez, Marco Travaglio, Le Mille Balle Blu, BUR – Biblioteca Universale Rizzoli.
  3. Interrompendo il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma mentre spiegava la tragedia del Malawi, dove 13 milioni di persone stanno morendo di fame.
  4. Dopo il discorso dell'ultimo oratore, che aveva appena spiegato come nel mondo ogni quattro minuti un bambino muoia di fame.
  5. a b c d Registrazione video del discorso.

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