Pianto: differenze tra le versioni
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*''All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di pianto è forse il [[sonno]] | della [[morte]] men duro?'' ([[Ugo Foscolo]], ''Dei sepolcri'') |
*''All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di pianto è forse il [[sonno]] | della [[morte]] men duro?'' ([[Ugo Foscolo]], ''Dei sepolcri'') |
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*Ben areste cagion di pianger sempre, | se il pianto vi recasse alcun rimedio; | ma se v'annoia più, meglio è lasciarlo. ([[Gian Giorgio Trissino]]) |
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*[...] il piangere si addice solo o ai seduttori che vogliono conquistare con le frasi l'incauta vanità delle donne, o ai sognatori. ([[Ivan Aleksandrovič Gončarov]]) |
*[...] il piangere si addice solo o ai seduttori che vogliono conquistare con le frasi l'incauta vanità delle donne, o ai sognatori. ([[Ivan Aleksandrovič Gončarov]]) |
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*Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il [[destino]]. ([[Italo Svevo]]) |
*Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il [[destino]]. ([[Italo Svevo]]) |
Versione delle 01:38, 27 lug 2008
Citazioni sul pianto
- All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di pianto è forse il sonno | della morte men duro? (Ugo Foscolo, Dei sepolcri)
- Ben areste cagion di pianger sempre, | se il pianto vi recasse alcun rimedio; | ma se v'annoia più, meglio è lasciarlo. (Gian Giorgio Trissino)
- [...] il piangere si addice solo o ai seduttori che vogliono conquistare con le frasi l'incauta vanità delle donne, o ai sognatori. (Ivan Aleksandrovič Gončarov)
- Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il destino. (Italo Svevo)
- Il pianto riesce a rendere spaventosa anche una bella donna. Se poi è brutta, diventerà addirittura repellente. (William Somerset Maugham)
- La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento – e di pensiero. Sempre un amabile, leggiadro viso in pianto o in riso, – è menzognero. (da Rigoletto di Giuseppe Verdi)
- Sappi – e forse lo sai, nel camposanto – | la bimba dalle lunghe anella d'oro, | e l'altra che fu l'ultimo tuo pianto, | sappi ch'io le raccolsi e che le adoro. (Giovanni Pascoli)
Proverbi
Ercolani
- La fèmmana chiangi ti nnu uècchiu, e riti ti l'atru.
Italiani
- A faccia piangente non occorre preghiera.
- A piangere non si cava un ragno dal buco.
- Chi piange il morto, invano s'affatica.
- Chi piange per tutto e per tutti, finisce col perdere gli occhi.
- Chi vuol piangere non ha bisogno di spettatori.
- Dove non c'è rimedio, il pianto è vano.
- Gli occhi piangono il presente, e il cuore va cercando l'avvenire.
- Il bambino piange per il suo bene, il vecchio per il suo male.
- Il piangere alleggerisce il dolore.
- Il piangere puzza ai morti e fa male ai vivi.
- Il pianto è inutile con animi insensibili.
- La fine del riso è il pianto.
- Lacrime di donna, fontana di malizia.
- Le lacrime che un fanciullo fa piangere alla madre, lui solo può asciugarle.
- Le ragazze piangono con un occhio, le sposate con due, le vedove con tre, le monache con quattro.
- Né nozze senza canto, né mortorio senza pianto.
- Nel vino si fanno gli amici, nel pianto si provano.
- Niente si asciuga così presto come le lacrime.
- Non bisogna piangere, ma rimediare al male.
- Occhi piangenti, occhi eloquenti.
- Oggi in canto, domani in pianto.
- Piangendo incomincia la vita dell'uomo, piangendo continua, e piangendo finisce.
- Pianto per morto, pianto corto.
- Piccolo il dolor, quando permette il pianto.
- Spesso piangono i figli per la colpa del padre.
- Tre cose fanno piangere gli occhi: fumo, cipolla e mala femmina.
- Tutti si nasce piangendo e nessuno muore ridendo.
Bibliografia
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903