Daniele Luttazzi: differenze tra le versioni

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*C'è chi dice che Dio sia donna. Falso. Se fosse donna avrebbe fatto lo sperma al gusto di Nutella.
*C'è chi dice che Dio sia donna. Falso. Se fosse donna avrebbe fatto lo sperma al gusto di Nutella.
*Elio Vito: mi manca, dov'è Elio Vito tutte le volte che hai bisogno di mandare a fanculo qualcuno?
*Elio Vito: mi manca, dov'è Elio Vito tutte le volte che hai bisogno di mandare a fanculo qualcuno?
*Non si possono mettere le manette alla Natura! {{NDR|Alludendo alla [[Marijuana]]}}
*Non si possono mettere le manette alla Natura! {{NDR|Alludendo alla [[Marijuana]]}}(Adenoidi 2003)


===Citazioni tratte da interviste===
===Citazioni tratte da interviste===

Versione delle 13:38, 2 set 2008

Daniele Luttazzi

Daniele Luttazzi, pseudonimo di Daniele Fabbri (1961 – vivente), attore, scrittore, drammaturgo e illustratore italiano.

Citazioni di Daniele Luttazzi

  • In campagna elettorale Agnelli difese Berlusconi dai giornali stranieri: "Devono smetterla di trattarci come una Repubblica delle banane". Aveva ragione: bisognava aspettare che il voto lo certificasse. Adesso possiamo dirlo: siamo una Repubblica delle banane. (giugno 2001, citato in Marco Travaglio, Banans, Garzanti).
  • A tutti piacciono le minorenni, per questo c'è una legge. (dal monologo Adenoidi 2003)
  • Berlusconi ... è un Re mida al contrario: tutto quello che tocca diventa merda. Silvio, per favore, non toccare più nulla! Tocca Scajola. (ibidem, dalla quarta di copertina)
  • Berlusconi è un creativo. Per lui il codice penale è un catalogo di opzioni. (dal monologo "Satyricon")
  • Bruno Vespa prende il viagra. Per non pisciarsi sulle scarpe. (da Satyricon, puntata del 7 febbraio 2001)
  • Chi dice di combattere la dittatura dall'interno è già complice. (da Adenoidi, 2003)
Questa frase, erroneamente attribuita ad Allende, è invenzione di Daniele Luttazzi, che gliela farà pronunciare in un suo racconto.
  • È blasfemo che milioni di persone muoiano ogni anno in Africa di AIDS anche perché la Chiesa condanna l'uso del preservativo. Il condom a quanto pare è contro gli insegnamenti di Cristo. Anche se Cristo non ne ha mai parlato, se non per lamentarsi del fatto che si rompono facilmente durante il sesso anale. (da Micromega del 20 ottobre 2006)
  • Gli anni sembravano non aver avuto alcun effetto su di lei. Era rimasta la solita stronza che conoscevo. (dal monologo Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando, 1988)
  • I geni, vivono la stessa vita delle persone comuni... Ma le danno un altro significato. (da "Barracuda 2005")
  • In Italia il matrimonio è quell'istituto che trasforma un marito nell'Inps. (da Capolavori)
  • L'altra sera ho acceso la tv: sesso e violenza, sesso e violenza. E quelle erano solo le previsioni del tempo! (dal monologo Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando, 1988)
  • La giustizia in Italia? Sarebbe una buona idea. (da Mai Dire Gol, 27 gennaio 1997)
  • Mai mangiare in un ristorante cinese che pratica aborti. (dal monologo Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando, 1988)
  • Mio nonno era un duro. Un vero duro. Sulla sua lapide c'è scritto: "Cazzo guardi?". (dal monologo Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando, 1988)
  • Non è incredibile? Gente che lecca il culo a Berlusconi da dieci anni dà a me del fazioso! La satira non fa propaganda ad alcun partito, ma esprime un'opinione. Chi censura un autore satirico, censura le sue opinioni. Un tempo si chiamava fascismo.[1] (da Lepidezze Postribolari, 2007; ripreso in articolo21.info)
  • Ricordo con angoscia la prima volta che ho fatto l'amore. Era notte, era buio, ero solo. (dal monologo Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando, 1988)
  • Castelli, il ministro della Giustizia con la faccia di un tassista abusivo. Ma senza averne l'integrità morale. Un padano puro. Il suo albero genealogico non si biforca. (da Benvenuti in Italia)
  • Se l'aereo che deve portarvi su un altro continente ha le ali incrostrate di alghe marine, scendete. (dal libro Crampo)
  • Quando viaggiate in avanti su una macchina del tempo, evitate di sporgere il gomito dal finestrino, o vi diventerà un fossile. (dal libro Adenoidi)
  • Questo telegiornale andrà in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali. (da Mai dire gol)
  • Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito. (titolo dell'articolo in Micromega, ottobre 2006)
  • Giuliano Ferrara: non è grasso, è pieno di sé. (da Luttazzi Contro Tutti)
  • I delfini sono animali intelligentissimi. Una prova? Avete mai visto un delfino presentare "Porta a Porta"? (da Sesso con Luttazzi)
  • Lo svantaggio di vincere il Nobel è la figuraccia che fai quando poi perdi a Trivial Pursuit. (da Adenoidi)

Senza fonte

  • Ci sono droghe che fanno malissimo. Altre che sono eccellenti! [Alludendo alla Marijuana] (dallo spettacolo teatrale Bollito Misto Con Mostarda, 2005)
  • C'è chi dice che Dio sia donna. Falso. Se fosse donna avrebbe fatto lo sperma al gusto di Nutella.
  • Elio Vito: mi manca, dov'è Elio Vito tutte le volte che hai bisogno di mandare a fanculo qualcuno?
  • Non si possono mettere le manette alla Natura! [Alludendo alla Marijuana](Adenoidi 2003)

Citazioni tratte da interviste

Radio Popolare di Milano, 9 febbraio 2005
  • La satira è un punto di vista e un po' di memoria, quindi da fastidio perché ricorda un fatto, inoltre da fastidio perché, il punto di vista dell'autore satirico, che è quello che scatena la risata, fondamentalmente, consente allo spettatore, all'ascoltatore, di mettere in prospettiva il fatto stesso e quindi di comprenderlo. Siamo, come sai, immersi da una valanga di informazioni, che è un altro modo, in realtà per disinformare. La gente non ha i criteri per giudicare le notizie e per valutarle. L'autore satirico questo lavoro lo fa prima, e quindi, grazie ai suoi punti di vista, ti da un quadro completo della situazione e ti consente poi di valutare i fatti che, da quel momento in poi, accadranno.
Repubblica.it, a cura di Giovanni Gagliardi, 24 gennaio 2006
  • Ho notato che un blog tende ad assecondare le derive populistiche.
  • La forma blog tende a creare un fenomeno massa più leader, tende a dare potere a chi gestisce la vicenda e a condizionare i contenuti e il modo in cui questi vengono ricevuti. Se la tv è un narcotico, il blog può essere un ipnotico potentissimo, siamo rinchiusi nelle nostre casette e non facciamo nulla. Conviene spegnere e uscire e incidere nel reale. È molto meglio.
Rotocalco Televisivo, a cura di Enzo Biagi, 30 aprile 2007
  • Ha paura della satira chi ha qualcosa da nascondere. A volte ciò che si ha da nascondere è un edificio complesso, una sovrastruttura che alimenta magari flussi di denaro o flussi di idee, e che non si vuole sia intaccata dal dubbio. La satira fa ridere dicendo che forse magari può esserci anche un'altra versione di questa cosa. Non si vuole che la gente abbia dei dubbi.
  • [in seguito all'Editto bulgaro] La cosa che mi ha fatto un po' male è vedere che diverse persone si sono attivate per mettermi alla gogna, una sorta di gogna mediatica. La cosa mi ha fatto molta sorridere. Gente che lecca il culo a Berlusconi da vent'anni, dava a me del fazioso, questo era incredibile, era veramente incredibile. Vorrei ricordare che la satira per definizione è faziosa perché la satira esprime un punto di vista, lo è sempre stata faziosa. In tutto il mondo è faziosa, solamente in Italia non lo si ammette.
LaStampa.it, a cura di Andrea Scanzi, 19 novembre 2007
  • [Il Decameron] È il libro che ha fondato la cultura laica italiana, autonoma da quella religiosa: un'esigenza oggi primaria, in un paese in cui pullulano anatemi papali, teodem e teocon. C'è poi il rimando alla peste. Boccaccio scrisse il Decameron durante la peste fiorentina del 1348, immaginando dieci ragazzi nascosti in campagna per raccontarsi dieci novelle. Ogni puntata si rifà a una novella. Un esempio? Nella prima lui affrontava la corruzione del clero, io ho parlato della pedofilia nella Chiesa, con un chiaro riferimento a Marcinkus.
  • [La peste dei giorni nostri è] Il pensiero guerrafondaio-reazionario. Michel Foucault parlava del meccanismo di controllo dello stato sul cittadino: individuava un "modello lebbra", che comportava l'allontanamento del contagiato, e un "modello peste", che contemplava il suo controllo. E Marshall McLuhan aveva immaginato che, nell'età elettronica, il 'lavoro' principale del potere sarebbe stato il controllo totalizzante sui cittadini. Si perde la libertà, a decidere è una oligarchia. E ogni tanto ci illudono con la nascita di un Partito Democratico
la Repubblica, a cura di Leandro Palestini, 10 dicembre 2007
  • È una situazione grottesca. Cancellano il Decameron senza motivo, Giuliano Ferrara non ha subìto insulti e difatti non protesta, con la censura La 7 ha un danno di immagine e di sabato si priva del 4 per cento dell'ascolto e di due milioni e mezzo di contatti.
  • Telecom Media mi ha anticipato la notifica della risoluzione del contratto. Certo, c'è un controsenso in quello che ha fatto il direttore Campo Dall'Orto, e io glie l'ho detto: stai facendo l'errore più grande della tua carriera, distruggi quello che hai costruito in questi tre anni, l'immagine di La 7 come tv libera. Ma lui, che pure m'ha riportato in tv dopo l'editto bulgaro, ha scelto la via dura.

Daniele Luttazzi News

  • Adesso Beppe Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l'enfasi.
  • Come faccio a sopportare la chiusura di Decameron? Penso a Giuliano Ferrara in una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta.
  • Antonio Dipollina fu l'unico, insieme con Norma Rangeri, a recensire la prima puntata di Decameron mostrando di averla vista dall'inizio alla fine. Lo ringrazio anche per questo. La discussione sulla satira però non è inutile, finché il problema non sarà risolto. E il problema è che nella tv italiana non è ammessa la satira, a differenza di quanto accade nel resto dell'Europa e negli USA. Che questo sia solo un riflesso del degrado che la democrazia in Italia ha subìto in questi anni è altrettanto evidente. (da Tour Sesso con Luttazzi, 5 gennaio 2008)
  • È disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte (i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. È fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. (27 dicembre 2007)
  • Fra qualche anno Casa delle Libertà e Partito Democratico si fonderanno per formare il nuovo Partito di Centro. Il nuovo partito non avrà alcun programma.
  • Grillo si guarda bene dallo sciogliere la sua ambiguità di fondo: che non è quella di fare politica (satira e teatro sono politici da sempre, anche se oggi c'è bisogno di scomodare Luciano Canfora per ricordarcelo), ma quella di ergersi a leader di un movimento politico volendo continuare a fare satira. È un passo che Dario Fo non ha mai fatto. La satira è contro il potere. Contro ogni potere, anche quello della satira. La logica del potere è il numero. Uno smette di fare satira quando si fa forte del numero di chi lo segue. Grillo il problema manco se lo pone.
  • L'esordio [di Decameron] è stato un trionfo paragonabile alla fine della Seconda guerra mondiale, ma senza il bombardamento di Dresda. Grazie a tutti.
  • L'illusione alimentata da Grillo è che una legge possa risolvere la pochezza umana. Questa è demagogia.
  • Se gli uomini restassero incinti, potresti avere un aborto anche dal barbiere.
  • "Tutto qui" è ovviamente l'understatement del secolo.

Bollito misto con mostarda

  • Ultime notizie, Città del Vaticano: Ratzinger eletto nuovo Papa, subito condannato di nuovo Galileo.
  • Dietro l'elezione di Ratzinger c'è davvero l'opera dello Spirito Santo: la Chiesa aveva bisogno di un Papa che allontanasse un po' le folle.
  • Ratzinger ha detto: "La risposta alla modernità è Cristo". Ora, io ho 44 anni e molto modestamente ho imparato una cosa nella mia vita: se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata.
  • Tutti a presentarlo oggi come uomo di cultura... Uomo di cultura? Ha scritto un libro con Marcello Pera ragazzi!
  • Pare che Ratzinger abbia pronta la sua prima enciclica contro le sirene del relativismo e del modernismo, s'intotola: Te audire non possum, musa sapientum fixa est in aure che significa Non riesco a sentirti ho una banana nell'orecchio.
  • Ratzinger ha invitato i giovani alla castità, se funziona con loro poi proverà con i preti.
  • Se non incontri mai qualcosa che ti offende, significa che non vivi in una società libera.
  • Bush, dopo una serie di conversazioni col suo cane, un giorno decise di trascinare il mondo nel baratro: prima ha invaso l'Iraq, dicendo, come ricorderete, che l'Iraq aveva armi di distruzione di massa. Una frase retorica che significava L'Iraq è una nazione indifesa che galleggia sul greggio.
  • Come contrastare la malavita organizzata? Cominciando a non votarla alle elezioni...
  • Avete presente le porte dei supermercati che scorrono se ti ci metti davanti? Beh... Gasparri pensa che sia una coincidenza!

Barracuda 2007

  • Vi starete chiedendo come mai da cinque anni non sono più in televisione. Ebbene sì, ho la vaginite.
  • Il Papa ha commentato il Corano ed è successo il finimondo. Questo significa che i musulmani prendono le parole del Papa più seriamente di quanto facciano i cristiani!
  • In Italia mancano giornalisti che facciano la seconda domanda. Cosa intendo? Semplice: il giornalista intervista un politico, fa la sua domanda, il politico risponde. A questo punto il giornalista dovrebbe fare la seconda domanda: "scusi, ma lo sa che questa è una stronzata pazzesca!?" Invece la seconda domanda non viene mai fatta, in questo modo i politici sono lasciati liberi di dire tutte le cazzate che vogliono.
  • Caro Daniele, piscerai sulla tomba di Berlusconi? No, non mi va di fare la fila!

Sesso con Luttazzi

  • "caro Daniele, se mi viene da fare una scoreggia mentre la mia ragazza mi sta leccando l'ano..." (imbarazzo in sala) "ecco, come avrete capito, non ho intenzione di fermarmi davanti a NULLA".
  • "[...]in conclusione, lo sperma è un alimento sano ed io lo consiglio per la prima colazione di tutta la famiglia" (versando su una fetta biscottata una sostanza, probabilmente latte condensato).
  • "caro daniele, mi è molto piaciuto lo sketch sulla composizione dello sperma.ma cosa hai versato sulla fetta biscottata, invece?" "......invece?"

Decameron

  • [...] quello che accadde a Boston e Los Angeles: lo scandalo dei preti pedofili. Oh, tranquilli: il papa ha perdonato i bambini molestati. (3 novembre 2007)
  • Fedone: Io non ho mai fatto sesso con bambini: non sono così religioso.
    Gorgia: Io avrei voluto fare il prete, ma odiavo i bambini. (dai Dialoghi platonici, 3 novembre 2007)
  • Menone: Per non parlare di quel caso di quel missionario in Africa che ha messo incinta ventisei suore perché le sue amanti avevano tutte l'AIDS e non voleva più farsele.
    Timeo: Meno male che non ha usato metodi contraccettivi, altrimenti sarebbe finito nei guai con le gerarchie. (dai Dialoghi platonici, 3 novembre 2007)
  • Fedone: Parlate solo degli esempi negativi; ci sono anche quelli positivi!
    Gorgia: E sono peggio di così?
    Timeo: Il papa ha affermato che molestare i bambini è un crimine.
    Gorgia: Oh, che uomo! (dai Dialoghi platonici, 3 novembre 2007)
  • [...] si sa, io ho avuto un'educazione cattolica molto rigorosa: vent'anni di parrocchia e boy scout. In tutto quel periodo, nessun prete mi ha mai molestato: mi sento insultato. Comunque, quando ho cominciato a fare il comico, vent'anni fa, mi venivano in mente battute che mi facevano molto, molto ridere, e le dicevo lo stesso, anche se ideologicamente non le condividevo, perché mi facevano molto ridere; beh, dopo vent'anni ho scoperto che avevano ragione le mie battute. E così ho capito che bisogna fidarsi della piccola verità contenuta in ogni risata. (dall'intervista, 10 novembre 2007)
  • Menone: Non dimenticate, amici, che Berlusconi ha qualità preziose, che la maggior parte delle persone non riesce a vedere.
    Timeo: E quali sarebbero queste qualità?
    Menone: Non lo so; io sono una di quelle persone. (dai Dialoghi platonici, 17 novembre 2007)
  • [Sui funerali del papa] L'Italia ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Per l'occasione, le discriminazioni contro le donne e contro i gay verranno tenute a mezz'asta. [...] I momenti salienti del suo pontificato. [...] E... la sua pretesa di sapere com'è l'aldilà: «salve, sono vestito di bianco e ho un cappello a due punte, quindi so com'è l'aldilà». C'è voluta più di una settimana, ma alla fine l'hanno sepolto. I funerali potevano essere più rapidi, ma i cardinali erano continuamente distratti dai chierichetti. [...] Muore con Wojtyła il suo grande sogno, l'unificazione delle cinque grandi religioni del mondo: cristianesimo, ebraismo, islam, Walt Disney e Sony. Ma Wojtyła ha compreso appieno quale fosse il suo compito: non era nell'amministrazione, era alle vendite. [Sullo sfondo una sua foto con Pinochet.] (24 novembre 2007)
  • La comicità è la ricerca dello stato infantile virtuoso in cui la purezza, lo sporco, la volgarità e l'impudenza sono tutti fusi nella stessa innocenza, in cui accade la risata. [...] La satira è una forma di comicità che esprime un giudizio. Ed è il motivo per cui alcuni spettatori non ridono a battute satiriche su temi per loro sensibili, temi cioè che riguardano la struttura del loro mondo di valori; ma questa è la grande lezione di Lenny Bruce, che diceva: «La realtà è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere». Le ideologie, le religioni vertono su quello che dovrebbe essere; la satira si occupa invece di ciò che è. (dall'intervista, 24 novembre 2007)
  • Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema: pensa a Giuliano Ferrara dentro ad una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che lo frusta. Va già meglio, no?[2] (1° dicembre 2007)
  • [...] È incredibile. La gente ormai mi ferma per strada e mi chiede: "ma davvero la gente ti ferma per strada?" data? come altre citazioni qui sopra data? come altre citazioni qui sopra

Incipit di Cosmico!

Ciao, ragazzi: come va? Io COSMICO! Non ho mai creduto che lo scopo dell'educazione sia quello di preparare gli studenti ad affrontare le difficoltà della vita. Se così fosse, tanto varrebbe insegnargli a buttarsi da un elicottero privo di elica stabilizzatrice dentro il vagoncino in corsa di montagne russe ripidissime e sbullonate.
È il motivo per cui insegno a Palo Alto. A differenza di certe piaghe didattiche di mia conoscenza, l'Universo di Palo Alto è più di una semplice serie di palazzoni tristi racchiusi da una cancellata vanesia in un'area pedagogica che alberi perennemente autunnali deprimono. Palo Alto è spiaggia! Sole! Quaalude! Bikini! Ma questo non deve farvi pensare che manchi il divertimento.

[Daniele Luttazzi, Cosmico!, Mondadori Editore]

Citazioni su Daniele Luttazzi

  • Il caso di Luttazzi, uno che la satira la fa senza sconti, è illuminante: cacciato su due piedi. Colpirne uno per educarne cento. (Dario Fo)
  • L'ipotesi fornita da Daniele Luttazzi – la puntata che stava andando in onda dedicata all'Enciclica – è l'unica che spieghi la cancellazione del programma [Decameron] con un minimo di logica. Senza questa spiegazione, anche dopo tutte le parole e le lettere, non torna niente: soprattutto la tempistica di quanto è avvenuto – la censura che arriva dopo una settimana dalla messa in onda. Il meccanismo è semplice, si invitano tutti a concentrarsi su quanto è già andato in onda – e che era passato nel disinteresse totale – si glissa sul fatto che forse il punto è quanto in onda dovrà ancora andare. Ps. La discussione su quanto sia più o meno divertente Luttazzi, sui limiti della satira, sull'ipotesi di vivere in un paese sufficientemente libero oppure in una plaga sudamericana, è la più noiosa e inutile possibile. Ovvio che ognuno la pensi come crede e che dall'insieme non possa venire fuori nessuna sintesi attendibile, può venire fuori soltanto la conferma dell'assioma che chi ha più potere impone e gli altri subiscono, o cercano di conquistarne di più. (Antonio Dipollina)
  • Luttazzi... è un cretino. (Marcello Dell'Utri)
  • Luttazzi è il più colto e caustico fra i nostri comici. L'unico in grado di conciliare l'epica satirica e la visionarietà. (Aldo Grasso)
  • Se c'è un genere che assembla la tv è la satira. Pensiamo che Luttazzi verrà a fare quello che già sta facendo nei teatri. L'unica anomalia è solo che è fuori dalla televisione da cinque anni. Abbiamo preso molte querele negli anni, ma non siamo mai stati condannati. Ognuno è responsabile di quello che fa. (Antonio Campo Dall'Orto)
  • Se uno attraverso la satira – come avvenne con Daniele Luttazzi – vuole fare campagna elettorale a favore del proprio partito non va più in televisione. Molto semplice: non è censura, sono regole, regole sane. (Giuliano Ferrara)

Note

  1. Rispondendo alle polemiche sulla sua satira, e in particolare a Ferrara, citato sotto.
  2. Per questa frase, considerata offensiva, Decameron fu chiuso.

Bibliografia

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