Antonio Bello: differenze tra le versioni

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'''Antonio Bello''' meglio noto come '''don Tonino Bello''' (1935 – 1993), sacerdote e vescovo cattolico.
'''Antonio Bello''' meglio noto come '''don Tonino Bello''' (1935 – 1993), sacerdote e vescovo cattolico.


*I poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta e il roveto inconsumabile dal quale egli ci parla. {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}}
*I poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta e il roveto ardente e inconsumabile da cui egli ci parla. (dall'[http://ospiti.peacelink.it/romero/testi/tonino.htm omelia] pronunciata nel
settimo anniversario della morte di [[Óscar Romero]], Basilica dei Santi Apostoli, Roma, 23 marzo 1987)


==''Fatti per essere felici''==
==''Fatti per essere felici''==

Versione delle 10:51, 26 set 2008

Antonio Bello meglio noto come don Tonino Bello (1935 – 1993), sacerdote e vescovo cattolico.

  • I poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta e il roveto ardente e inconsumabile da cui egli ci parla. (dall'omelia pronunciata nel

settimo anniversario della morte di Óscar Romero, Basilica dei Santi Apostoli, Roma, 23 marzo 1987)

Fatti per essere felici

  • Dio è presente nel cuore di tutti, se non come presenza, almeno come nostalgia.
  • E' il mondo lo spazio in cui giochiamo la nostra identità.
  • Hanno detto che la santità di una persona si commisura dallo spessore delle attese. Forse è vero.
  • Il nostro compito storico è di saper stare insieme a tavola. Non basta mangiare: pace vuol dire mangiare con gli altri.
  • Il viaggio più lungo è quello che conduce alla casa di fronte.
  • Il viaggio più serio è quello che porta all'incontro con Dio.
  • La sequela di Cristo? Vivere il radicalismo delle beatitudini.
  • Maria è donna vera perché è acqua e sapone, senza trucchi spirituali.
  • Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. E', come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. E' una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
  • Pregare significa innanzitutto aderire alla volontà di Dio, dichiararsi servo di Dio: mettere in pratica il Vangelo, entrare nella logica del Vangelo.
  • Quando vi rivolgete a Maria nella vostra preghiera, chiedetele che vi dia anche tanta capacità di sogno, non chiedete solo cose terra terra. Chiediamo alla Vergine che ci dia le calde utopie che riscaldano il mondo.
  • Ricordiamoci che delle nostre parole dobbiamo rendere conto agli uomini. Ma dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto a Dio!
  • Sii un uomo liberato. Non solo un uomo libero, che dà il tempo libero agli altri. Sii un liberatore, che libera gli altri dalle angosce!
  • Stare con gli ultimi significa lasciarsi coinvolgere dalla loro vita. Prendere la polvere sollevata dai loro passi. Guardare le cose dalla loro parte.
  • Vi faccio questo augurio. Che anche voi, scrutando i segni, possiate dire così: Resta poco della notte, perché il sole sta già inonda l'orizzonte.

[don Tonino Bello, Fatti per essere felici, Ed Insieme, Terlizzi, 2006]

Fotografie del futuro

  • I poveri hanno un grande potenziale evangelizzatore da darvi.
  • Non abbiate paura, perciò, di essere discriminati dal Signore. Egli nel suo catino l'acqua ce l'ha pure per i vostri piedi che se si sono contaminati è solo per la polvere per la strada percorsa per andarlo a trovare.
  • Tutto l'arco quaresimale, tutto l'arco della nostra conversione è compreso in questo tragitto: dalla testa ai piedi.
  • Un'obbedienza senza ascolto e senza dialogo non è obbedienza.

[don Tonino Bello, Fotografie del futuro. Le beatitudini come stile di vita, Paoline, 2003]

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