Jean Daniélou: differenze tra le versioni

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{{NDR|Jean Daniélou, ''Il mistero dell'Avvento'', Morcelliana, 1953}}
{{NDR|Jean Daniélou, ''Il mistero dell'Avvento'', Morcelliana, 1953}}

==''Il mistero della salvezza delle nazioni''==
*Bisogna concepire il mondo intero, il mondo visibile, come un insieme di segni coi quali il Verbo «fa segno» agli uomini, indica loro che c'è qualcosa d'altro.
*Ci sono pochissimi uomini veramente atei, e che nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a forme deviate, false di religione.
*Il cristianesimo è cattolico per definizione, vale a dire che per definizione abbraccia il mondo; ed una spiritualità cristiana che non sia radicalmente orientata all'edificazione del corpo mistico totale non è una spiritualità cattolica.
*Una delle grandi differenze tra il mondo europeo e il mondo orientale consiste nel fatto che nel mondo europeo la spiritualità esiste, ma in giardini chiusi, nei chiostri, presso comunità ristrette; è invece del tutto assente dalla pubblica piazza, non la si incontra per la via.
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{{NDR|Jean Daniélou, ''Il mistero della salvezza delle nazioni'', Traduzione dal francese di Domenico Tenderini, Morcelliana, 1954}}


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Versione delle 19:41, 27 nov 2008

Jean Daniélou (1905 – 1974), teologo e cardinale francese.

Il mistero dell'Avvento

  • Chiese la grazia, Maria, perché la grazia è la sola cosa di cui noi abbiamo bisogno.
  • Ciò che muore nel cuore di Maria, la sera della Passione, è questo amore ancora lontano, ancora carnale per il Cristo particolare; ciò che risuscita nel cuore di Maria nel giorno della Resurrezione è la sua maternità universale verso tutti gli uomini.
  • Gli uomini di oggi si sentono cittadini d'un mondo immenso: noi possiamo affermare che il cristianesimo è un mondo ancora più immenso.
  • Il cristianesimo è l'eterna giovinezza del mondo.
  • L'abisso esistente tra Antico e Nuovo Testamento è l'abisso che esiste tra l'annunzio di una qualche cosa e la realtà della cosa stessa.
  • La fede in un senso della storia, questo profondo credere che attraverso tutte le rivoluzioni, tutti i drammi nostri, vi è qualche cosa in maturazione, qualche cosa che si forma e cammina in direzione del bene, è visione di carattere essenzialmente cristiano.
  • La fede in un senso della storia, questo profondo credere che attraverso tutte le rivoluzioni, tutti i drammi nostri, vi è qualche cosa in maturazione, qualche cosa che si forma e cammina in direzione del bene, è visione di carattere essenzialmente cristiano.
  • La missione di Maria nel piano di Dio è, tra gli aspetti della Incarnazione, uno dei più sconcertanti per la ragione umana, ed ecco perché i nostri istinti razionalistici cercano di dimenticarlo.
  • Lei [Maria] è mediatrice di tutte le grazie avendo per missione, finché durerà il mondo, quella di formare il Cristo nelle anime, è proprio ed eminentemente nelle anime di orazione che svolge l'opera sua.
  • Lontano dalle città, nella solitudine e nella tranquillità silenziosa delle montagne, Maria appare a occhi di bimbi, come una indicazione di quella pace divina che lo sforzo umano non saprà mai conquistare.
  • Maria continua a camminare nel mondo, come dicevano i Padri, per essere sempre Colei che prepara la venuta di Gesù.

[Jean Daniélou, Il mistero dell'Avvento, Morcelliana, 1953]

Il mistero della salvezza delle nazioni

  • Bisogna concepire il mondo intero, il mondo visibile, come un insieme di segni coi quali il Verbo «fa segno» agli uomini, indica loro che c'è qualcosa d'altro.
  • Ci sono pochissimi uomini veramente atei, e che nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a forme deviate, false di religione.
  • Il cristianesimo è cattolico per definizione, vale a dire che per definizione abbraccia il mondo; ed una spiritualità cristiana che non sia radicalmente orientata all'edificazione del corpo mistico totale non è una spiritualità cattolica.
  • Una delle grandi differenze tra il mondo europeo e il mondo orientale consiste nel fatto che nel mondo europeo la spiritualità esiste, ma in giardini chiusi, nei chiostri, presso comunità ristrette; è invece del tutto assente dalla pubblica piazza, non la si incontra per la via.

[Jean Daniélou, Il mistero della salvezza delle nazioni, Traduzione dal francese di Domenico Tenderini, Morcelliana, 1954]

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