George Santayana: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:00, 4 dic 2008

George Santayana, pseudonimo di Jorge Agustín Nicolás Ruíz de Santayana y Borrás (1863 – 1952), filosofo spagnolo.

  • I miracoli sono incidenti propizi, le cui cause naturali sono troppo complesse perché si possano facilmente capire. (da Introduzione all'Etica di Spinoza, citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003)
  • La Bibbia è letteratura, non dogma. (da Introduzione all'Etica di Spinoza)
  • La bellezza è una garanzia della possibile conformità fra l'anima e la natura, e quindi un motivo di fede nella supremazia del bene. (da Il senso della bellezza)
  • Le dottrine religiose farebbero bene a ritirare le loro pretese di intervento in questioni materiali. Questa pretesa non solo si pone all'origine dei conflitti fra religione e scienza e delle vane e aspre controversie fra sette; ma è anche la causa dell'impunità e dell'incoerenza della religione nell'anima, quando cerca sanzioni nella sfera del reale e dimentica che la funzione che le è propria è quella di esprimere l'ideale. (da Interpretazioni di poesia e religione; citato in MicroMega. Per una riscossa laica, 2007, p. 98)
  • Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. (da La vita della ragione)[1]

Senza fonte

  • Anche la mente più erudita ha qualcosa da imparare.
  • È un grande vantaggio per un sistema filosofico essere sostanzialmente vero.
  • Forse l'unica vera dignità per un uomo è la sua capacità di disprezzare se stesso.
  • Il Difficile è ciò che si può fare subito; per l'Impossibile, ci vuole un po' più di tempo.
  • Il caos è un nome per ogni ordine che causa confusione nelle nostre menti.
  • Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
  • Il divertimento è una buona cosa solo quando non danneggia qualcosa di meglio.
  • Il fanatismo consiste nel raddoppiare gli sforzi quando si è dimenticato l'obiettivo.
  • Il fatto che la vita sia degna di essere vissuta è la più necessaria delle premesse, e, nel caso non la si consideri tale, la più impossibile delle conclusioni.
  • Il giovane che non ha mai pianto è un selvaggio e il vecchio che non ride è un pazzo.
  • Il nemico dello spirito nell'uomo non ha trovato semplicità, ma sofisticazione.
  • L'Inghilterra è il paradiso dell'individualità, eccentricità, eresia, anomalia, hobby e umorismo.
  • L'amicizia è quasi sempre l'unione di una parte di una mente con una parte di un'altra: non si è amici che in alcune cose.
  • L'eloquenza è un'arte repubblicana, la conversazione un'arte aristocratica.
  • L'intolleranza è una forma di egotismo, e condannare l'egotismo in maniera intollerante significa condividerlo.
  • L'universo, per quanto possiamo osservare, è una macchina immensa e meravigliosa.
  • La bellezza così come noi la percepiamo è qualcosa di indescrivibile: non si potrà mai dire ciò che è e ciò che significa.
  • La felicità dovrebbe essere l'unica condizione della vita; dove la felicità è caduta, l'esistenza rimane un folle esperimento di lamenti.
  • La moda è qualcosa di barbaro, perché produce un'innovazione senza ragione e un'imitazione senza beneficio.
  • La società è come l'aria, necessaria per respirare, ma insufficiente a farci sopravvivere.
  • La teoria ci aiuta a sopportare la nostra ignoranza dei fatti.
  • La felicità è l'unica punizione nella vita; dove la felicità fallisce, l'esistenza rimane un pazzo e lamentevole esperimento.
  • Lo scetticismo è la castità dell'intelletto.
  • Lo scopo primario della conversazione è quello di soddisfare l'impulso a parlare.
  • Non ci si preoccupa mai abbastanza della nascita e della morte, ma solo di rendere divertente ciò che sta in mezzo.
  • Quando Socrate e i suoi due grandi discepoli composero un sistema di etica razionale, essi difficilmente stavano proponendo una legge pratica per l'umanità... stavano semplicemente scrivendo un epitaffio eloquente per la loro patria.
  • Quando un uomo e una donna sono d'accordo, è solo nelle conclusioni, le ragioni sono sempre differenti.
  • Raramente i tiranni sono liberi: sono resi schiavi dalle preoccupazioni e dagli strumenti della tirannia.
  • Un artista è un sognatore che acconsente di sognare il mondo reale.
  • Un uomo deve aver profonde radici nella sua patria, ma i suoi occhi dovrebbero guardare il mondo.

Note

  1. A volte, erroneamente attribuita a Primo Levi.

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