Teodorico di Nieheim: differenze tra le versioni

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'''Dietrich von Nieheim''', Theodoricus de Nieheim (1340? – 1418), storico e Vescovo di Verden.
'''Teodorico di Niem (o Nieheim)''', (1345 – 1418), storico tedesco.


*Quando l'esistenza della [[Chiesa]] è minacciata, questa si libera d'ogni comandamento [[morale]]. Poi che l'unità è il [[fine]], l'uso d'ogni mezzo viene santificato, anche la doppiezza, il tradimento, la [[violenza]], la simonia, la [[prigione]], la [[morte]]. Ogni [[ordine]] è nell'interesse della comunità, e l'individuo deve essere sacrificato al bene comune. (da ''De schismate'' libri III, A.D. 1411; citato in [[Arthur Koestler]], ''Buio a mezzogiorno'', Oscar Mondadori, Milano, 1966)
*Quando l'esistenza della [[Chiesa]] è minacciata, questa si libera d'ogni comandamento [[morale]]. Poi che l'unità è il [[fine]], l'uso d'ogni mezzo viene santificato, anche la doppiezza, il tradimento, la [[violenza]], la simonia, la [[prigione]], la [[morte]]. Ogni [[ordine]] è nell'interesse della comunità, e l'individuo deve essere sacrificato al bene comune. (da ''De schismate'' libri III, A.D. 1411; citato in [[Arthur Koestler]], ''Buio a mezzogiorno'', Oscar Mondadori, Milano, 1966)

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[[Categoria:Storici tedeschi|von Nieheim, Dietrich]]
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Versione delle 22:58, 5 gen 2009

Teodorico di Niem (o Nieheim), (1345 – 1418), storico tedesco.

  • Quando l'esistenza della Chiesa è minacciata, questa si libera d'ogni comandamento morale. Poi che l'unità è il fine, l'uso d'ogni mezzo viene santificato, anche la doppiezza, il tradimento, la violenza, la simonia, la prigione, la morte. Ogni ordine è nell'interesse della comunità, e l'individuo deve essere sacrificato al bene comune. (da De schismate libri III, A.D. 1411; citato in Arthur Koestler, Buio a mezzogiorno, Oscar Mondadori, Milano, 1966)

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