Hermann Göring: differenze tra le versioni

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*Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato! (dinanzi al Tribunale del Reich, citato in [[Reimund Schnabel]], ''Il disonore dell'uomo'', 1966)
*Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato! (dinanzi al Tribunale del Reich, citato in [[Reimund Schnabel]], ''Il disonore dell'uomo'', 1966)
*{{NDR|In risposta a [[Gheorghi Dimitrov]]}} Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato. (dal processo di [[Lipsia]] del 1933, citato in [[Stella Blagoeva]], ''[[Gheorghi Dimitrov]]'', Editori Riuniti, 1972)


==Senza fonte==
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Versione delle 18:16, 27 gen 2009

Hermann Göring al processo di Norimberga

Hermann Wilhelm Göring (1893 – 1946), uomo politico e militare tedesco.

  • Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo... Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo... Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato! (dinanzi al Tribunale del Reich, citato in Reimund Schnabel, Il disonore dell'uomo, 1966)
  • [In risposta a Gheorghi Dimitrov] Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato. (dal processo di Lipsia del 1933, citato in Stella Blagoeva, Gheorghi Dimitrov, Editori Riuniti, 1972)

Senza fonte

  • Chi maltratta gli animali lede la sensibilità del popolo tedesco.
  • Decido io chi è ebreo.
  • Dovremo essere contenti se la Germania, dopo la guerra, potrà conservare i confini del 1933.
  • I cannoni ci renderanno potenti; il burro ci farà soltanto diventare grassi.
  • Io mi faccio guidare solo da Adolf Hitler e dal buon Dio!
  • Io non ho coscienza! Adolf Hitler è la mia coscienza.
  • La manovra più usuale su un aereo italiano è il lancio col paracadute.
  • Mio Führer! Garantisco personalmente il rifornimento dall'aria della VI. Armata a Stalingrado. Si fidi di me.
  • Non vorrei essere un ebreo in Germania.
  • Ogni pallottola che esce ora dalla canna della pistola di un poliziotto è una mia pallottola.
  • Ovviamente, la gente non vuole la guerra. Perché mai un contadino pezzente dovrebbe rischiare la vita in guerra quando il massimo che ne può ottenere è tornare alla sua fattoria tutto intero. Naturalmente, la gente comune non vuole la guerra; né in Russia, né in Inghilterra, né America, e per quello neanche in Germania. Questo è ben chiaro. Ma, dopo tutto, sono i capi della nazione a determinarne la politica, ed è sempre piuttosto semplice trascinare la gente dove si vuole, sia all'interno di una democrazia, che in una dittatura fascista o in un parlamento o in una dittatura comunista. [...] La gente può sempre essere condotta ad ubbidire ai capi. È facile. Si deve solo dirgli che sono attaccati e accusare i pacifisti di mancanza di patriottismo e di esporre il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in qualunque paese.
  • Ripetete una menzogna cento volte ed essa diventerà realtà.
  • Se non altro, per dodici anni, siamo vissuti decorosamente.
  • Un giorno deporrete le nostre ossa in sarcofagi di marmo.
  • Una volta si usava parlare di saccheggio. Ma oggi si è divenuti più umani. Ciò malgrado, il mio intento è di saccheggiare, e di saccheggiare fino in fondo. (dal discorso del 6 agosto 1942 ai commissari nazisti destinati ai paesi occupati)

Attribuite

  • Quando sento qualcuno parlare di cultura, la mano mi corre al revolver. [1]

Note

  1. Pare in effetti che Göring amasse ripetere questa frase, che tuttavia origina da una battuta del dramma Schlageter, in cui un personaggio si rivolge all'omonimo protagonista esclamando "Quando sento parlare di cultura [...] tolgo la sicura alla mia Browning!" La battuta originale in lingua tedesca

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