Asino: differenze tra le versioni
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*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 |
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 |
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Versione delle 12:49, 19 feb 2009
Citazioni sull' asino.
- Buridano (L'asino di). Âne de Buridan, è rimasto proverbiale per indicare lo stato di chi è incerto né sa risolvere fra due cose. Il motto, comune fra noi, è di conio francese e trae origine da un sofisma dello scolastico Giovanni Buridan di Béthune (Artois), fiorito nel sec. XIV e professore di filosofia in Parigi. Il sofisma è questo, cioè di un asino morente di fame perché sta tra due misure d'avena ugualmente da sé distanti, o morente di fame e di sete perché tra un fascio d'avena ed un secchio d'acqua non sa quale scegliere. (Alfredo Panzini)
- Disse una volpe inseguita da venti cacciatori a cavallo con una muta di venti cani: "Ovvio, mi uccideranno. Ma che poveri stupidi devono essere. Di sicuro non varrebbe la pena che venti volpi, a cavallo di venti asini, accompagnate da venti lupi, si mettessero a dar la caccia ad un solo uomo per ucciderlo." (Kahlil Gibran)
- Filippo di Macedonia si vantava di pigliare ogni fortezza nella quale potesse introdurre un asino carico d'oro; vanto di mediocre capitano, uso ad assaltare villaggi troppo poveri per scapitare in una resa. (Alfredo Oriani, No)
- I vari casi, la pena e la doglia | che sotto forma d'un Asin soffersi, | canterò io, pur che fortuna voglia. | […] | e con la lira accompagni i miei versi; | sì perché questa grazia non s'impetra | in questi tempi, sì perch'io son certo | ch'al suon d'un raglio non bisogna cetra. […] a' preghi di ciascuno, e so ben quanto | de' beneficii un Asin si ricorda. (Niccolò Machiavelli)
- Il cielo, che gravava minaccioso a pochi palmi dalle teste, sembrava una pancia d'asino rigonfia. (Luis Sepúlveda)
- L'asino... Parmi adesso: era una sera | d'ottobre nella strada di Sogliano | Cigolava per l'erta la corriera. | [...] | nero sopra un trascolorar leggiero | tutto il cielo, come un'ombra netta, | nero e fermo lassù come un mistero, || l'asino vidi con la sua carretta. (Giovanni Pascoli)
- Lo sceneggiatore è un tale che attacca il padrone dove vuole l'asino. (Ennio Flaiano)
- Mi fece tornare in me il raglio d'un asino sulla piazza del mercato. L'asino mi colpì fortemente e, al contempo, mi piacque molto: e, da quel momento, tutto parve rischiararsi nella mia mente. (Fëdor Michajlovič Dostoevskij)
- O dunque forte, vittoriosa e trionfatrice mascella di un asino morto, o diva, graziosa e santa mascella d'un polledro defunto, or che deve essere della santità, grazia e divinità, fortezza, vittoria e trionfo dell'asino tutto, intiero e vivente.... se di quest'osso e sacrosanta reliquia la gloria ed exaltazion è tanta? Pregate, pregate Dio, o carissimi, se non siete ancora asini, che vi faccia divenir asini. (Giordano Bruno)
- Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro. (William Shakespeare)
- Qui giace il Giovio, storicone altissimo, | di tutti disse mal, fuorché dell'asino | scusandosi col dir: egli è mio prossimo. (Pietro Aretino)[1]
- Trenta monaci e il loro abate non possono far ragliare un asino contro la sua volontà. (Miguel de Cervantes)
- Un cammello spelacchiato porta pur sempre il carico di molti asini. (Johann Wolfgang von Goethe)
- Vanità: Il tributo di un imbecille ai meriti dell'asino più prossimo. (Ambrose Bierce)
Domenico Cirillo
- Bastonate un Ciuccio quanto volete, non vi darà mai alcun segno di risentimento; cercate con freno, con sproni, colla voce di farlo uscire di strada già presa, tutto sarà inutile, riuscirà vano ogni sforzo; perché conosce l'Asino meglio di noi per quale strada deve camminare, e sa che non bisogna lasciar mai il certo, per tentar l'incerto. Gode del presente, e del futuro spera.
- Beato dunque quell'uomo, a cui potesse toccare in sorte, di essere sotto l'educazione d'un Filosofo delle Asinesche virtù pienamente dotato- La pazienza oscurerebbe l'orgoglio, la posatezza nel giudizio cancellerebbe la frivolità, e la leggerezza; e la costanza in tutte le sue zioni, ci farebbe condurre a felice termine le più ardue imprese.
- Chi è quel vivente, o Signori, che possa più da vicino rappresentarci l'idea della Disgrazia, ed il Prototipo dell'Avversità educatrice, e posseditrice della Virtù? Al solo Asino dobbiamo ricorrere, e nel Ciuccio solo la troveremo.
- Il Ciuccio è l'unico tra tutta la razza de' qudrupedi, capace di portare con inalterabile coraggio i suoi passi sulle più orride, erte, e ruinose montagne, dove niuno generoso Cavallo, o niun altro animale agilissimo ardisce di ascendere.
- Il sodo giudizio, e la costanza nelle risoluzioni, sono innegabili meriti della razza Asinina.
- L'Asino colla sua pazienza, colla sua tolleranza, e colla fermezza della sua risoluzione, mentre guida l'uomo inesperto, e lo spinge dove la virtù soggiorna, lo port'a traverso, e lo fa passare senza timore di sorpresa, o di seduzione, in mezzo alle delizie che snervano, ed alle dissolutezze, che deviano.
- L'Asino è stato a noi accordato come l'istrumento più necessario, e come la guida indispensabile, per l'acquisto della virtù, e del sapere.
- Parlate voi o Asini delle due Sicilie, dite quante volte calcando il vostro pazientissimo dorso, ci avete condotto tra i vaghi Tesori di Flora, e tra i molto istruttivi orrori di Vulcano. Senza di voi ci sarebbero incognite le piì rare, ed utili piante de' nostri Appennini, e le stupende Etnee, e Vesuviane voragini.
- Se Cebete Tebano nella sua famosa Tavola, si fosse ricordato delle maravigliose proprietà del Ciuccio, avrebbe contato per niente il Vizio che trasportava l'Uomo lontano dal cammino della virtù, e la Falsa Erudizione, che confondendo la mente, allontanava ognuno dalla vera scienza, e dal vero sapere.
- Sarà dunque, o Signori, sempre degno delle filosofiche contemplazioni lo studio del Ciuccio, perché se una volta arriveremo a conoscerne i grandi attributi, con accrescere le lodi di questo Eroico Vivente, ci avvicineremo sempre più al possesso delle sue rare virtù.
L'asino nella Bibbia
Antico Testamento
- Trovò allora una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò ed uccise con essa mille uomini. Sansone disse: «Con la mascella dell'asino | li ho ben macellati! | Con la mascella dell'asino | ho colpito mille uomini! » quando ebbe finito di parlare gettò via la mascella; per questo quel luogo fu chiamato Ramat-Lechi. (Giudici)
- C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male. Gli erano nati sette figli e tre figlie; possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. (Giobbe)
Nuovo Testamento
- [dice Gesù:] «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» (Vangelo secondo Matteo)
- Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Befane e Betania, presso il monte degli Ulivi, [Gesù] mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dirà: "Perché fate questo", rispondete: "il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito"». […] Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. (Vangelo secondo Marco)
Modi di dire
- Se i aseni ghavesse le ale, i te daria da magnar con la fionda. (Modo di dire veneto)
- Se gli asini volassero, a te darebbero da mangiare con la fionda.
Abruzzesi
- Lu uoue dice curnut' all'asine
- Il bue dice cornuto all'asino.
Inglesi
- Sow to a fiddle.
- Scrofa al violino.
- Equivalente al nostro: Essere come l'asino al suono della lira.
Italiani
- Andar col bue e l'asino. [3]
- Andar come l'asino alla lira [strumento musicale][4]
- Fare come l'asino di Buridano
- Essere sempre indecisi
- Far la barba all'asino
- Fare una cosa del tutto inutile
- Legare l'asino dove vuole il padrone.
- Qui casca l'asino!
- Qui il ragionamento crolla.
Napoletani
- Ciuccio fa' tu, dicette a ciuccia.
- Asino fa tu, disse l'asina.
- 'E ciucce s'appiccecano e 'e varile se scassano.
- Gli asini litigano ed il barili si rompono.
- Lloco te voglio! Ciuccio 'nfaccia a 'sta sagliuta.
- Qui casca l'asino.
- O ciuccio 'e Fichella: nuantanove chiaije e 'a coda fraceta
- L'asino di Fighetta: novantanove piaghe e la coda in cancrena. [5]
- Si èraveme ciucce ragliaveme 'nsieme!
- Se fossimo stati asini avremmo ragliato insieme.
Siciliani
- L'asino nel lenzuolo.
- Detto di chi fa l'ingenuo
- Unni va lu sceccu va la cuda.
- Dove va l'asino va la corda.
- Si dice di due persone che vanno (od operano) sempre insieme
Tedeschi
- Was soll dem Esel die Leier?
- Che cosa ci sta a fare la lira all'asino?
- Equivalente al nostro: Andar come l'asino alla lira.
Proverbi
Abruzzesi
- A àsene vjìecchie, 'mmàste nòve.
- Ad asino vecchio, basto nuovo.
- Mèjje 'n àsene vive che nu duttòre mòrte.
- Meglio un asino vivo che un dottore morto.
Bergamaschi
- Mèi ès ü gré de pir che ü fic de asen.
- È meglio essere un seme di pera [quindi basso] che essere una cacca di asino.
Catanzaresi
- I ciucci si 'mbriganu e i varili si sgascianu.
- Gli asini litigano e le botti si rompono.
Còrsi
- Indù l'àsinu mori, u pelu ci resta.
- Quando l'asino muore, resta la pelle.
- Ronchi samirini un còddani in celi.
- Variante: Ronchi samirini un ni codda in celi.
- I ragli dell'asino non raggiungono il cielo.
- U sameri chi un vo bia hè un gattivu zifulà.
- È inutile fischiare a un asino che non vuole bere.
Italiani
- Alla prova si scortica l'asino.
- Asino che raglia, mangia poco fieno.
- Asino e mulo, cavalcali sul culo.
- Asino punto convien che trotti.
- Attacca l'asino a una buona caviglia.
- Chi asino si fa, ciascuno lo cavalca.
- Chi è asino e cervo si crede, al saltare del fosso se ne avvede.
- Chi molto parla e poco intende, per asino si vende.
- Chi non sa leggere la sua scrittura, è un asino per natura.
- È meglio esser capo d'asino, che coda di cavallo.
- Il benessere del padrone dura come un trottar d'asino.
- Il buono a qualche cosa è l'asino del pubblico.
- Il cane non può portar la soma, e l'asino non può cacciar la lepre.
- In mancanza di cavalli trottano gli asini.
- In pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino.
- L'asino che ha fame, mangia ogni strame.
- L'asino e il mulattiero, non hanno lo stesso pensiero.
- L'avaro è come l'asino, che porta il vino e beve l'acqua.
- La carne dell'asino è avvezza al bastone.
- Meglio un asino vivo che un dottore morto.
- Non carezzare l'asino se non vuoi ricevere calci.
- Non tagliar la coda del tuo asino davanti alla gente: uno la troverà troppo lunga e l'altro troppo corta.
- Non ti varrà gridar, né zuffolare, se l'asino tuo non vuole acqua gustare.
- Non tutti gli asini si somigliano.
- Piuttosto un asino che porti, che un cavallo che butti in terra.
- Quando il sol tramonta, l'asino si ponta.
- Quando l'asino non vuol smettere di ragliare, la pioggia sta per arrivare.
- Raglio d'asino non sale in cielo.
- Tanto ce n'è per l'asino, quanto per chi lo porta.
- Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
- Un prete in armi, un asino incoronato ed una guida cieca son tre cose ridicole.
- Un re non letterato è un asino incoronato.
Napoletani
- Meglio essere o l'urdm re'cavall che o primm re'ciucc.
- Meglio essere l'ultimo tra i cavalli che il primo tra gli asini.
Paretesi
- L'om, l'euso e ir biben i son trei cusen.
- L'uomo, l'asino e il tacchino sono tre cugini.
- L'eusu 'd cucagna in po' o rij e in po' o ragna.
- L'asino di cuccagna un po' ride e un po' piange.
Piemontesi
- A val pì n'aso a ca soa che'n profesor a cà d'j àutri.
- Vale più un asino a casa propria che un professore in casa altrui.
- Chi a peul nen bate l'aso a bat ël bast.
- Chi non può picchiare l'asino picchia il basto.
- Ël pòver a l'é come l'aso: a pòrta 'l vin e a béiv l'eva.
Pugliesi
- Vutt u' ciucc' andò vole u' patrom.
- L'asino va dove vuole il padrone.
Siciliani
- Cu' asini caccia e fimmini cridi, faccia di paradisu nun ni vidi.
- Cu di sceccu ne fa voi u primu cauciu è do so.
- Chi dell'asino fa bue, il primo calcio è il suo.
- Lu sceccu porta la pagghia e lu sceccu si la mancia.
- L'asino porta la paglia e l'asino la mangia.
- Quannu u sceccu un voli viviri, ammatula friscarici.
- Quando l'asino non vuol bere è inutile fischiargli.
- Sceccu ca s'avanta un vali mancu na lira.
- L'asino che si vanta non vale neanche una lira.
- U sceccu di calata nun s'ammutta.
- L'asino in discesa non va spinto!
Trentini
- Dal pel se conòs l'asen.
- Dal pelo si riconosce l'asino.
Veneti
- I omeni per la parola, e i aseni per la cabesa.
- Gli uomini [si prendono] per la parola, gli asini per la cavezza.
Note
- ↑ Questa citazione, sotto forma di epigrafe, fu scritta parafrasandone un'altra che il Giovio aveva scritto sull'Aretino.
- ↑ Versetto citato da Gesù al momento dell'ingresso in Gerusalemme (vedi Vangelo di San Giovanni, 22, 14 – 15)
- ↑ Vale sia per il corteggiare qualsiasi donna (brutta o bella, maritata o nubile) che per il barcamenarsi fra due fazioni avverse. Per questo secondo caso vale anche il Tenere i piedi in due scarpe
- ↑ Da una favola di Fedro: tentar di svolgere una attivià o fare qualcosa per la quale si è del tutto inidonei od incapaci
- ↑ Si dice di chi non è stato risparmiato dalla sorte in alcun modo.
Bibliografia
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903