Neville Chamberlain: differenze tra le versioni
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*A dispetto della durezza e spietatezza che pensai di aver scorto nei suoi tratti, ebbi l'impressione di aver di fronte un uomo {{NDR|[[Adolf Hitler]]}} sul quale si può contare allorché ha dato la sua parola.<ref>Frase pronunciata al ritorno in Inghilterra dopo l'incontro con Hitler al Berchtesgaden il 15 settembre 1938; citato in Keith Feiling, ''Life of Neville Chamberlain'', citato in [[Winston Churchill]], ''The second world war'', Cassel & Company LTD, Londra, 1964, Volume I ''The gathering storm'', 17° capitolo ''The Tragedy of Munich'', pag. 265.</ref> |
*A dispetto della durezza e spietatezza che pensai di aver scorto nei suoi tratti, ebbi l'impressione di aver di fronte un uomo {{NDR|[[Adolf Hitler]]}} sul quale si può contare allorché ha dato la sua parola.<ref>Frase pronunciata al ritorno in Inghilterra dopo l'incontro con Hitler al Berchtesgaden il 15 settembre 1938; citato in Keith Feiling, ''Life of Neville Chamberlain'', citato in [[Winston Churchill]], ''The second world war'', Cassel & Company LTD, Londra, 1964, Volume I ''The gathering storm'', 17° capitolo ''The Tragedy of Munich'', pag. 265.</ref> |
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*È tornata dalla Germania a Downing Street {{NDR|la dimora ufficiale del Primo Ministro inglese a Londra}} una [[pace]] con onore. Credo che sia pace per il nostro [[tempo]].<ref>Frase pronunciata al ritorno da Monaco di Baviera, dopo la firma dell'accordo fra Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna, che concedeva alla Germania l'annessione dei Sudeti a scapito della Cecoslovacchia; citato in Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume I ''The gathering storm'', 17° capitolo ''The Tragedy of Munich'', pag. 280.</ref> |
*È tornata dalla Germania a Downing Street {{NDR|la dimora ufficiale del Primo Ministro inglese a Londra}} una [[pace]] con onore. Credo che sia pace per il nostro [[tempo]].<ref>Frase pronunciata al ritorno da Monaco di Baviera, dopo la firma dell'accordo fra Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna, che concedeva alla Germania l'annessione dei Sudeti a scapito della Cecoslovacchia; citato in Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume I ''The gathering storm'', 17° capitolo ''The Tragedy of Munich'', pag. 280.</ref> |
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*Le sanzioni<ref>Le sanzioni comminate all'Italia per la sua invasione dell'Abissinia</ref> sono morte, si tratta ora di provvedere al loro seppellimento. Ma qualche volta il funerale è più lungo e complicato di un'agonia. […] Sono d'accordo con voi. Bisogna ridurre al minimo la durata dei funerali societari. (colloquio di N. Chamberlain con l'ambasciatore italiano a Londra [[Dino Grandi]] nel giugno 1936) <ref> Citato da Richard Lamb in ''Mussolini e gli inglesi'', pag. 241</ref> |
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*{{NDR|il «perfetto signore»}} Può considerarsi un vero ''gentlemen'' colui il quale, partito per una escursione con il proprio domestico, volendo riposarsi, sceglie un prato per sé e un altro per il domestico. (citato in ''Storia Illustrata'', Anno II N. 1, gennaio 1958, p. 93, Arnoldo Mondadori Editore) |
*{{NDR|il «perfetto signore»}} Può considerarsi un vero ''gentlemen'' colui il quale, partito per una escursione con il proprio domestico, volendo riposarsi, sceglie un prato per sé e un altro per il domestico. (citato in ''Storia Illustrata'', Anno II N. 1, gennaio 1958, p. 93, Arnoldo Mondadori Editore) |
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*Questi dittatori sono uomini dall'umore instabile. Se li cogli nell'umore giusto, sono pronti a darti qualsiasi cosa, ma se l'umore cambia , si chiudono come ostriche. (da un pro-memoria sul problema della revoca delle sanzioni all'Italia, inviato all'inizio di agosto 1936 a sir Robert Vansittart) <ref> Citato da Richard Lamb in ''Mussolini e gli inglesi'', pag. 264</ref> |
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*[[Winston Churchill]], ''The second world war'', Cassel & Company LTD, Londra, 1964 |
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*Richard Lamb, ''Mussolini e gli inglesi'', Ed. Corbaccio, Milano, 1998, ISBN 88-7972-286-7 |
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Versione delle 12:48, 14 mar 2009
Arthur Neville Chamberlain (1869 – 1940), politico britannico.
Citazioni di Neville Chamberlain
- A dispetto della durezza e spietatezza che pensai di aver scorto nei suoi tratti, ebbi l'impressione di aver di fronte un uomo [Adolf Hitler] sul quale si può contare allorché ha dato la sua parola.[1]
- È tornata dalla Germania a Downing Street [la dimora ufficiale del Primo Ministro inglese a Londra] una pace con onore. Credo che sia pace per il nostro tempo.[2]
- Le sanzioni[3] sono morte, si tratta ora di provvedere al loro seppellimento. Ma qualche volta il funerale è più lungo e complicato di un'agonia. […] Sono d'accordo con voi. Bisogna ridurre al minimo la durata dei funerali societari. (colloquio di N. Chamberlain con l'ambasciatore italiano a Londra Dino Grandi nel giugno 1936) [4]
- [il «perfetto signore»] Può considerarsi un vero gentlemen colui il quale, partito per una escursione con il proprio domestico, volendo riposarsi, sceglie un prato per sé e un altro per il domestico. (citato in Storia Illustrata, Anno II N. 1, gennaio 1958, p. 93, Arnoldo Mondadori Editore)
- Questi dittatori sono uomini dall'umore instabile. Se li cogli nell'umore giusto, sono pronti a darti qualsiasi cosa, ma se l'umore cambia , si chiudono come ostriche. (da un pro-memoria sul problema della revoca delle sanzioni all'Italia, inviato all'inizio di agosto 1936 a sir Robert Vansittart) [5]
Senza fonte
- [Parlando di Adolf Hitler] Il cane più volgare che mi sia capitato di fronte.
- In guerra non ci sono vincitori, ma tutti sono perdenti, qualunque parte possa vantarsi di avere vinto.
Note
- ↑ Frase pronunciata al ritorno in Inghilterra dopo l'incontro con Hitler al Berchtesgaden il 15 settembre 1938; citato in Keith Feiling, Life of Neville Chamberlain, citato in Winston Churchill, The second world war, Cassel & Company LTD, Londra, 1964, Volume I The gathering storm, 17° capitolo The Tragedy of Munich, pag. 265.
- ↑ Frase pronunciata al ritorno da Monaco di Baviera, dopo la firma dell'accordo fra Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna, che concedeva alla Germania l'annessione dei Sudeti a scapito della Cecoslovacchia; citato in Winston Churchill, op. cit., Volume I The gathering storm, 17° capitolo The Tragedy of Munich, pag. 280.
- ↑ Le sanzioni comminate all'Italia per la sua invasione dell'Abissinia
- ↑ Citato da Richard Lamb in Mussolini e gli inglesi, pag. 241
- ↑ Citato da Richard Lamb in Mussolini e gli inglesi, pag. 264
Bibliografia
- Winston Churchill, The second world war, Cassel & Company LTD, Londra, 1964
- Richard Lamb, Mussolini e gli inglesi, Ed. Corbaccio, Milano, 1998, ISBN 88-7972-286-7
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