Masaccio: differenze tra le versioni

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*Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. (John T. Spike, ''Masaccio'', Rizzoli libri illustrati, Milano 2002 ISBN 88-7423-007-9)
*Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. (John T. Spike, ''Masaccio'', Rizzoli libri illustrati, Milano 2002 ISBN 88-7423-007-9)
*Dicesi che sentendo la morte sua, [[Filippo Brunelleschi|Filippo di Ser Brunellesco]] disse: "Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita" ([[Giorgio Vasari]], ''Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori'', 1568)
*Dicesi che sentendo la morte sua, [[Filippo Brunelleschi|Filippo di Ser Brunellesco]] disse: "Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita" ([[Giorgio Vasari]], ''Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori'', 1568)
*Giotto rinato, che muove dal punto in cui la morte ne aveva fermato il cammino, facendo proprio all'istante tutto quanto era stato conseguito durante la sua assenza e approfittando delle nuove condizioni, delle nuove richieste: immaginatevi un simile evento, e comprenderete Masaccio. (Bernard Berenson, ''Florentine Painters'', 1896)


==Senza fonte==
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Versione delle 22:41, 11 giu 2009

Masaccio

Masaccio, soprannome di Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai (Castel San Giovanni, 21 dicembre 1401 – Roma, estate 1428), è stato un pittore italiano.

Citazioni su Masaccio

  • Fu Masaccio optimo imitatore di natura, di gran rilievo universale, buono componitore e puro sanza ornato, perché solo si decte all'imitazione del vero e al rilievo delle figure: fu certo buono et prospectivo quanto altro di quegli tempi, et di gran facilità nel fare, essendo ben giovane, che morì d'anni ventisei. (Cristoforo Landino, Apologia nella quale si difende Dante et Florentia da falsi calunniatori, 1481)
  • Dopo questo (Giotto) l'arte ricadde, perché tutti imitavano le fatte pitture, e così andò declinando, insino a tanto che Tommaso fiorentino, scognominato Masaccio, mostrò con opra perfetta come quegli che pigliavano per altore altro che la natura, maestra de' maestri, s'affaticavano invano. (Leonardo da Vinci, Trattato della pittura, 1500 ca.)
  • Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. (John T. Spike, Masaccio, Rizzoli libri illustrati, Milano 2002 ISBN 88-7423-007-9)
  • Dicesi che sentendo la morte sua, Filippo di Ser Brunellesco disse: "Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita" (Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, 1568)
  • Giotto rinato, che muove dal punto in cui la morte ne aveva fermato il cammino, facendo proprio all'istante tutto quanto era stato conseguito durante la sua assenza e approfittando delle nuove condizioni, delle nuove richieste: immaginatevi un simile evento, e comprenderete Masaccio. (Bernard Berenson, Florentine Painters, 1896)

Senza fonte

  • Giotto rinato, che ripiglia il lavoro al punto dove la morte lo fermò. (Roberto Longhi)

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