Memento: differenze tra le versioni

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* '''Leonard''': {{NDR|Aprendo l'anta dell'armadio della sua stanza e trovandoci un uomo legato e pieno di lividi}} Chi ti ha fatto questo?<br/>'''Dodd''': Sei stato tu!
* '''Leonard''': {{NDR|Aprendo l'anta dell'armadio della sua stanza e trovandoci un uomo legato e pieno di lividi}} Chi ti ha fatto questo?<br/>'''Dodd''': Sei stato tu!

* '''Leonard''' ['''trovando Teddy nella sua macchina, gli mette le mani addosso''']: Chi cazzo sei?!? <br /> '''Teddy''': Teddy! Il tuo amico! <br /> '''Leonard''': Provalo! <br /> '''Teddy''': Sammy, ti ricordi di Sammy, mi hai parlato di Sammy! ['''Leonard lo lascia'''] Oh, Cristo. <br /> '''Leonard''': Che cazzo ci fai nella mia macchina?? <br /> '''Teddy''': Persa la memoria, perso il senso dell'umorismo, eh? Almeno lo sai perchè sei qui? <br /> '''Leonard''': Devo finire un lavoro. <br /> '''Teddy''': Lenny, cerca di ascoltarmi. Qui non hai più nessun lavoro da finire, credimi. Sei ancora qui per Natalie. <br /> '''Leonard''': Chi è Natalie? <br /> '''Teddy''': Idiota, come "chi è Natalie"?! Sei appena uscito da casa sua! ['''Leonard prende le sue foto'''] Oh, da' un'occhiata alle foto, perfetto. Vedrai che la trovi la sua. ['''sarcastico'''] Ohh, che bella foto artistica. Scrivici un appunto: non fi darti di lei. <br /> '''Leonard''': Ah si? E perchè? <br /> '''Teddy''': Perchè ormai ti conosce, ha visto questo vestito, ha visto questa macchina, e sta cominciando a pensare a come sfruttare la situazione a suo vantaggio. E' già riuscita a portarti a casa sua. Oh, Cristo Santo, te ne devi andare. Ti do l'indirizzo di un albergo. Per fortuna ci sono io. Quella significa rogne. <br /> '''Leonard''': E perchè significa rogne? <br /> '''Teddy''': E' roba di droga. ['''prende i distintivi del bar dove lavora Natalie'''] Ok, guarda questi, li vedi questi? Questo è il bar dove lei lavora. Il suo ragazzo è uno spacciatore; lei prende ordini da lui per gli abboccamenti, lui le scrive i messaggi sul retro di questi, e lei gli passa le risposte quando gli serve da bere. <br /> '''Leonard''': E io che centro? <br /> '''Teddy''': Perchè scoppierà il casino prima o poi, e lei userà te per proteggersi. <br /> '''Leonard''': Da chi? <br /> '''Teddy''': Da quelli che vogliono sapere cos'è successo al suo ragazzo, da chi vorrà saperlo da lei. Qualcuno deve pagare, Lenny. Qualcuno paga sempre, e lei farà in modo che sia tu. <br /> '''Leonard''': Ah si? Beh, forse potresti essere tu. E' così? hai paura che mi metta contro di te? <br /> '''Teddy''': No. <br /> '''Leonard''': Perchè no? <br /> '''Teddy''': Perchè lei non sa chi sono. <br /> '''Leonard''': Perchè mi segui sempre? <br /> '''Teddy''': Forse ti voglio aiutare. Lei non sa niente della tua indagine, ok, Einstein? Allora scriviti questo: quando lei ti offrirà il suo aiuto lo farà solo per il suo interesse. Non ti sto mentendo. Prendi la mia penna e scrivi questa frase: "non ti fidare di lei". <br /> '''Leonard''': ...Ecco. Sei contento ora? <br /> '''Teddy''': Non lo sarò finchè non lascerai la città. <br /> '''Leonard''': Perchè? <br /> '''Teddy''': Secondo te quanto tempo ci vorrà prima che qualcuno cominci a fare domande? <br /> '''Leonard''': Quali domande? <br /> '''Teddy''': E' semplice, le stesse che dovresti fare a te stesso... <br /> '''Leonard''': Quali?! <br /> '''Teddy''': Ad esempio, come hai avuto questa macchina? <br /> '''Leonard''': L'ho comprata. <br /> '''Teddy''': Con quali soldi? <br /> '''Leonard''': Quelli dell'assicurazione. Mia moglie aveva un'assicurazione sulla vita. <br /> '''Teddy''': Ohh, per consolarti hai annegato il tuo dolore da un rivenditore di Jaguar, vero? Non ci sei proprio, eh? Non sai nemmeno chi sei. <br /> '''Leonard''': Si, invece lo so. La mia non è amnesia. Mi ricordo tutto fino all'incidente. Sono Leonard Shelby, sono di San Francisco... <br /> '''Teddy''': Questo è quello che eri. Tu non sai chi sei adesso. Chi sei diventato dopo l'incidente. Te ne vai in giro giocando a fare il detective, ma non sai nemmeno quanto tempo fai successo. Spiegami una cosa: portavi vestiti firmati quando vendevi polizze? <br /> '''Leonard''': Io non vendevo polizze, facevo indagini. <br /> '''Teddy''': Giusto, facevi indagini. Forse dovresti cominciare a indagare un pò su te stesso. <br /> '''Leonard''' ['''sarcasrtico''']: Oh, grazie per il consiglio. <br /> '''Teddy''': Senti, fammi un favore, non tornare là dentro. Prova ad andare in questo albergo. ['''Teddy gli dà il distintivo del Discount Inn Hotel'''] E' stato uno spasso, Lenny ['''Esce dalla macchina'''] <br /> '''Leonard'''['''guardando il retro delle foto di Natalie e Teddy''']: Non fidarti di lei. Non credere alle sue bugie. ['''cancella la scritta "non fidarti di lei" e prende il distintivo dell'Hotel'''] Fanculo, meglio stare da solo.


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Versione delle 16:16, 8 lug 2009

Memento

Immagine Memento.svg.
Titolo originale

Memento

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2000
Genere Drammatico, thriller
Regia Christopher Nolan
Sceneggiatura Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Produttore Jennifer Todd, Suzanne Todd
Interpreti e personaggi
Note
  • Candidatura al Premio Oscar per la miglior sceneggiatura e per il miglior montaggio
  • Candidatura al Golden Globe per la miglior sceneggiatura

Memento, film USA del 2000 con Guy Pearce e Carrie-Anne Moss, regia di Christopher Nolan.

TaglineRicordati di non dimenticare.

Frasi

  • Chissà quante volte l'ho fatto. Devo aver bruciato tonnellate di cose tue. Non riesco a ricordarmi di dimenticarti. (Leonard Shelby)
  • Devo credere in un mondo fuori dalla mia mente, devo convincermi che le mie azioni hanno ancora un senso, anche se non riesco a ricordarle. Devo convincermi che, anche se chiudo gli occhi, il mondo continua ad esserci... allora sono convinto o no che il mondo continua ad esserci? ...c'è ancora? ...sì. Tutti abbiamo bisogno di ricordi che ci rammentino chi siamo, io non sono diverso... Allora, a che punto ero? (Leonard Shelby) [Voce fuori campo]
  • [Correndo] Che cosa sto facendo? [Scorge un uomo che corre lontano da lui] Ah, sto inseguendo quell'uomo! [L'altro uomo tira fuori una pistola e gli spara] No! È lui che sta inseguendo me! (Leonard Shelby)
  • [Entra in una stanza d'albergo, braccato da un uomo] Mi serve un'arma... Ah! [Prende una bottiglia di whisky, mezza vuota, la impugna come una mazza, si nasconde in bagno e si siede sul gabinetto. Passa qualche secondo. Lenny si guarda attorno stranito. Guarda la bottiglia che ha in mano] ... Non mi sento ubriaco! (Leonard Shelby)
  • Io invece lo guardavo negli occhi e vedevo questo lampo di riconoscimento, ma ora so che uno finge, perché se pensi che qualcuno si aspetta che tu lo riconosca fingi di riconoscerlo, fingi per fare piacere ai dottori, fingi per non sembrare diverso. (Leonard Shelby) [Voce fuori campo o al telefono]
  • Mento a me stesso per sentirmi meglio. (Leonard Shelby)
  • Riesci quasi a sentire i dettagli, quelli che non hai mai pensato di esprimere con le parole. Frammenti che si fanno sentire anche se non vorresti. Li metti insieme e trovi il sapore di una persona, e capisci quanto ti mancano; e quanto odi che te li ha portati via. (Leonard Shelby)
  • Tu dici cazzate. (Leonard Shelby dopo aver scoperto che Teddy gli ha mentito)

Dialoghi

  • Leonard: Allora hai delle informazioni per me?
    Natalie: L'hai letto sui tuoi appunti?
    Leonard: Si.
    Natalie: Deve essere difficile vivere quando devi cercare su dei foglietti quello che devi fare. Confondi la lista della lavanderia con quella della spesa e rischi di mangiare biancheria a colazione. E' per questo che hai quegli assurdi tatuaggi.
    Leonard: Si, è difficile. Quasi impossibile. Senti, mi dispiace ma non mi ricordo di te, non ti offendere.
    Natalie: Ho le informazioni che volevi. Mi hai dato quel numero di targa e un amico ha rintracciato il proprietario. Indovina che nome è venuto fuori: John Edward Gamble, John G.
    Leonard: Lo conosci?
    Natalie: No. Ma dalla foto sulla patente mi sembra di averlo visto, forse l'avrò visto al locale, possibile. Qui dentro c'è la fotocopia della patente con foto e tutto il resto. Davvero lo vuoi trovare?
    Leonard: Ti ho detto cosa ha fatto quest' uomo?
    Natalie: Si.
    Leonard: Allora perchè me lo chiedi?
    Natalie: Anche se tu riuscissi a vendicarti non te lo ricorderesti. Non sapresti nemmeno di averlo fatto.
    Leonard: Mia moglie merita vendetta. Che io lo sappia o no è indifferente. Il fatto che io dimentichi le cose non toglie niente al senso delle mie azioni. Il mondo continua ad esserci anche se chiudi gli occhi, no? Ad ogni modo, posso fare una foto per ricordarmelo, oppure...un altro assurdo tatuaggio.
  • Natalie: Qual è l'ultima cosa che ricordi?
    Leonard: Mia moglie...
    Natalie: Bello!
    Leonard... che moriva.
  • Leonard: Ti ho mai parlato del mio disturbo?
    Teddy: Solo ogni volta che ci vediamo!
  • Leonard: Ho questo disturbo...
    Teddy: [Esaminando il cadavere di Jimmy Grantz] Beh, spero non sia serio quanto il suo, perché è morto!
  • Leonard: [Aprendo l'anta dell'armadio della sua stanza e trovandoci un uomo legato e pieno di lividi] Chi ti ha fatto questo?
    Dodd: Sei stato tu!
  • Leonard [trovando Teddy nella sua macchina, gli mette le mani addosso]: Chi cazzo sei?!?
    Teddy: Teddy! Il tuo amico!
    Leonard: Provalo!
    Teddy: Sammy, ti ricordi di Sammy, mi hai parlato di Sammy! [Leonard lo lascia] Oh, Cristo.
    Leonard: Che cazzo ci fai nella mia macchina??
    Teddy: Persa la memoria, perso il senso dell'umorismo, eh? Almeno lo sai perchè sei qui?
    Leonard: Devo finire un lavoro.
    Teddy: Lenny, cerca di ascoltarmi. Qui non hai più nessun lavoro da finire, credimi. Sei ancora qui per Natalie.
    Leonard: Chi è Natalie?
    Teddy: Idiota, come "chi è Natalie"?! Sei appena uscito da casa sua! [Leonard prende le sue foto] Oh, da' un'occhiata alle foto, perfetto. Vedrai che la trovi la sua. [sarcastico] Ohh, che bella foto artistica. Scrivici un appunto: non fi darti di lei.
    Leonard: Ah si? E perchè?
    Teddy: Perchè ormai ti conosce, ha visto questo vestito, ha visto questa macchina, e sta cominciando a pensare a come sfruttare la situazione a suo vantaggio. E' già riuscita a portarti a casa sua. Oh, Cristo Santo, te ne devi andare. Ti do l'indirizzo di un albergo. Per fortuna ci sono io. Quella significa rogne.
    Leonard: E perchè significa rogne?
    Teddy: E' roba di droga. [prende i distintivi del bar dove lavora Natalie] Ok, guarda questi, li vedi questi? Questo è il bar dove lei lavora. Il suo ragazzo è uno spacciatore; lei prende ordini da lui per gli abboccamenti, lui le scrive i messaggi sul retro di questi, e lei gli passa le risposte quando gli serve da bere.
    Leonard: E io che centro?
    Teddy: Perchè scoppierà il casino prima o poi, e lei userà te per proteggersi.
    Leonard: Da chi?
    Teddy: Da quelli che vogliono sapere cos'è successo al suo ragazzo, da chi vorrà saperlo da lei. Qualcuno deve pagare, Lenny. Qualcuno paga sempre, e lei farà in modo che sia tu.
    Leonard: Ah si? Beh, forse potresti essere tu. E' così? hai paura che mi metta contro di te?
    Teddy: No.
    Leonard: Perchè no?
    Teddy: Perchè lei non sa chi sono.
    Leonard: Perchè mi segui sempre?
    Teddy: Forse ti voglio aiutare. Lei non sa niente della tua indagine, ok, Einstein? Allora scriviti questo: quando lei ti offrirà il suo aiuto lo farà solo per il suo interesse. Non ti sto mentendo. Prendi la mia penna e scrivi questa frase: "non ti fidare di lei".
    Leonard: ...Ecco. Sei contento ora?
    Teddy: Non lo sarò finchè non lascerai la città.
    Leonard: Perchè?
    Teddy: Secondo te quanto tempo ci vorrà prima che qualcuno cominci a fare domande?
    Leonard: Quali domande?
    Teddy: E' semplice, le stesse che dovresti fare a te stesso...
    Leonard: Quali?!
    Teddy: Ad esempio, come hai avuto questa macchina?
    Leonard: L'ho comprata.
    Teddy: Con quali soldi?
    Leonard: Quelli dell'assicurazione. Mia moglie aveva un'assicurazione sulla vita.
    Teddy: Ohh, per consolarti hai annegato il tuo dolore da un rivenditore di Jaguar, vero? Non ci sei proprio, eh? Non sai nemmeno chi sei.
    Leonard: Si, invece lo so. La mia non è amnesia. Mi ricordo tutto fino all'incidente. Sono Leonard Shelby, sono di San Francisco...
    Teddy: Questo è quello che eri. Tu non sai chi sei adesso. Chi sei diventato dopo l'incidente. Te ne vai in giro giocando a fare il detective, ma non sai nemmeno quanto tempo fai successo. Spiegami una cosa: portavi vestiti firmati quando vendevi polizze?
    Leonard: Io non vendevo polizze, facevo indagini.
    Teddy: Giusto, facevi indagini. Forse dovresti cominciare a indagare un pò su te stesso.
    Leonard [sarcasrtico]: Oh, grazie per il consiglio.
    Teddy: Senti, fammi un favore, non tornare là dentro. Prova ad andare in questo albergo. [Teddy gli dà il distintivo del Discount Inn Hotel] E' stato uno spasso, Lenny [Esce dalla macchina]
    Leonard[guardando il retro delle foto di Natalie e Teddy]: Non fidarti di lei. Non credere alle sue bugie. [cancella la scritta "non fidarti di lei" e prende il distintivo dell'Hotel] Fanculo, meglio stare da solo.

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