Max Horkheimer: differenze tra le versioni
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Versione delle 10:49, 22 ago 2009
Max Horkheimer (1895 – 1973), filosofo e sociologo tedesco.
- D'altra parte, il più autentico spirito europeo non è caratterizzato dal rinnegamento della dottrina biblica, sviluppatasi da radici sociali e assurta in seguito a verità assoluta, bensì da un continuo e tormentoso dubitare. La volontà di sradicare il Dubbio dalle masse è stata matrice di violenza, e ha prodotto quel connubio di fanatismo e di crudeltà che è stato la nota distintiva della storia europea. (da Rivoluzione o libertà?)
- Il singolo può sì vivere senza preoccupazioni materiali, ma non conta più nulla. (da La società di transizione, traduzione di Giorgio Backhaus, Einaudi)
- L'indifferenza teorica per l'idea è preannuncio del cinismo della pratica. [1]
- Quanto più è vero che si può comprendere l'antisemitismo solo a partire dalla nostra società, tanto più mi sembra vero che oggi la società stessa può essere pienamente compresa solo a partire dall'antisemitismo. (da Lettera a Harold Laski, 10 marzo 1941; citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, 2004, p. 158)
Eclisse della ragione
- Il cieco sviluppo della tecnica rafforza l'oppressione sociale, e ad ogni passo lo sfruttamento minaccia di trasformare il progresso nel suo contrario, la barbarie completa.
- Il principio del dominio dell'uomo sulla natura è divenuto l'idolo al quale si sacrifica tutto.
- Il principio di maggioranza [...] è diventato la forza sovrana davanti alla quale il pensiero deve inchinarsi. È il nuovo dio, ma non nel senso in cui gli araldi delle grandi rivoluzioni lo concepivano – cioè come una forza di opposizione all'ingiustizia esistente – bensì come una forza di opposizione a tutto ciò che non si uniforma.
- La storia dello sforzo dell'uomo per soggiogare la natura è anche la storia del soggiogamento dell'uomo da parte dell'uomo.
- Oggetto del riso non è più la moltitudine ansiosa di conformismo ma l'eccentrico che ancora osa pensare con la testa sua.
[Max Horkheimer, Eclisse della ragione, traduzione di Elena Vaccari Spagnol, Einaudi.]
Teoria critica
- Ciascun individuo sta al centro del proprio mondo e sa al tempo stesso di essere superfluo nel mondo reale.
- Non tutti i filosofi – e noi meno di tutti – condividono l'opinione pessimistica che Valery ha del progresso scientifico. È però vero che né le prestazioni della scienza in sé, né il perfezionamento dei metodi industriali si identificano immediatamente con il reale progresso dell'umanità. È evidente che gli uomini, nonostante il progresso della scienza e dell'industria, possono impoverire materialmente, emozionalmente e spiritualmente.
- Oggi lo sviluppo è determinato [...] dai contrasti nazionali e internazionali di cricche dirigenti ai diversi livelli di comando nell'economia e nello stato.
[Max Horkheimer, Teoria critica (1932-41), traduzione di Giorgio Backhaus, Einaudi.]
Note
- ↑ Citato in Focus, n. 96, p. 178.
Voci correlate
Altri progetti
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