Juan Larrea: differenze tra le versioni
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'''Juan Larrea''' (1895 – 1980), poeta spagnolo. |
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==Citazioni di Juan Larrea== |
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*Non invano avevo iniziato a svincolarmi dalla Spagna degli anni '20, fino ad arrivare a comporre i miei testi poetici in francese. Mi ero estraniato dalla poetica peninsulare, come fecero ugualmente nel loro campo i pittori. <ref> lettera del 5 agosto 1979, pubblicata in ''Cartas a la cueva'', settembre 1979 - Margherita Bernard. ''LUDUS, ...'' op. cit. pag. 182.</ref> |
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*Non esistono opere belle ed eterne, bensì umilmente opere che in un tempo emozionano, alcune a un pugno di uomini, altre ad un altro. <ref>Margherita Bernard. ''LUDUS, ...'' op. cit. pag. 184.</ref> |
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== ''Versione Celeste'' == |
== ''Versione Celeste'' == |
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*Lascia fluire le mie ossa tra le foglie | tra le foglie nate per averti conosciuta | un giorno di pioggia | quando le barchette delle tue orecchie | tagliavano i fiori occulti sotto i nomi delle mie strade (da ''Primavera passeggera'' o ''Ailleurs'') |
*Lascia fluire le mie ossa tra le foglie | tra le foglie nate per averti conosciuta | un giorno di pioggia | quando le barchette delle tue orecchie | tagliavano i fiori occulti sotto i nomi delle mie strade (da ''Primavera passeggera'' o ''Ailleurs'') |
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*Questa oscura attitudine di ponte | che adotta stiracchiandosi il silenzio | questo cercare occhi e trovare incentivi | questo assentarsi in lenzuola e alla minima distrazione | come una barca trasmessa di padre in figlio. | E quando la marina di un cieco si scuote | questo non essere estraneo a una dozzina di sospiri | saranno sempre un buon cammino | per fare di un pioppo una scusa cortese. (da ''Frammento'') |
*Questa oscura attitudine di ponte | che adotta stiracchiandosi il silenzio | questo cercare occhi e trovare incentivi | questo assentarsi in lenzuola e alla minima distrazione | come una barca trasmessa di padre in figlio. | E quando la marina di un cieco si scuote | questo non essere estraneo a una dozzina di sospiri | saranno sempre un buon cammino | per fare di un pioppo una scusa cortese. (da ''Frammento'') |
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== Citazioni su Juan Larrea == |
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*Almeno non credo di sbagliarmi nel pensare che [[Federico García Lorca|Lorca]] e [[Rafael Alberti|Alberti]] (e perfino Aleixandre) dovettero a lui, non solo la nozione di una tecnica letteraria nuova, ma anche una condotta poetica che, senza la lettura di Larrea, dubito avrebbero trovato. (''Luis Cernuda'') <ref>Margherita Bernard. ''LUDUS, ...'' op. cit. pagg. 181-182.</ref> |
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== Note == |
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<references /> |
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== Bibliografia == |
== Bibliografia == |
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*Juan Larrea, ''Versione Celeste'', traduzione di Vittorio Bodini, Einaudi, 1969. |
*Juan Larrea, ''Versione Celeste'', traduzione di Vittorio Bodini, Einaudi, 1969. |
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== Fonti == |
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*Margherita Bernard. ''LUDUS, gioco, sport, cinema nell'avanguardia spagnola''. edizioni universitarie Jaka Book, 1994. |
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== Altri progetti == |
== Altri progetti == |
Versione delle 16:17, 11 ott 2009
Juan Larrea (1895 – 1980), poeta spagnolo.
Citazioni di Juan Larrea
- Non invano avevo iniziato a svincolarmi dalla Spagna degli anni '20, fino ad arrivare a comporre i miei testi poetici in francese. Mi ero estraniato dalla poetica peninsulare, come fecero ugualmente nel loro campo i pittori. [1]
- Non esistono opere belle ed eterne, bensì umilmente opere che in un tempo emozionano, alcune a un pugno di uomini, altre ad un altro. [2]
Versione Celeste
- Successione di suoni eloquenti tendenti a splendore, poesia | è questo | e questo | e questo. | E ciò che arriva a me in qualità di innocenza oggi | che esiste | perché io esito | e perché il mondo esiste | e perché tutti e tre possiamo correttamente cessare d'esistere. (da Ragione)
- Colui che dice io sfoglierò le mie ossa | e ben più vicino al cielo di quanto pensi | la sua polvere lo cura la carenza d'arte l'immagina | egli è puro come l'alito in partenza di un veliero.
- Sognami sognami in fretta stella di terra | coltivata dalle mie palpebre prendimi per i miei anfratti d’ombra | sconvolgimi d’ali di marmo in fuoco stella stella fra le mie ceneri. (da In abito di foglie secche)
- Dalla mia finestra vedo | nella luce teorematica del lampione di fronte | passare i problemi | con le loro formule | Sono formule che passano | nella loro gabbia di rette e curve | con etichette di flaconi di farmacia | sulle fronti. (da Formule)
- Per il proprio peso la tristezza scende i gradini della scala sociale.
- L'impossibile ritorna, molto poco a poco, inevitable.
- Non essere altro che un granello di sabbia mescolata alla caccia | dei daini | un'articolazione | di soffio e di polvere || Avere un gilet senza nemmeno un'ombra di edera | e un po' di crepuscolo tra i mattoni del cuore. (da Lacci)
- Eleggi la tua bella chiarità e il tuo cuore preferito | è ora di sedersi nel mezzo della vita | poiché ti resta un poco d'acqua che azzurrarono per te coloro che ti amarono | i tuoi capelli sono così deboli che la tua testa può appena sostenere la notte. (da Una volta per tutte)
- Residui come alvei profondi di gesti ma scarni | lasciando cadere le nostre pareti lungo il nostro corpo | in questo autunno che non osa riempire la distanza tra le tue mani | in questo autunno sfigurato dal colore delle tue insonnie. (da Il bimbo offre i suoi occhi agli steli del vento)
- Lascia fluire le mie ossa tra le foglie | tra le foglie nate per averti conosciuta | un giorno di pioggia | quando le barchette delle tue orecchie | tagliavano i fiori occulti sotto i nomi delle mie strade (da Primavera passeggera o Ailleurs)
- Questa oscura attitudine di ponte | che adotta stiracchiandosi il silenzio | questo cercare occhi e trovare incentivi | questo assentarsi in lenzuola e alla minima distrazione | come una barca trasmessa di padre in figlio. | E quando la marina di un cieco si scuote | questo non essere estraneo a una dozzina di sospiri | saranno sempre un buon cammino | per fare di un pioppo una scusa cortese. (da Frammento)
Citazioni su Juan Larrea
- Almeno non credo di sbagliarmi nel pensare che Lorca e Alberti (e perfino Aleixandre) dovettero a lui, non solo la nozione di una tecnica letteraria nuova, ma anche una condotta poetica che, senza la lettura di Larrea, dubito avrebbero trovato. (Luis Cernuda) [3]
Note
Bibliografia
- Juan Larrea, Versione Celeste, traduzione di Vittorio Bodini, Einaudi, 1969.
Fonti
- Margherita Bernard. LUDUS, gioco, sport, cinema nell'avanguardia spagnola. edizioni universitarie Jaka Book, 1994.
Altri progetti
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