Herbert Marcuse: differenze tra le versioni

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Versione delle 03:48, 27 ott 2009

Herbert Marcuse (1898 – 1979), filosofo statunitense di origine tedesca.

Herbert Marcuse
  • Distruggete tutto ciò in cui avete creduto finora, buttate a mare tutto ciò che fino ad ieri rappresentava il basamento della vostra vita: vi sembrava granito e non era che pietra pomice, vi sembrava eterno ed è invece friabile e inutile. (citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania)
  • È mai possibile tracciare una vera distinzione tra i mezzi di comunicazione di massa come strumenti di informazione e di divertimento, e come agenti di manipolazione e di indottrinamento? (da L'uomo a una dimensione)
  • È solo a favore dei senza speranza che ci è stata data la speranza. (citato in Vittorio Messori, Ipotesi su Gesù, SEI, Torino 1976, p. 289)
  • Il Nemico è il denominatore comune di tutto ciò che si fa e non si fa. Ed esso non si identifica con il comunismo o il capitalismo quali sono in realtà; nei confronti dell'uno come dell'altro, il Nemico è lo spettro reale della liberazione. (da L'uomo a una dimensione, 1964)
  • Il «principio del piacere» assorbe il «il principio della realtà», la sessualità sembra venir liberata, mentre viene semplicemente liberalizzata ed amministrata come strumento di adattamento passivo dalla logica del sistema. Cadono gli stupidi arcaici tabù sul sesso in vigore presso società in preda alla scarsità, ma non per questo il sesso libera sé stesso trasfigurandosi in Eros. (citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania)
  • Io sono consapevole, del tutto consapevole di far parte del sistema e cerco di cavarne il meglio possibile usando la libertà di cui dispongo per dare il mio contributo ad un miglioramento ed avanzamento dell'attuale situazione. (citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania)
  • Nove decimi di tutti i critici letterari andrebbero impiccati. Priva di fonte Priva di fonte
  • Pensare è uno sforzo, credere un lusso. Priva di fonte Priva di fonte
  • Questa società cambia tutto ciò che tocca in una fonte potenziale di progresso e di sfruttamento, di fatica miserabile e di soddisfazione, di libertà e d'oppressione. La sessualità non fa eccezione. (citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania)
  • Ripeto: la follia del tutto giustifica le follie particolari e trasforma i delitti contro l'umanità in un'impresa razionale. Quando il popolo, stimolato ad arte dalle autorità pubbliche e private, si prepara a vivere in regime di mobilitazione generale, esso mostra d'esser ragionevole non soltanto a causa della presenza del Nemico, ma pure a causa delle possibilità di investimento e d'occupazione offerte dall'industria e dalle attività di divertimento. Anche i calcoli più folli appaiono razionali: annientare cinque milioni di persone è preferibile che non annientarne dieci milioni, o venti, e così via. È futile obbiettare che una civiltà che giustifica la propria difesa con un calcolo del genere proclama la propria fine. (da L'uomo a una dimensione, 1964)
  • Vivere nella realtà significa per la società borghese avere soltanto piaceri limitati e differenti ed ottenere sicurezza in cambio d'infelicità e di continue inibizioni. (citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania)

Citazioni su Herbert Marcuse

  • Dopo essere stato sulla cresta dell'onda nel radioso maggio del '68, H. Marcuse ha dato più delusioni che conforto ai professionisti della rivoluzione. (Marcello Camilucci)
  • La sua convincente dialettica, quando non si rende oscura con le contraddizioni ed i termini puramente scientifici, è pane per tutti i denti. (Ester Dinacci)
  • Marcuse ha esaurito gran parte della sua carica eversiva e non riesce più ad adeguatamente connotare la sua presenza e la sua azione entro la dialettica passato-avvenire. Di più, alcune delle sue analisi «rivoluzionarie» potrebbero benissimo, nelle mani della destra, convertirsi in altrettanti strategie «reazionarie». (Marcello Camilucci)
  • Marcuse protegge e difende gli «hippies» ma fino ad un certo limite. Alla domanda: «Se avesse un figlio «hippy» che farebbe?» ha così risposto: Lo lascerei essere «hippy» se fosse capace di vivere in quel modo sarebbe affar suo e non avrei nulla da obiettare però, se disgraziatamente essere un «hippy» significasse, per esempio, di doverlo mantenere per tutta la vita, direi di no. (Ester Dinacci)
  • Per Marx la religiosità è almeno l'oppio dei popoli, per Marcuse non è proprio niente. L'uomo a una dimensione non ha nessun cielo sopra di sé, nessun Dio per le sue preghiere e per le sue imprecazioni, per la sua fede, i suoi dubbi e le sue negazioni. (Ester Dinacci)

Bibliografia

  • Ester Dinacci, Realtà della Germania, Edizioni Scientifiche Italiane (ESI), Napoli, 1970.

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