Evangelista Torricelli: differenze tra le versioni
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Versione delle 19:12, 29 ott 2009
Evangelista Torricelli (1608 – 1647), matematico e fisico italiano.
Opera geometrica
- La geometria sola, fra le discipline liberali, esercita e acuisce l'ingegno e lo rende adatto ad essere ornamento della città in pace ed a difendervela in guerra [...] a parità delle altre cose infatti, l'ingegno che sia esercitato nella ginnastica geometrica possiede una forza tutta particolare e virile. (II, p. 7; citato in Koiré 1979, p. 291)
- Sola enim Geometria inter liberales disciplinar acriter exacuit ingenium, idoncumque reddit ad civitates exornandas in pace et in bello defendendas: caeteris enim paribus, ingenium quod exercitatum sit in Geometrica palestra, peculiare quoddam, et virile robur habere solet: praestabitque semper, et antecellet, circa studia Architecturae, rei bellicae, nauticaeque, etc.
- Che il mobile sia proiettato a partire dal punto A, in una qualunque direzione elevata (sull'orizzonte) AB. È chiaro che senza la attrazione della gravità avanzerebbe con un moto rettilineo ed uniforme lungo la linea di direzione AB. (De motu projectorum, 1. II, p. 156; citato in Koiré 1979, p. 305)
- Quando dunque considero una bilancia che pesi le figure geometriche, io non l'immagino come se fosse tra le pagine dei libri nei quali la vedo disegnata; e non ritengo che il punto al quale tendono queste grandezze sia il centro della Terra; ma mi immagino questa bilancia come infinitamente lontana dal punto al quale tendono i gravi. [...]
Supposte come vere queste cose, come vere sono le proprietà delle figure che sono loro attribuite nelle e per le definizioni, saranno veri ugualmente tutti i teoremi che ne saranno dedotti, con l'aiuto delle considerazioni meccaniche, da coloro che fanno la detta astrazione, ed essi [i teoremi] non saranno in alcun modo dimostrati con delle false proposizioni. [...]
Cosí il fondamento della meccanica, cioè: il parallelismo dei fili [di sospensione] potrebbe essere detto falso se le grandezze [pesi] appese alla bilancia fossero cose fisiche e reali tendenti al centro della terra. Ma non sarà falso, quando queste grandezze (siano astratte o concrete) non tendano né al centro della terra, né a un punto qualsiasi vicino alla bilancia, ma a un qualsiasi punto infinitamente lontano. (pp. 9 sgg.; citato in Koiré 1979, pp. 309 sgg.)
Bibliografia
- Evangelista Torricelli, Opera geometrica, Florentiae, Typis Amatori Massae et Laurentii de Landis, 1644.
- Alexandre Koiré, Studi galileiani (Etudes galiléennes, 1966), traduzione di Maurizio Torrini, Einaudi, Torino, 1979.
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