Francesco Algarotti: differenze tra le versioni

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*Buona parte della [[felicità]] nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
*Buona parte della [[felicità]] nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
*Gli epigrammisti in [[poesia]] sono come i fioristi in pittura.
*Gli epigrammisti in [[poesia]] sono come i fioristi in pittura.
*L'uomo non pensa mai all'avvenire se non quando li dà noia il presente.
*La [[Donna]] non pone tanto studio nel vestirsi se non perché l'uomo viemeglio desideri di vederla spogliata.
*La [[gelosia]] ha da entrar nell'amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da essere, ma non si ha da sentire.
*Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.
*Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.
*Sotto alle più belle azioni ci è la [[vanità]], come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.


==Note==
==Note==

Versione delle 13:39, 17 nov 2009

Francesco Algarotti

Francesco Algarotti (1712 – 1765), scrittore e saggista italiano.

  • Amerà domani colei che non amò jeri. (da Il Congresso di Citera)
  • La religione toglieva l'uomo dallo stato che per lui è il più insopportabile di tutti, dalla dubbietà. (da Saggio sopra il Gentilesimo)
  • La solitudine è la dieta dell'anima[1], disse sensatamente non so chi. (da Lettera al padre Giambattista Roberti)

Pensieri diversi

  • Ad ogni poeta mediocre vengono talvolta fatti alcuni buoni versi.
  • Buona parte della felicità nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
  • Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
  • L'uomo non pensa mai all'avvenire se non quando li dà noia il presente.
  • La Donna non pone tanto studio nel vestirsi se non perché l'uomo viemeglio desideri di vederla spogliata.
  • La gelosia ha da entrar nell'amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da essere, ma non si ha da sentire.
  • Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.
  • Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.

Note

  1. Citato anche in Mario Pieri, Della vita di Mario Pieri, 1850. L'autore dell'aforisma sarebbe un generico Antico.

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