Avarizia: differenze tra le versioni

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*La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'[[essere]] e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo [[morale]]. ([[Papa Paolo VI]])
*La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'[[essere]] e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo [[morale]]. ([[Papa Paolo VI]])
*Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi. ([[Alberto Sordi]])
*Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi. ([[Alberto Sordi]])
*Un avaro non può mai essere virtuoso. ([[Antistene]])

=== ''[[Dante Alighieri|Divina Commedia]]'' ===
=== ''[[Dante Alighieri|Divina Commedia]]'' ===



Versione delle 21:36, 12 dic 2009

Citazioni sull'avarizia.

  • All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha. (Publilio Sirio)
  • Avarizia è il quinto vizîo che nasce della mala volontà; e questo fa l'animo vizîoso e disordinato in ciò che 'l fa disideroso ed empio di guadagnare o ritenere ricchez[z]e. E comettesi Avarizia per molte vie, e ha catuna il suo nome per meglio tenelle a mente. E quelli sono i vizî che nascono d'Avarizia, e sono cosí nominati: Simonia, Usura, Ladroneccio, Fur[t]o, Rapina, Forza, Ing[a]nare, Spergiuro, Bugia. (Bono Giamboni)
  • Bisogna fuggire l'avarizia perché è un difetto molto brutto e cattivo, ma bisogna amare l'economia che è buona virtù e sorella della prudenza; essa è un grande aiuto alla carità. (Victorine Le Dieu)
  • Dei Sette Vizi Capitali, l'Orgoglio è il peggiore. Rabbia, Avarizia, Invidia, Lussuria, Accidia, Gola – riguardano il rapporto degli uomini tra di loro e con il resto del mondo. L'Orgoglio, invece, è assoluto. È la rappresentazione della relazione soggettiva che una persona intrattiene con se stessa. Quindi, tra tutti, è il più mortale. L'Orgoglio non ha bisogno di un oggetto di cui essere orgogliosi. È narcisismo portato all'estremo. (Philip K. Dick)
  • L'avarizia accumula ricchezze che usa per il tornaconto personale, non nell'interesse collettivo. (Cesare Marchi)
  • L'avarizia delle persone, delle famiglie e delle nazioni può contagiare i meno abbienti come i più ricchi, e suscitare negli uni e negli altri un materialismo doffocante. (Papa Paolo VI)
  • L'avarizia è la forma più sensuale di castità. (Ennio Flaiano)
  • L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta? (Marco Tullio Cicerone)
  • L'avarizia nasce dalla convinzione che certe cose ci sono necessarie mentre probabilmente non lo sono, e dal timore che ci venga tolto ciò da cui dipende il nostro sostentamento. (Ari Kiev)
  • La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro. (Clive Staples Lewis)
  • La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale. (Papa Paolo VI)
  • Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi. (Alberto Sordi)
  • Un avaro non può mai essere virtuoso. (Antistene)

Divina Commedia

  • Ed una lupa [1], che di tutte brame | sembrava carca nella sua magrezza, | e molte genti fé già viver grame, | questa mi porse tanto di gravezza | con la paura ch'uscia di sua vista, ch'io perdei la speranza dell'altezza. (Inferno, I)
  • Questi fuor cerchi, che non han coperchio | piloso al capo, e papi e cardinali, | in cui usa avarizia il suo soperchio. (Inferno VII)
  • Fino a quel punto misera e partita | da Dio anima fui [papa Adriano V], del tutto avara: | or come vedi, qui ne son punita. (Purgatorio, XIX)[2]


Proverbi italiani

  • Al povero manca il pane, all'avaro manca tutto.
  • Chi accumula ed altro ben non fa, sparagna il pane e all'inferno va.
  • Chi ama i soldi vende la sua anima.
  • Crepi l'avarizia e schiatti la lussuria.
  • Dio ha dato per penitenza all'avaro che né del poco, né dell'assai si contenti.
  • Dove c'è avarizia, c'è mestizia.
  • Gli avari ed i falliti facilmente stanno uniti.
  • I danari servono al povero di benefizio, e all'avaro di supplizio.
  • Il più povero che ci sia in terra è l'avaro.
  • L'avarizia è il carnefice del ricco senza cuore.
  • L'avarizia è il secondo peccato capitale.
  • L'avarizia è la regina dei vizi.
  • L'avarizia è la scuola d'ogni vizio.
  • L'avarizia fa stentare gli altri vizi.
  • L'avarizia tesoreggiando impoverisce.
  • L'avaro accumula con sudore ciò che deve lasciare con gran dolore.
  • L'avaro è come il porco: serve dopo morto.
  • L'avaro è come l'asino, che porta il vino e beve l'acqua.
  • L'avaro è come l'idropico: quanto più beve più ha sete.
  • L'avaro è come l'ubriacone: più beve e più ha sete.
  • L'avaro è il drago che custodisce i tesori per gli altri.
  • L'avaro è insaziabile.
  • L'avaro è procuratore dei suoi beni, e non signore.
  • L'avaro è sempre povero.
  • L'avaro fa ridere quando muore.
  • L'avaro in punto di morte rimpiange i soldi spesi per la bara.
  • L'avaro non è mai ricco.
  • L'avaro non possiede l'oro, ma è posseduto dall'oro.
  • L'avaro non volle lasciar fuggire il fumo dalla sua stanza e affogò.
  • L'avaro più possiede e più è miserabile.
  • L'avaro quanto più ha, tanto più è bisognoso.
  • L'avaro ricco non ha mai né parenti né amici.
  • La povertà è priva di molte cose, l'avarizia è priva di tutto.
  • Molti patiscono per necessità, ma l'avaro per volontà.
  • Quando tutti i vizi sono vecchi, l'avarizia è ancora giovane.
  • Quanto minor bisogno ha di denaro, tanto più gode averne il vecchio avaro.
  • Stretto di mano, stretto di cuore.
  • Tanto cresce l'avarizia, quanto cresce il denaro.
  • Trovare avaro ladro è caso raro, non è così trovar ladro un avaro.
  • Vorrebbe l'avaro dal donar alieno, che di prodighi fosse il mondo pieno.

Note

  1. Nella Divina Commedia la lupa è il simbolo dell'avarizia.
  2. Secondo molti commentatori qui Dante attribuisce a papa Adriano V, Ottobuono dei Fieschi, conti di Lavagna, papa dal 11 luglio 1276 al 18 agosto (giorno del suo decesso) dello stesso anno, caratteristiche che pare appartenessero invece ad uno dei suoi predecessori ed omonimo, Adriano IV, l'inglese Nicola Breakspear, papa dal dicembre 1154 al settembre 1159.

Bibliografia

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