Lietta Tornabuoni: differenze tra le versioni

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'''Lietta Tornabuoni''' (1931 – vivente), critico cinematografico italiano.
'''Lietta Tornabuoni''' (1931 – vivente), critico cinematografico italiano.


*{{NDR|In ''[[Matrix]]''}} Effetti visivi innovativi, e grandiosi. Romanticismo nero. Invenzioni divertenti: i personaggi ricevono informazioni direttamente nel cervello, il futurismo elettronico si mescola alle arti marziali della tradizione orientale, che la lavorazione sia avvenuta a Sydney in Australia o altrove non ha importanza, tanto è sempre buio e i paesaggi urbani sono diapositive immensamente ingrandite. (da ''Matrix. Il gioco della violenza'', ''La Stampa'', 7 maggio 1999, p. 31)
* {{NDR|Riferendosi al film ''[[Matrix]]''}} <br /> Effetti visivi innovativi, e grandiosi. Romanticismo nero. Invenzioni divertenti: i personaggi ricevono informazioni direttamente nel cervello, il futurismo elettronico si mescola alle arti marziali della tradizione orientale, che la lavorazione sia avvenuta a Sydney in Australia o altrove non ha importanza, tanto è sempre buio e i paesaggi urbani sono diapositive immensamente ingrandite. (da ''Matrix. Il gioco della violenza'', ''La Stampa'', 7 maggio 1999, p. 31)

*«''[[2001: Odissea nello spazio|2001 - Odissea nello spazio]]''» di [[Stanley Kubrick]] [...] è il film unico che ha segnato per sempre il cinema di fantascienza, condensandone e fissandone gli universi col suo stile imitato e inimitabile: il candore e la freddezza, la danza degli astri, la posizione del veicolo spaziale nell'oscurità sconfinata del sistema stellare, il modo di muoversi e la vita quotidiana degli astronauti, le porte autochiudentesi, i corridoi rotondi come l'anima di un enorme tubo bianco. L'iconografia fantascientifica non era mai stata così suggestiva e perfetta prima di «2001», né lo sarebbe mai più stata dopo. (da ''Scienza, sacro e ignoto'', ''La Stampa'', 2 marzo 2001, p. 28)
* {{NDR|Riferendosi al film ''[[2001: Odissea nello spazio]]''}} <br /> «''2001 - Odissea nello spazio''» di [[Stanley Kubrick]] [...] è il film unico che ha segnato per sempre il cinema di fantascienza, condensandone e fissandone gli universi col suo stile imitato e inimitabile: il candore e la freddezza, la danza degli astri, la posizione del veicolo spaziale nell'oscurità sconfinata del sistema stellare, il modo di muoversi e la vita quotidiana degli astronauti, le porte autochiudentesi, i corridoi rotondi come l'anima di un enorme tubo bianco. L'iconografia fantascientifica non era mai stata così suggestiva e perfetta prima di «2001», né lo sarebbe mai più stata dopo. (da ''Scienza, sacro e ignoto'', ''La Stampa'', 2 marzo 2001, p. 28)
*{{NDR|''[[Proposta indecente]]''}} Un film sentimentale sul genere di "''[[Love Story]]''" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione. (da ''"Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore'', ''La Stampa'', 8 maggio 1993, p. 19)

* {{NDR|Riferendosi al film ''[[Proposta indecente]]''}} <br /> Un film sentimentale sul genere di "''[[Love Story]]''" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione. (da ''"Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore'', ''La Stampa'', 8 maggio 1993, p. 19)


[[Categoria:Critici cinematografici italiani|Tornabuoni]]
[[Categoria:Critici cinematografici italiani|Tornabuoni]]

Versione delle 00:26, 22 gen 2010

Lietta Tornabuoni (1931 – vivente), critico cinematografico italiano.

  • [Riferendosi al film Matrix]
    Effetti visivi innovativi, e grandiosi. Romanticismo nero. Invenzioni divertenti: i personaggi ricevono informazioni direttamente nel cervello, il futurismo elettronico si mescola alle arti marziali della tradizione orientale, che la lavorazione sia avvenuta a Sydney in Australia o altrove non ha importanza, tanto è sempre buio e i paesaggi urbani sono diapositive immensamente ingrandite. (da Matrix. Il gioco della violenza, La Stampa, 7 maggio 1999, p. 31)
  • [Riferendosi al film 2001: Odissea nello spazio]
    «2001 - Odissea nello spazio» di Stanley Kubrick [...] è il film unico che ha segnato per sempre il cinema di fantascienza, condensandone e fissandone gli universi col suo stile imitato e inimitabile: il candore e la freddezza, la danza degli astri, la posizione del veicolo spaziale nell'oscurità sconfinata del sistema stellare, il modo di muoversi e la vita quotidiana degli astronauti, le porte autochiudentesi, i corridoi rotondi come l'anima di un enorme tubo bianco. L'iconografia fantascientifica non era mai stata così suggestiva e perfetta prima di «2001», né lo sarebbe mai più stata dopo. (da Scienza, sacro e ignoto, La Stampa, 2 marzo 2001, p. 28)
  • [Riferendosi al film Proposta indecente]
    Un film sentimentale sul genere di "Love Story" (e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione. (da "Proposta indecente" di Lyne, con Redford truccato per ringiovanirlo e la bellissima Demi Moore, La Stampa, 8 maggio 1993, p. 19)