Federico Rampini: differenze tra le versioni

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* Uno dei pericoli del totalitarismo è proprio la sua capacità di indottrinare il [[popolo]] perché pensi come un sol [[uomo]]. (pag. 335)
* Uno dei pericoli del totalitarismo è proprio la sua capacità di indottrinare il [[popolo]] perché pensi come un sol [[uomo]]. (pag. 335)


{{NDR|Federico Rampini, ''Il secolo cinese. Storie di uomini, città e denaro dalla fabbrica del mondo'', Mondadori ISBN 8804544821}}
{{NDR|Federico Rampini, ''Il secolo cinese. Storie di uomini, città e denaro dalla fabbrica del mondo'', Mondadori. ISBN 8804544821}}


==''L'ombra di Mao''==
==''L'ombra di Mao''==
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*{{NDR|Sulla figura storica di Mao Zedong}} La scorciatoia della demonizzazione, la spiegazione psicopatologica, evita la messa in discussione delle responsabilità collettive. C'è un intero gruppo dirigente, vivo e vegeto, potente e arrogante, al governo della più grande nazione del pianeta, che deve rendere conto del sistema che ha consentito a [[Mao Zedong|Mao]] di essere Mao. Oltre ai dirigenti, anche l'intero popolo cinese non potrà risparmiarsi un giorno il dovere doloroso dell'autocoscienza, non potrà eludere l'obbligo morale di spiegare perché precipitò nella barbarie. I processi sommari ai «traditori» nelle piazze gremite di gente che applaudiva e inveiva, la gogna pubblica, le delazioni contro i colleghi, gli amici e i parenti: com'è stato possibile? La teoria del mostro è un alibi che rinvia la resa dei conti con il [[passato]]. (pag. 37)
*{{NDR|Sulla figura storica di Mao Zedong}} La scorciatoia della demonizzazione, la spiegazione psicopatologica, evita la messa in discussione delle responsabilità collettive. C'è un intero gruppo dirigente, vivo e vegeto, potente e arrogante, al governo della più grande nazione del pianeta, che deve rendere conto del sistema che ha consentito a [[Mao Zedong|Mao]] di essere Mao. Oltre ai dirigenti, anche l'intero popolo cinese non potrà risparmiarsi un giorno il dovere doloroso dell'autocoscienza, non potrà eludere l'obbligo morale di spiegare perché precipitò nella barbarie. I processi sommari ai «traditori» nelle piazze gremite di gente che applaudiva e inveiva, la gogna pubblica, le delazioni contro i colleghi, gli amici e i parenti: com'è stato possibile? La teoria del mostro è un alibi che rinvia la resa dei conti con il [[passato]]. (pag. 37)


{{NDR|Federico Rampini, ''L'ombra di Mao. Sulle tracce del Grande Timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e il futuro del mondo'', Mondadori ISBN 8804560487}}
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== Altri progetti==
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===Opere===
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{{Pedia|Il secolo cinese||2005}}
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[[Categoria:Giornalisti italiani|Rampini, Federico]]
[[Categoria:Giornalisti italiani|Rampini, Federico]]

Versione delle 16:00, 14 feb 2010

Federico Rampini (1956 – vivente), giornalista e scrittore italiano.

Il secolo cinese

Incipit

«Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà»: questa profezia di Napoleone – che la formulò nel 1816, dopo aver letto la relazione di viaggio del primo ambasciatore inglese in Cina, Lord Macartney – sembra oggi destinata ad avverarsi nella dimensione economica, prima ancora che in quella militare a cui pensava l'imperatore. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che riunisce i 30 paesi più industrializzati, rivela un sorpasso clamoroso: gli Stati Uniti non sono più la prima destinazione degli investimenti dal resto del mondo, sono stati spodestati proprio dalla Cina come meta preferita delle multinazionali.

Citazioni

  • La Cina di oggi è migliorata rispetto all'89, e non solo per via dei grattacieli, delle automobili e di tutta la ricchezza in mostra nelle grandi città. Insieme al benessere materiale, molti godono di libertà che allora non esistevano. La libertà di viaggiare all'estero, per esempio. O di andare a fare le vacanze in Tibet, in pellegrinaggio fra i monasteri buddhisti. La libertà di avere un telefonino con cui chiamare anche i parenti che vivono a Hong Kong o a Taiwan, a San Francisco o a New York. La libertà di scrivere e-mail. Sono libertà personali, più che politiche. Non esiste ancora una stampa svincolata dalla censura, un'opposizione, né tantomeno il diritto di licenziare i propri governanti. I ventenni, trentenni e quarantenni del 2005 non sono generazioni così eroiche da voler sfidare la forza dello Stato e rischiare la vita per conquistarsi i diritti politici. (pag. 147)
  • Uno dei pericoli del totalitarismo è proprio la sua capacità di indottrinare il popolo perché pensi come un sol uomo. (pag. 335)

[Federico Rampini, Il secolo cinese. Storie di uomini, città e denaro dalla fabbrica del mondo, Mondadori. ISBN 8804544821]

L'ombra di Mao

Incipit

Dove le vallate settentrionali della provincia dello Shaanxi si allargano, il corso dello Huang He (Fiume Giallo) si appiattisce e rallenta, l'acqua sembra immobile e sul punto di evaporare nell'afa estiva. D'un tratto però si apre un'immensa crepa nel terreno che segnala l'inatteso inizio di un canyon e lì il fiume s'infila rabbioso e violento, forma le schiumose cascate di Hukou. Il colore del suolo e dell'acqua si confondono: dappertutto domina la tinta ocra del loess, il deposito eolico sedimentato da millenni, la «buona terra» trasportata dai venti della Mongolia e sparsa dalle piene del Fiume Giallo, il fertile elemento primordiale dove è nata la Cina. Siamo nella culla della civiltà più antica del mondo.

Citazioni

  • [Sulla figura storica di Mao Zedong] La scorciatoia della demonizzazione, la spiegazione psicopatologica, evita la messa in discussione delle responsabilità collettive. C'è un intero gruppo dirigente, vivo e vegeto, potente e arrogante, al governo della più grande nazione del pianeta, che deve rendere conto del sistema che ha consentito a Mao di essere Mao. Oltre ai dirigenti, anche l'intero popolo cinese non potrà risparmiarsi un giorno il dovere doloroso dell'autocoscienza, non potrà eludere l'obbligo morale di spiegare perché precipitò nella barbarie. I processi sommari ai «traditori» nelle piazze gremite di gente che applaudiva e inveiva, la gogna pubblica, le delazioni contro i colleghi, gli amici e i parenti: com'è stato possibile? La teoria del mostro è un alibi che rinvia la resa dei conti con il passato. (pag. 37)

[Federico Rampini, L'ombra di Mao. Sulle tracce del Grande Timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e il futuro del mondo, Mondadori. ISBN 8804560487]

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