Olocausto: differenze tra le versioni
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*'''Burt''': Ti importa dell'olocausto o pensi che non sia mai successo?<br />'''Harry''': Non solo so che abbiamo perso 6 milioni di ebrei, ma quello che mi preoccupa è che i record sono fatti per essere battuti. (''[[Harry a pezzi]]'') |
*'''Burt''': Ti importa dell'olocausto o pensi che non sia mai successo?<br />'''Harry''': Non solo so che abbiamo perso 6 milioni di ebrei, ma quello che mi preoccupa è che i record sono fatti per essere battuti. (''[[Harry a pezzi]]'') |
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*Il famoso film di [[Gillo Pontecorvo]] ''Kapò'' (1959) è forse il contributo più noto della cinematografia italiana volto a far conoscere quella realtà infernale. ([[Giorgio Pressburger]]) |
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*I musicologi riconoscono come contributo più alto a questo terribile tema la composizione di [[Arnold Schönberg]] ''Un sopravvissuto di Varsavia''. È impossibile ascoltare quest'opera, della durata di soli dodici minuti, senza rimanere scossi. La narrazione, l'orchestra e il coro maschile rendono conto con una forza tale della tragedia della Shoah, da costituire un vero e proprio monumento ai morti di quell'eccidio pensato e portato a termine con determinazione e ferocia senza pari nella storia dell'umanità. ([[Giorgio Pressburger]]) |
*I musicologi riconoscono come contributo più alto a questo terribile tema la composizione di [[Arnold Schönberg]] ''Un sopravvissuto di Varsavia''. È impossibile ascoltare quest'opera, della durata di soli dodici minuti, senza rimanere scossi. La narrazione, l'orchestra e il coro maschile rendono conto con una forza tale della tragedia della Shoah, da costituire un vero e proprio monumento ai morti di quell'eccidio pensato e portato a termine con determinazione e ferocia senza pari nella storia dell'umanità. ([[Giorgio Pressburger]]) |
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*Se con l'olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha dio per oggetto. ([[Elie Wiesel]]) |
*Se con l'olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha dio per oggetto. ([[Elie Wiesel]]) |
Versione delle 18:02, 17 feb 2010
Citazioni sull'olocausto.
- Burt: Ti importa dell'olocausto o pensi che non sia mai successo?
Harry: Non solo so che abbiamo perso 6 milioni di ebrei, ma quello che mi preoccupa è che i record sono fatti per essere battuti. (Harry a pezzi) - Il famoso film di Gillo Pontecorvo Kapò (1959) è forse il contributo più noto della cinematografia italiana volto a far conoscere quella realtà infernale. (Giorgio Pressburger)
- I musicologi riconoscono come contributo più alto a questo terribile tema la composizione di Arnold Schönberg Un sopravvissuto di Varsavia. È impossibile ascoltare quest'opera, della durata di soli dodici minuti, senza rimanere scossi. La narrazione, l'orchestra e il coro maschile rendono conto con una forza tale della tragedia della Shoah, da costituire un vero e proprio monumento ai morti di quell'eccidio pensato e portato a termine con determinazione e ferocia senza pari nella storia dell'umanità. (Giorgio Pressburger)
- Se con l'olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha dio per oggetto. (Elie Wiesel)
- Se le camere a gas sono mai esistite? Francamente non ho nessun mezzo per poter affermare o negare. (Luca Romagnoli)
Jeffrey Alexander
- Non furono né la repressione delle emozioni né il buon senso morale a dar vita alle prime reazioni allo sterminio degli ebrei. Fu, piuttosto, un sistema di rappresentazioni collettive che focalizzò il suo fascio di luce narrativa sulla trionfante espulsione del male.
- Invece della redenzione attraverso il progresso, la narrazione tragica offre ciò che Nietzsche ha chiamato il dramma dell'eterno ritorno. Come si è ormai capito, non esisteva alcun modo per «andare oltre» la storia dell'Olocausto. Esisteva solo la possibilità di ritornarvi: non trascendenza ma catarsi.
- Nella misura in cui l'Olocausto è giunto a definire la disumanità nel nostro tempo, esso ha dunque svolto una funzione fondamentalmente morale. La «moralità post-Olocausto» ha potuto svolgere questo ruolo, tuttavia, solo attraverso una forma sociologica: è diventata una metafora di collegamento che gruppi sociali di diverso potere e legittimità hanno utilizzato per definire logicamente come bene o come male gli eventi storici in corso. Ciò che l'Olocausto ha identificato come il male più profondo è l'impiego sistematico ed organizzato della violenza contro i membri di un gruppo collettivo stigmatizzato, sia esso definito secondo criteri primordiali o ideologici. Questa rappresentazione non solo ha identificato come male radicale i colpevoli e le loro azioni, ma ha interpretato come male anche i non-attori. Secondo i criteri della moralità post-Olocausto ad ogni individuo è ora richiesto, normativamente, lo sforzo di intervenire contro qualsiasi Olocausto, al di là di ogni considerazione di costi e conseguenze personali.
Elio Toaff
- Certamente il sacrificio di quei milioni di morti ha espiato i peccati di un mondo sprofondato nella violenza e nella follia razzista facendo rinascere negli uomini il senso della giustizia, della morale e del divino, avviandoli di nuovo a vedere nel prossimo l'immagine di Dio, da rispettare, da onorare, da amare.
- Io credo che la verità sull'Olocausto ancora non sia completa e non tutto è venuto alla luce.