Enrico Rava: differenze tra le versioni

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'''Enrico Rava''' (1939), trombettista e compositore italiano di musica jazz.
'''Enrico Rava''' (1939), trombettista e compositore italiano di musica jazz.


{{intestazione|''Enrico Rava, uomo libero nell'olimpo del jazz'', '' Corriere della Sera'', 29 agosto 2009}}
*Credo negli individui. E in Italia ci sono tanti artisti che suonano molto bene. Però, se posso permettermi un'osservazione critica, non è che ce ne siano altrettanti con un progetto originale, nuovo. Abbondiamo di ottimi sessionman, che suonano il jazz come si suonava trent'anni fa.
*{{NDR|Sulle celebrazioni}} La verità è che non ho alcuna intenzione di morire e di nominare degli eredi.
*{{NDR|Sulle celebrazioni}} La verità è che non ho alcuna intenzione di morire e di nominare degli eredi.
*Mentre stavo a [[New York]] stavo anche a [[Buenos Aires]]. Avevo un appartamento e ci andavo due, tre mesi all'anno. Ogni volta che ci torno mi sento felice, malgrado abbia anche dei ricordi spaventosi. A Buenos Aires ho visto con i miei occhi due dittature. La prima è quella di [[Juan Carlos Onganía]] cosiddetta soft, però mica tanto, e poi quella di [[Jorge Rafael Videla|Videla]]: una cosa tremenda, dove sono spariti amici, parenti, conoscenti... questo è il lato oscuro di Baires.
*Mentre stavo a [[New York]] stavo anche a [[Buenos Aires]]. Avevo un appartamento e ci andavo due, tre mesi all'anno. Ogni volta che ci torno mi sento felice, malgrado abbia anche dei ricordi spaventosi. A Buenos Aires ho visto con i miei occhi due dittature. La prima è quella di [[Juan Carlos Onganía]] cosiddetta soft, però mica tanto, e poi quella di [[Jorge Rafael Videla|Videla]]: una cosa tremenda, dove sono spariti amici, parenti, conoscenti... questo è il lato oscuro di Baires.

Versione delle 21:11, 23 feb 2010

Enrico Rava (1939), trombettista e compositore italiano di musica jazz.

Enrico Rava, uomo libero nell'olimpo del jazz, Corriere della Sera, 29 agosto 2009
  • Credo negli individui. E in Italia ci sono tanti artisti che suonano molto bene. Però, se posso permettermi un'osservazione critica, non è che ce ne siano altrettanti con un progetto originale, nuovo. Abbondiamo di ottimi sessionman, che suonano il jazz come si suonava trent'anni fa.
  • [Sulle celebrazioni] La verità è che non ho alcuna intenzione di morire e di nominare degli eredi.
  • Mentre stavo a New York stavo anche a Buenos Aires. Avevo un appartamento e ci andavo due, tre mesi all'anno. Ogni volta che ci torno mi sento felice, malgrado abbia anche dei ricordi spaventosi. A Buenos Aires ho visto con i miei occhi due dittature. La prima è quella di Juan Carlos Onganía cosiddetta soft, però mica tanto, e poi quella di Videla: una cosa tremenda, dove sono spariti amici, parenti, conoscenti... questo è il lato oscuro di Baires.
  • Se esiste una geografia dell'anima, la mia viaggia sulla direttrice Torino-Buenos Aires-New York. Con una punta di affetto particolare per Buenos Aires.

Citazioni su Enrico Rava

  • Uno dei tanti insegnamenti di Enrico Rava è stato quello di sperimentare con intelligenza. E credo che tutti i jazzisti italiani, in fondo, siano sempre rimasti fedeli a se stessi. Guardiamo l'America: tra easy jazz e fusion hanno rischiato una specie di deriva. (Stefano Bollani)

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