Giglio: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''giglio'''.
Citazioni sul '''giglio'''.

*CHOPIN. ''Spargi ancora a profusone | su di me i gigli pallidi, | grandi gigli dei tuoi canti, rose rosse dei tuoi valzer. | E il respiro intessi greve | del tuo amore, che appassendo | dà profumo e del tuo orgoglio| garofani di fuoco flessuosi''. ([[Hermann Hesse]], ''Poesie'')


*[[Firenze|Fiorenza]] giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'[[Aprile]]), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana... ([[Dino Campana]])
*[[Firenze|Fiorenza]] giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'[[Aprile]]), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana... ([[Dino Campana]])

Versione delle 01:37, 21 mar 2010

Una varietà di giglio

Citazioni sul giglio.

  • CHOPIN. Spargi ancora a profusone | su di me i gigli pallidi, | grandi gigli dei tuoi canti, rose rosse dei tuoi valzer. | E il respiro intessi greve | del tuo amore, che appassendo | dà profumo e del tuo orgoglio| garofani di fuoco flessuosi. (Hermann Hesse, Poesie)
  • Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana... (Dino Campana)
  • Fu un amore, amici, | che doveva finire; | credemmo che gli uomini fossero santi,| i cattivi uccisi da noi, | credemmo diventasse tutta festa e perdono, | le piante stormissero fanfare di verde, | la morte premio che brilla | come sul petto del bambino | la medaglia alle scuole elementari. | Con lena, con lunga ritrosia,| ci ricredemmo.| Rimane in noi il giglio di quell'amore. (Mario Tobino, Il clandestino)
  • Guardate i gigli come crescono: non filano non tessono, eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? (Vangelo secondo Luca)
  • Il Viaggiatore nel Tempo (sarà opportuno chiamarlo così) era intento a illustrarci un argomento molto oscuro. Gli occhi grigi brillavano vivaci; il volto, generalmente pallido, era acceso e animato. Il fuoco brillava allegro; il tranquillo riverbero delle luci incandescenti nei gigli d'argento colpiva le bollicine che apparivano e scomparivano nei nostri bicchieri. Le poltrone, brevettate da lui, ci abbracciavano e accarezzavano, senza cedere al peso del corpo; dominava quella piacevole atmosfera postprandiale, quando il pensiero vaga amabilmente libero dalle pastoie della precisione. (Herbert George Wells, La macchina del tempo)
  • Io sono un narciso di Saron, un giglio delle vallo. Come un giglio tra i cardi, così la mia amata tra le fanciulle. (Cantico dei Cantici) (2, 1 – 2)
  • L'acquazzone incessante, cominciato all'alba, aveva infierito sui gigli riducendoli a nudi steli e sparso foglie sull'asfalto e sui marciapiedi. Rivoli d'acqua correvano per le strade; nei campi da gioco e nei prati si allargavano grandi pozze. Andai a dormire con il sottofondo della pioggia che scrosciava sulle lastre di ardesia del tetto e, mentre la notte sfumava nella nebbia dell'aurora del sabato, feci un sogno orribile. (Patricia Cornwell, Postmortem)
  • Per amor di Gesù porgete i cori | con umile e serena devozione | e di Cecilia udrete i santi ardori! | Aprite gli occhi alla dolce visione | della Vergine bianca come giglio | che versò sangue con tanta effusione! | O chiara sposa, con socchiuso ciglio. (Cecilia)
  • Quando la giovinezza se ne sarà andata, la sua bellezza la seguirà e improvvisamente si renderà conto che non ci saranno più trionfi per lei, oppure dovrà accontentarsi di quei mediocri trionfi che il ricordo del passato renderà più amari di sconfitte. Ogni mese che passa la avvicina a qualcosa di tremendo. Il tempo è geloso di lei e combatte contro i suoi gigli e le sue rose. Il suo colorito si spegnerà, le guance si incaveranno, gli occhi perderanno luminosità. (Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray)
  • Quando marciscono i gigli mandano un puzzo più ingrato che quello della malerba. (William Shakespeare)
  • Ricordatevi che le cose più belle del mondo sono le più inutili: i pavoni ed i gigli, per esempio. (John Ruskin)

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