Buonismo: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sull'essere sinceri}} Il buonismo è l'altra faccia dell'indifferenza. È un modo per non esporsi e soprattutto per evitare di andare al centro delle questioni. Per questo mi verrebbe da chiedere: ma c'è un altro modo di essere se non quello contrassegnato dalla schiettezza? Con alcune precisazioni, però. Dire sempre e comunque quello che si pensa, con la veemenza delle proprie idee spiattellate in faccia, è spesso segno di maleducazione. Soprattutto quando non ci viene chiesto il nostro parere. Ma quando si è costretti ad uscire dal silenzio i giri di parole possono nascondere freddezza, lontananza, disinteresse. O si tace o si parla. E il parlare è sempre un "sì, se è sì e no se è no". <ref>Citato su "Vanity Fair", n. 6 del 13 novembre 2003.</ref> ([[Mina]])
*{{NDR|Sull'essere sinceri}} Il buonismo è l'altra faccia dell'indifferenza. È un modo per non esporsi e soprattutto per evitare di andare al centro delle questioni. Per questo mi verrebbe da chiedere: ma c'è un altro modo di essere se non quello contrassegnato dalla schiettezza? Con alcune precisazioni, però. Dire sempre e comunque quello che si pensa, con la veemenza delle proprie idee spiattellate in faccia, è spesso segno di maleducazione. Soprattutto quando non ci viene chiesto il nostro parere. Ma quando si è costretti ad uscire dal silenzio i giri di parole possono nascondere freddezza, lontananza, disinteresse. O si tace o si parla. E il parlare è sempre un "sì, se è sì e no se è no". <ref>Citato su "Vanity Fair", n. 6 del 13 novembre 2003.</ref> ([[Mina]])

*{{NDR|Sul sedicesimo scudetto dell'Inter.}} Nessuno ha mai messo in dubbio il fatto che l'Inter sia una grande squadra. L'anno scorso hanno dominato, ma quest'anno non me la sento di fare i complimenti. Sono un po' scosso, un po' 'rosicone', come si dice a Roma. Il campionato non era oggi che dovevamo vincerlo, la differenza l'hanno fatta quei due mesi in cui l'Inter faceva fatica e nonostante questo ne ha vinte 9. Poi tutti sanno com'è andata.... Possiamo fare tutto il [[buonismo]] del mondo, tanto poi rimane solo la classifica. In questi giorni ho evitato di parlare, hanno attaccato l'Inter su piani che non c'entravano niente, si buttano in mezzo cose assurde e non si vanno ad analizzare gli episodi. (intervista dopo Catania-Roma del 18 Maggio 2008) ([[Daniele de Rossi]])


==Note==
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Versione delle 09:48, 3 mag 2010

  • [Sull'essere sinceri] Il buonismo è l'altra faccia dell'indifferenza. È un modo per non esporsi e soprattutto per evitare di andare al centro delle questioni. Per questo mi verrebbe da chiedere: ma c'è un altro modo di essere se non quello contrassegnato dalla schiettezza? Con alcune precisazioni, però. Dire sempre e comunque quello che si pensa, con la veemenza delle proprie idee spiattellate in faccia, è spesso segno di maleducazione. Soprattutto quando non ci viene chiesto il nostro parere. Ma quando si è costretti ad uscire dal silenzio i giri di parole possono nascondere freddezza, lontananza, disinteresse. O si tace o si parla. E il parlare è sempre un "sì, se è sì e no se è no". [1] (Mina)
  • [Sul sedicesimo scudetto dell'Inter.] Nessuno ha mai messo in dubbio il fatto che l'Inter sia una grande squadra. L'anno scorso hanno dominato, ma quest'anno non me la sento di fare i complimenti. Sono un po' scosso, un po' 'rosicone', come si dice a Roma. Il campionato non era oggi che dovevamo vincerlo, la differenza l'hanno fatta quei due mesi in cui l'Inter faceva fatica e nonostante questo ne ha vinte 9. Poi tutti sanno com'è andata.... Possiamo fare tutto il buonismo del mondo, tanto poi rimane solo la classifica. In questi giorni ho evitato di parlare, hanno attaccato l'Inter su piani che non c'entravano niente, si buttano in mezzo cose assurde e non si vanno ad analizzare gli episodi. (intervista dopo Catania-Roma del 18 Maggio 2008) (Daniele de Rossi)

Note

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  1. Citato su "Vanity Fair", n. 6 del 13 novembre 2003.