Guido Morselli: differenze tra le versioni
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*Tutto è inutile. Ho lavorato senza mai un risultato; ho oziato, la mia vita si è svolta nella identica maniera. Ho pregato, non ho ottenuto nulla; ho bestemmiato, non ho ottenuto nulla. Sono stato egoista sino a dimenticarmi dell'esistenza degli altri; nulla è cambiato né in me né intorno a me. Ho amato, sino a dimenticarmi di me stesso; nulla è cambiato né in me né intorno a me. Ho fatto qualche poco di bene, non sono stato compensato; ho fatto del male, non sono stato punito. – Tutto è ugualmente inutile. (6 novembre 1959) |
*Tutto è inutile. Ho lavorato senza mai un risultato; ho oziato, la mia vita si è svolta nella identica maniera. Ho pregato, non ho ottenuto nulla; ho bestemmiato, non ho ottenuto nulla. Sono stato egoista sino a dimenticarmi dell'esistenza degli altri; nulla è cambiato né in me né intorno a me. Ho amato, sino a dimenticarmi di me stesso; nulla è cambiato né in me né intorno a me. Ho fatto qualche poco di bene, non sono stato compensato; ho fatto del male, non sono stato punito. – Tutto è ugualmente inutile. (6 novembre 1959) |
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{{NDR|Guido Morselli, ''Diario'', a cura di Valentina Fortichiari, Adelphi, 1988.}} |
{{NDR|Guido Morselli, ''Diario'', a cura di Valentina Fortichiari, Adelphi, 1988.}} |
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==''Dissipatio H.G.''== |
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*Quello che per ogni altro sarebbe l’oceano della negazione, un orrore totale, io ci galleggio sopra in una barchetta di carta. Costruita con poche, mediocri, qua e là ironiche, idee generali. |
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*[…] l’aspirazione a possedere materialmente una cosa o una persona, nasconde, con qualche ap-prossimazione, il nostro intento di liberarci di essa, di passare a altro. Quello che abbiamo possedu-to, ce lo possiamo mettere dietro le spalle, confinarlo nel passato, nel già-fatto. |
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*Kosmos olos en tòo poneròo kèitai, tutto il mondo giace nel male. «Male» non in senso morale, si capisce; il male morale comincia e finisce col moralismo, il solo male è la sofferenza. Un individuo che soffre, a cui manca quello che gli occorre per essere. |
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*Ho sempre pensato che il Caso, supposto che esista col C maiuscolo e non sia «asylum ignorantia-e», non si distinguerebbe in alcun modo da una superiore volontà imperscrutabile. I Lloyd’s, i grandi assicuratori londinesi, non consideravano uragani e colpi di mare, incendi e terremoti, fatti accidentali o ‘accidenti’, li chiamavano, ufficialmente, «acts of God». |
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{{NDR|Guido Morselli, ''Dissipatio H.G.'', Milano, Adelphi, 1977.}} |
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Versione delle 11:33, 25 giu 2010
Guido Morselli (1912 – 1973), scrittore italiano.
Diario
- Dio è come il mare: sorregge chi gli si abbandona.
- In tutte le cose, e non solo nel mio lavoro, io mi sono visto opporre pareti scoscese, invalicabili, contro le quali è stato inutile farsi insanguinare e piedi e mani e ginocchia.
- Innamorarsi di una donna non è difficile. Difficile è amarla.
- Nessun partito politico è di sinistra, dopo che ha assunto il potere.
- Tutto è inutile. Ho lavorato senza mai un risultato; ho oziato, la mia vita si è svolta nella identica maniera. Ho pregato, non ho ottenuto nulla; ho bestemmiato, non ho ottenuto nulla. Sono stato egoista sino a dimenticarmi dell'esistenza degli altri; nulla è cambiato né in me né intorno a me. Ho amato, sino a dimenticarmi di me stesso; nulla è cambiato né in me né intorno a me. Ho fatto qualche poco di bene, non sono stato compensato; ho fatto del male, non sono stato punito. – Tutto è ugualmente inutile. (6 novembre 1959)
[Guido Morselli, Diario, a cura di Valentina Fortichiari, Adelphi, 1988.]
Dissipatio H.G.
- Quello che per ogni altro sarebbe l’oceano della negazione, un orrore totale, io ci galleggio sopra in una barchetta di carta. Costruita con poche, mediocri, qua e là ironiche, idee generali.
- […] l’aspirazione a possedere materialmente una cosa o una persona, nasconde, con qualche ap-prossimazione, il nostro intento di liberarci di essa, di passare a altro. Quello che abbiamo possedu-to, ce lo possiamo mettere dietro le spalle, confinarlo nel passato, nel già-fatto.
- Kosmos olos en tòo poneròo kèitai, tutto il mondo giace nel male. «Male» non in senso morale, si capisce; il male morale comincia e finisce col moralismo, il solo male è la sofferenza. Un individuo che soffre, a cui manca quello che gli occorre per essere.
- Ho sempre pensato che il Caso, supposto che esista col C maiuscolo e non sia «asylum ignorantia-e», non si distinguerebbe in alcun modo da una superiore volontà imperscrutabile. I Lloyd’s, i grandi assicuratori londinesi, non consideravano uragani e colpi di mare, incendi e terremoti, fatti accidentali o ‘accidenti’, li chiamavano, ufficialmente, «acts of God».
[Guido Morselli, Dissipatio H.G., Milano, Adelphi, 1977.]
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