Isocrate: differenze tra le versioni

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'''Isocrate''' (436 a.C. – 338 a.C.), retore greco.
'''Isocrate''' (436 a.C. – 338 a.C.), retore greco.


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*Gli affari cui non puoi per te stesso sopraintendere commetti agli altri, sempre però pensando che quanto faranno sarà a te attribuito.
*Gli affari cui non puoi per te stesso sopraintendere commetti agli altri, sempre però pensando che quanto faranno sarà a te attribuito.
*I calunniatori assoggetta alla pena stessa che sarebbe stata inflitta al calunniato.
*I calunniatori assoggetta alla pena stessa che sarebbe stata inflitta al calunniato.
*In ogni tua azione ricordati che sei Re affinché tu non possa mai concepire una idea indegna di sì sublime dignità.
*In ogni tua azione ricordati che sei affinché tu non possa mai concepire una idea indegna di sì sublime dignità.
*Intendi potentemente a lasciare ai figli in retaggio più la riputazione di [[onestà]] che grandi [[ricchezza|ricchezze]], poiché queste sono caduche e mortali, quella per volgere di anni e di fortuna non viene meno.
*Intendi potentemente a lasciare ai figli in retaggio più la riputazione di [[onestà]] che grandi [[ricchezza|ricchezze]], poiché queste sono caduche e mortali, quella per volgere di anni e di fortuna non viene meno.
*Non giudicare poi magnanimo chi si spinge ad imprese oltre il possibile, ma chi si limita alle mediocri e le compie.
*Non giudicare poi magnanimo chi si spinge ad imprese oltre il possibile, ma chi si limita alle mediocri e le compie.
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[[Categoria:Poeti greci]]
[[Categoria:Greci]]

[[cs:Isokratés]]
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Versione delle 00:45, 9 lug 2010

Isocrate

Isocrate (436 a.C. – 338 a.C.), retore greco.

  • Non bisogna contentarsi di lodare gli uomini dabbene ma bisogna imitarli.[1]
  • Siate lenti a risolvere ma pronti ad eseguire.[1]

De' doveri del sovrano

  • Gli affari cui non puoi per te stesso sopraintendere commetti agli altri, sempre però pensando che quanto faranno sarà a te attribuito.
  • I calunniatori assoggetta alla pena stessa che sarebbe stata inflitta al calunniato.
  • In ogni tua azione ricordati che sei Rè affinché tu non possa mai concepire una idea indegna di sì sublime dignità.
  • Intendi potentemente a lasciare ai figli in retaggio più la riputazione di onestà che grandi ricchezze, poiché queste sono caduche e mortali, quella per volgere di anni e di fortuna non viene meno.
  • Non giudicare poi magnanimo chi si spinge ad imprese oltre il possibile, ma chi si limita alle mediocri e le compie.
  • Nulla imprendere nell'esaltamento della collera, ma fa vista di esserne dominato quando l'occasione utilmente il richieda.
  • Osserva la religione che dagli avi ti fu tramandata, ma pensa essere splendidissimo sagrificio ed il più grande dei culti mostrarsi ottimo e giustissimo: poiché è più credibile che Dio immortale accolga i voti dell'uomo fornito di tali qualità di quello che di chi tutta la religione fa dipendere da pingui sagrificii.
  • Rifletti pria di parlare e di giudicare, onde fuggire, quanto è possibile, l'errore.
  • Tieni fedeli non quelli che sono presti a lodare ogni tua azione o parola, ma chi ha il coraggio di redarguirti degli errori e dei vizii.

Note

  1. a b Citato in G. B. Garassini e Carla Morini, Gemme, classe 5 maschile, Sandron, Milano [post. 1911].

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