Charles Péguy: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Citazioni: links |
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici". |
||
Riga 3: | Riga 3: | ||
==Citazioni== |
==Citazioni== |
||
*C'è qualcosa di peggio dell'avere un'[[anima]] perversa: è avere un'anima di tutti i giorni. (citato in ''Corriere della |
*C'è qualcosa di peggio dell'avere un'[[anima]] perversa: è avere un'anima di tutti i giorni. (citato in ''Corriere della sera'', 14 marzo 2005) |
||
*C'è qualcosa di peggio di avere un'[[anima]] cattiva e anche del farsi un' anima cattiva: è avere un' anima bell'e fatta. (citato in ''Corriere della |
*C'è qualcosa di peggio di avere un'[[anima]] cattiva e anche del farsi un' anima cattiva: è avere un' anima bell'e fatta. (citato in ''Corriere della sera'', 14 marzo 2005) |
||
*{{NDR|Parlando della [[risurrezione]] di ogni uomo}} Corpo e anima, o saranno due mani giunte in eterna adorazione, o due polsi ammanettati per una cattività eterna. (citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 81) |
*{{NDR|Parlando della [[risurrezione]] di ogni uomo}} Corpo e anima, o saranno due mani giunte in eterna adorazione, o due polsi ammanettati per una cattività eterna. (citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 81) |
||
*Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (da ''Il denaro'') |
*Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (da ''Il denaro'') |
Versione delle 17:56, 7 ago 2010
Charles Péguy (1873 – 1914), scrittore francese.
Citazioni
- C'è qualcosa di peggio dell'avere un'anima perversa: è avere un'anima di tutti i giorni. (citato in Corriere della sera, 14 marzo 2005)
- C'è qualcosa di peggio di avere un'anima cattiva e anche del farsi un' anima cattiva: è avere un' anima bell'e fatta. (citato in Corriere della sera, 14 marzo 2005)
- [Parlando della risurrezione di ogni uomo] Corpo e anima, o saranno due mani giunte in eterna adorazione, o due polsi ammanettati per una cattività eterna. (citato in Raniero Cantalamessa, Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli, Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 81)
- Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (da Il denaro)
- Il ravvedimento di un uomo è il coronamento di una speranza di Dio. (citato in Raniero Cantalamessa, Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli, Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 13)
- L'amnesia dell'eterno è il male del nostro secolo. (citato in Adolfo L'Arco, La Donna del Sanctus)
- Quando tocchiamo il rapporto fra razza e nazione, e fra entrambe e il concetto di fede religiosa, passiamo dalla politique alla mistique. (citato in George Steiner, Totem o tabù, in Nessuna passione spenta, p. 144)
Senza fonte
- Che cosa ci dirà Dio se alcuni di noi andranno da Lui senza gli altri?
- Chi trascura di educare il proprio figlio all'amicizia, lo perderà non appena avrà finito di essere bambino.
- La libertà è un sistema basato sul coraggio.
- La Rivoluzione sociale sarà morale, oppure non ci sarà.
- La tirannia è sempre meglio organizzata della libertà.
- Quanto vi è di più contrario alla salvezza, non è il peccato, ma l'abitudine.
- Quarant'anni è un'età terribile. Perché è l'età in cui diventiamo quello che siamo.
- Una grazia unica riposa sull'infanzia, riposa su ogni bambino.
- Una parola non è la stessa in uno scrittore e in un altro. Uno se la strappa dalle viscere, l'altro la tira fuori dalla tasca del soprabito.
Lui è qui
- C'è qualcosa di peggio dell'avere un cattivo pensiero. È avere un pensiero bell'e fatto.
- Chi rinuncia alla ragione per l'offensiva, non può appellarsi alla ragione per la difensiva.
- Dicevano per ridere, e per prendere in giro i loro curati, che lavorare è pregare, e non sapevano di dire così bene.
- È restare fedele al maestro al pensiero del maestro ripeterlo servilmente nei secoli dei secoli? [...] Ma forse la più fedele di tutte le fedeltà consisterebbe nel trasportare il pensiero del maestro, nel trasferirlo, nel tradurlo, nel trascriverlo, in un altro linguaggio man mano che i tempi si succedono e che i linguaggi si perfezionano.
- I teorici della chiarezza scrivono libri torbidi.
- Il cattolico è un ragazzo che arriva sulla strada e che trova ottimo il paletto segnaletico che c'è per tutti.
- L'amore è più raro dello stesso genio [...] e l'amicizia è più rara dell'amore.
- La giovane e piccola speranza [...] Essa è il cuore della libertà.
- Le crisi dell'insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita.
- Per chi ha qualche idea di ciò che è la grazia, il vero problema non è la grazia. Il vero problema e la mancanza di grazia e l'ingratitudine.
- Un sistema è ciò che un sistematico ha potuto vedere, ha potuto ricordare con la sua vista miope, oppure, e al di fuori di tutto ciò, è ciò che ha potuto costruire con la sua corta immaginazione.
- Un sistema è una realtà monca.
- Un uomo non viene determinato da ciò che fa e ancora meno da ciò che dice. Se guardiamo in fondo, un essere è determinato unicamente da ciò che è.
- Una casa frana sempre e solo dall'interno.
[Charles Péguy, Lui è qui, Rizzoli, Milano, 1997, a cura di Davide Rondoni e Flora Crescini]
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Charles Péguy
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Charles Péguy
- Commons contiene immagini o altri file su Charles Péguy