Harlan Ellison: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Micione (discussione | contributi)
m vivente; interlink
Aggiunta immagine, incipit "Un ragazzo e il suo cane", commons
Riga 1: Riga 1:
[[Immagine:Sfcon-ellison-talk-ddb.jpg|thumb|Ellison ad una convention di fantascienza]]
'''Harlan Jay Ellison''' (1934 – vivente), scrittore statunitense.
'''Harlan Jay Ellison''' (1934 – vivente), scrittore statunitense.


==[[Incipit]] de ''Il basilisco''==
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il basilisco''===
Tornando da un pattugliamento notturno oltre il perimetro delle postazioni di artiglieria, il caporale dei lancieri Vernon Lestig cadde in una trappola messa sul sentiero dai nemici. Lui stava alla retroguardia a coprire la ritirata della pattuglia dal settore otto recentemente invaso, e, attardatosi troppo, smarrì il camminamento nella boscaglia. Non aveva modo di sapere che stava camminando parallelo alla pattuglia, a una trentina di metri sulla sinistra, ma continuò a camminare diritto, sperando d'incrociarla. E non vide gli aculei dello sbarramento, disposti in modo insidioso, imbevuti di veleno, inclinati per colpire con efficienza, incredibilmente appuntiti.
Tornando da un pattugliamento notturno oltre il perimetro delle postazioni di artiglieria, il caporale dei lancieri Vernon Lestig cadde in una trappola messa sul sentiero dai nemici. Lui stava alla retroguardia a coprire la ritirata della pattuglia dal settore otto recentemente invaso, e, attardatosi troppo, smarrì il camminamento nella boscaglia. Non aveva modo di sapere che stava camminando parallelo alla pattuglia, a una trentina di metri sulla sinistra, ma continuò a camminare diritto, sperando d'incrociarla. E non vide gli aculei dello sbarramento, disposti in modo insidioso, imbevuti di veleno, inclinati per colpire con efficienza, incredibilmente appuntiti.

===''Un ragazzo e il suo cane''===
Ero fuori con Blood, il mio cane. Quella settimana aveva deciso di farmi impazzire; continuava a chiamarmi Albert. Pensava che fosse maledettamente divertente. Payson Terhune: ah ah. Gli avevo procurato un paio di topi d'acqua, di quelli grandi, verdi e ocra, e un barboncino ben curato, scappato al guinzaglio di qualcuno dei sotterranei; aveva mangiato bene, ma era irritato. — Avanti, figlio di una cagna — gli ordinai, — trovamene qualcuna, ho voglia di fottere. — Un riso soffocato uscì dalla sua gola di cane. — Sei divertente quando ti viene voglia — disse.


==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Harlan Ellison, ''Il basilisco'', traduzione di Rosella Sanità, Mondadori, 1975.
*Harlan Ellison, ''Il basilisco'', traduzione di Rosella Sanità, Mondadori, 1975.
*Harlan Ellison, ''Un ragazzo e il suo cane'', traduzione di M. Cristina Pietri, in "Storie del Pianeta Azzurro", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1987.


==Altri progetti==
==Altri progetti==
{{interprogetto|w}}
{{interprogetto|w|commons=Category:Harlan Ellison}}


{{stub}}
{{stub}}

Versione delle 13:57, 22 ago 2010

Ellison ad una convention di fantascienza

Harlan Jay Ellison (1934 – vivente), scrittore statunitense.

Incipit di alcune opere

Il basilisco

Tornando da un pattugliamento notturno oltre il perimetro delle postazioni di artiglieria, il caporale dei lancieri Vernon Lestig cadde in una trappola messa sul sentiero dai nemici. Lui stava alla retroguardia a coprire la ritirata della pattuglia dal settore otto recentemente invaso, e, attardatosi troppo, smarrì il camminamento nella boscaglia. Non aveva modo di sapere che stava camminando parallelo alla pattuglia, a una trentina di metri sulla sinistra, ma continuò a camminare diritto, sperando d'incrociarla. E non vide gli aculei dello sbarramento, disposti in modo insidioso, imbevuti di veleno, inclinati per colpire con efficienza, incredibilmente appuntiti.

Un ragazzo e il suo cane

Ero fuori con Blood, il mio cane. Quella settimana aveva deciso di farmi impazzire; continuava a chiamarmi Albert. Pensava che fosse maledettamente divertente. Payson Terhune: ah ah. Gli avevo procurato un paio di topi d'acqua, di quelli grandi, verdi e ocra, e un barboncino ben curato, scappato al guinzaglio di qualcuno dei sotterranei; aveva mangiato bene, ma era irritato. — Avanti, figlio di una cagna — gli ordinai, — trovamene qualcuna, ho voglia di fottere. — Un riso soffocato uscì dalla sua gola di cane. — Sei divertente quando ti viene voglia — disse.

Bibliografia

  • Harlan Ellison, Il basilisco, traduzione di Rosella Sanità, Mondadori, 1975.
  • Harlan Ellison, Un ragazzo e il suo cane, traduzione di M. Cristina Pietri, in "Storie del Pianeta Azzurro", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1987.

Altri progetti