Olivier Boulnois: differenze tra le versioni

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'''Olivier Boulnois''' (1961 - vivente), filosofo e storico grancese.
'''Olivier Boulnois''' (1961 - vivente), filosofo e storico francese.


==''Duns Scoto: il rigore della carità''==
==''Duns Scoto: il rigore della carità''==
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{{NDR|Olivier Boulnois, ''Duns Scoto: il rigore della carità'', traduzione di [[Costante Marabelli]], Jaca Book, Milano 1999}}
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[[Categoria:Filosofi francesi|Boulnois, Olivier]]
[[Categoria:Filosofi francesi|Boulnois, Olivier]]

Versione delle 20:43, 26 ago 2010

Olivier Boulnois (1961 - vivente), filosofo e storico francese.

Duns Scoto: il rigore della carità

  • Tommaso e Scoto non si ergono più come due figure parallele e antagoniste: sono percorsi dalla medesima corrente, la storia. Questa introduce una continuità, una comune appartenenza, e fa risalire molto più a monte i motivi della loro divergenza: la pluralità delle scuole, l'eterogeneità dei corpus, la successione delle controversie consentono di dipanare una diversità di posizioni che non si riduce a un senso unico della storia. L'opera di Scoto s'inscrive nell'infinita, insistente ripetizioni delle dispute, che reitera senza tregua le medesime autorità, spostando in modo infimo ma paziente il loro senso, rimodellando senza posa la struttura della loro argomentazione. (p. 19)
  • Scoto è l'erede delle grandi figure francescane del XIII secolo. Lungi dall'essere un declino del tomismo [dottrina di Tommaso d'Aquino], Scoto è la più alta espressione della teologia francescana dopo le condanne del 1277. (p. 19)
  • Quando Enrico critica con vigore la distinzione di essere e di essenza quale Egidio Romano l'aveva formulata dopo Tommaso, Scoto lo segue senza discussione. Erede di Bonaventura, ma lettore di Tommaso d'Aquino, Enrico concilia la conoscenza per illuminazione divina e la priorità dell'idea di Dio in noi mediante una risalita a posteriori che parte dal sensibile. Qui Scoto lo critica, riducendo questa illuminazione a una funzione regolatrice: la semplice considerazione da parte dell'uomo delle essenze senza influsso speciale di Dio che le produce. (p. 21)


[Olivier Boulnois, Duns Scoto: il rigore della carità, traduzione di Costante Marabelli, Jaca Book, Milano 1999]

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