Bruno Barilli: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
qui da Ennio Flaiano |
|||
Riga 8: | Riga 8: | ||
==''Capricci di vegliardo e taccuini inediti''== |
==''Capricci di vegliardo e taccuini inediti''== |
||
*Non è la [[perfezione]] che bisogna cercare. La perfezione è un pretesto per non muoversi più. Qui sta l'errore della Scala di [[Milano]], [d'un teatro come quello]. La perfezione matura cogli anni e s'isola nello spazio e nel tempo. Ma quando la perfezione si vuol fabbricarla su misura, bravura ed esperienza |
*Non è la [[perfezione]] che bisogna cercare. La perfezione è un pretesto per non muoversi più. Qui sta l'errore della Scala di [[Milano]], [d'un teatro come quello]. La perfezione matura cogli anni e s'isola nello spazio e nel tempo. Ma quando la perfezione si vuol fabbricarla su misura, bravura ed esperienza non servono. Soltanto nell'[[innocenza]] e in un ardore che contraddice i dogmi [e l'esperienza] si trova [qualche volta] il germe di una nuova perfezione. |
||
*Il [[pubblico]] non deve comandare, perché il pubblico vuol dire abitudine; tuttavia sia permesso al pubblico di fischiare perché fra i fischi nascono i capolavori. |
*Il [[pubblico]] non deve comandare, perché il pubblico vuol dire abitudine; tuttavia sia permesso al pubblico di fischiare perché fra i fischi nascono i capolavori. |
||
*Sono vent'anni che questa decadenza dura. Da dieci anni col cambiamento di direzione della Casa Ricordi, il disastro del teatro lirico italiano diventò irreparabile. |
*Sono vent'anni che questa decadenza dura. Da dieci anni col cambiamento di direzione della Casa Ricordi, il disastro del teatro lirico italiano diventò irreparabile. |
Versione delle 13:25, 8 ott 2010
Bruno Barilli (1880 – 1952), compositore e scrittore italiano.
- Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Noli me tangere dice. (da Lo Stivale)
- Voi volate sempre in soccorso del vincitore. (da Il paese del melodramma)
- L'italiano vola in soccorso del vincitore. (citato in Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, Adelphi, p. 154)
- Gli italiani volano in soccorso del vincitore. (citato nell'articolo Cagliostro, Il Mondo, 4 giugno 1949)
- Attribuita anche ad Ennio Flaiano come "Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore" in Giuseppe Prezzolini, Italia fragile, Pan, Milano 1975.
Capricci di vegliardo e taccuini inediti
- Non è la perfezione che bisogna cercare. La perfezione è un pretesto per non muoversi più. Qui sta l'errore della Scala di Milano, [d'un teatro come quello]. La perfezione matura cogli anni e s'isola nello spazio e nel tempo. Ma quando la perfezione si vuol fabbricarla su misura, bravura ed esperienza non servono. Soltanto nell'innocenza e in un ardore che contraddice i dogmi [e l'esperienza] si trova [qualche volta] il germe di una nuova perfezione.
- Il pubblico non deve comandare, perché il pubblico vuol dire abitudine; tuttavia sia permesso al pubblico di fischiare perché fra i fischi nascono i capolavori.
- Sono vent'anni che questa decadenza dura. Da dieci anni col cambiamento di direzione della Casa Ricordi, il disastro del teatro lirico italiano diventò irreparabile.
- L'arte dev'essere creazione e ricreazione incessante.
- La musica del M. Pizzetti non esiste, e se mi stuzzicate vi dirò in un orecchio che non esiste nemmeno il M. Pizzetti.
- Due régisseurs? Ma cosa sanno fare questa gente? Nient'altro che quel che si è fatto sempre.
- Ci vogliono degli artisti che piglino lo spettacolo per i piedi e lo mettano sulla testa.
- Quando in un teatro il loggione è vuoto è segno che la città non ha cervello.
- Un Pantheon di grandi uomini del giorno, tutti pieni di segatura dalla testa fino alle suole. Fai loro un buco in qualunque parte e la segatura vien fuori.
- L'amore è quello di dare tutto di sé e della propria vita e del proprio avvenire perdere tutto – e di cercare per liberarsi di questo impegno del cuore inutilmente durante quarant'anni, senza fine, fino alla morte – questo è amore – e odio insieme.
- Io che cerco me stesso da mattino a sera, figurarsi se voglio scovare un altr'uomo introvabile.
Bibliografia
- Bruno Barilli, Capricci di vegliardo e taccuini inediti, a cura di A. Battistini e A. Cristiani, Einaudi, Torino, 1989.
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Bruno Barilli
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Bruno Barilli