Papa Pio II: differenze tra le versioni

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*'''Archimede''': È sciocco angustiarsi per dei crucci inutili. Lo vedi, quelle ubriaconcelle, come tracannano? Loro sì che han giudizio! Anch'io preferisco aver giudizio con loro, che comportarmi da sciocco insieme a quegli amici. Come son fortunato! Credevo di andare a letto con una sola, invece ci andrò con tre! (Scena 13)
*'''Archimede''': È sciocco angustiarsi per dei crucci inutili. Lo vedi, quelle ubriaconcelle, come tracannano? Loro sì che han giudizio! Anch'io preferisco aver giudizio con loro, che comportarmi da sciocco insieme a quegli amici. Come son fortunato! Credevo di andare a letto con una sola, invece ci andrò con tre! (Scena 13)
*'''Cantara''': Chi sta in guardia per non farsi imbrogliare, stenta a guardarsi anche quando fa buona guardia; spesso infatti chi si guarda finisce in trappola proprio quando crede d'aver fatto buona guardia. (Scena 14)
*'''Cantara''': Chi sta in guardia per non farsi imbrogliare, stenta a guardarsi anche quando fa buona guardia; spesso infatti chi si guarda finisce in trappola proprio quando crede d'aver fatto buona guardia. (Scena 14)
*'''Cantara''': Ai [[Povertà|poveri]] è proibito fare all'amore! (Scena 14)

{{NDR|Enea Silvio Piccolomini, ''Criside'', ''Chrysis'', da ''L'Umanesimo'', ''Letteratura Italiana'', Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965}}
{{NDR|Enea Silvio Piccolomini, ''Criside'', ''Chrysis'', da ''L'Umanesimo'', ''Letteratura Italiana'', Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965}}



Versione delle 23:31, 9 ott 2010

Pio II, nato Enea Silvio Piccolomini (1405 – 1464), Papa della Chiesa Cattolica, scrittore e drammaturgo italiano.

Criside

  • Archimede: Piccola cosa è il piacere nel corso della vita umana: lunghissimi invece i fastidi. (Scena 13)
  • Archimede: Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno. (Scena 13)
  • Archimede: È sciocco angustiarsi per dei crucci inutili. Lo vedi, quelle ubriaconcelle, come tracannano? Loro sì che han giudizio! Anch'io preferisco aver giudizio con loro, che comportarmi da sciocco insieme a quegli amici. Come son fortunato! Credevo di andare a letto con una sola, invece ci andrò con tre! (Scena 13)
  • Cantara: Chi sta in guardia per non farsi imbrogliare, stenta a guardarsi anche quando fa buona guardia; spesso infatti chi si guarda finisce in trappola proprio quando crede d'aver fatto buona guardia. (Scena 14)
  • Cantara: Ai poveri è proibito fare all'amore! (Scena 14)

[Enea Silvio Piccolomini, Criside, Chrysis, da L'Umanesimo, Letteratura Italiana, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965]

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