Giuseppe Ferrari: differenze tra le versioni
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===''Storia delle Rivoluzioni d'Italia''=== |
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Dov'è adunque l'Italia? In che consiste? Qual legame unisce le repubbliche, i signori, i papi, gli imperatori, le invasioni? Qual rapporto tra gli uomini e le moltitudini, tra le sette e le guerre, tra le guerre e le rivoluzioni? L'erudizione non giova ad illuminarci: lungi dal guidarci essa attesta il caos, conta le invasioni, le guerre, le rivoluzioni, le catastrofi, i personaggi dualizzati, gli eroi contraddittori. i fenomeni strani, i problemi da sciogliersi. |
Dov'è adunque l'Italia? In che consiste? Qual legame unisce le repubbliche, i signori, i papi, gli imperatori, le invasioni? Qual rapporto tra gli uomini e le moltitudini, tra le sette e le guerre, tra le guerre e le rivoluzioni? L'erudizione non giova ad illuminarci: lungi dal guidarci essa attesta il caos, conta le invasioni, le guerre, le rivoluzioni, le catastrofi, i personaggi dualizzati, gli eroi contraddittori. i fenomeni strani, i problemi da sciogliersi. |
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===''Filosofia della Rivoluzione''=== |
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==Citazioni su Giuseppe Ferrari== |
==Citazioni su Giuseppe Ferrari== |
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*L'onorevole deputato Ferrari, tutti lo sanno, è una delle illustrazioni del parlamento, ma non esprime sennonché le sue idee individuali. ([[Francesco Crispi]]) |
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*Ferrari, incompreso e incomprensibile alla Camera, raro e interrotto sulla cattedra, non pensa ch'egli solo o per primo almeno potrebbe fondare «la scuola critica italiana» che non ha da noi né sistema, né maestri, né cultori, né cattedre, né giornali, il che torna a dire che il pensiero soccombe o tiraneggia senza esame, senza discussione, senza tace. ([[Giuseppe Guerzoni]]) |
*Ferrari, incompreso e incomprensibile alla Camera, raro e interrotto sulla cattedra, non pensa ch'egli solo o per primo almeno potrebbe fondare «la scuola critica italiana» che non ha da noi né sistema, né maestri, né cultori, né cattedre, né giornali, il che torna a dire che il pensiero soccombe o tiraneggia senza esame, senza discussione, senza tace. ([[Giuseppe Guerzoni]]) |
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Versione delle 00:11, 17 ott 2010
Giuseppe Ferrari (1811 – 1876), filosofo e politico italiano.
Incipit di alcune opere
Storia delle Rivoluzioni d'Italia
Dov'è adunque l'Italia? In che consiste? Qual legame unisce le repubbliche, i signori, i papi, gli imperatori, le invasioni? Qual rapporto tra gli uomini e le moltitudini, tra le sette e le guerre, tra le guerre e le rivoluzioni? L'erudizione non giova ad illuminarci: lungi dal guidarci essa attesta il caos, conta le invasioni, le guerre, le rivoluzioni, le catastrofi, i personaggi dualizzati, gli eroi contraddittori. i fenomeni strani, i problemi da sciogliersi.
Filosofia della Rivoluzione
Lo stesso procedimento che ci promette la certezza ci conduce al dubbio.
Noi c'inganniamo ad ogni istante: l'errore è sempre immanente al nostro pensiero; siam condannati a diffidare delle nostre idee, dei nostri sensi, della nostra mente siamo costretti a verificare ogni nostro giudizio. Si verificano i nostri giudizi sottomettendoli all'impero della logica. La logica ci promette la certezza con le tre forme dell'identità, dell'equazione e del sillogismo. L'identità ci assicura che una cosa è quella che è; dubitare dell'identità è negare ciò che si afferma, è un affermare ciò che si nega, è rendere impossibile perfino il discorso. L'equazione spiega una cosa per mezzo di un'altra che le è uguale: anche qui se X è uguale a B, X è conosciuta e non è se non che B sotto un'altra forma: contestarlo sarebbe contestare B che viene affermato.
La mente di Pietro Giannone
Signori.
La dignità dei popoli è varia e comprovata dai titoli diversi coi quali conquistano il loro posto nel campo della storia. Gli uni si fondano sulle armi e vivono combattendo, gli altri propugnano la libertà e vincono i regni colle republiche. Hannovi terre, come l'India e l'Arabia, fertili di profeti e di redentori, altre terre nutrono nazioni positive dedite all'industria ed al commercio, e se volessimo figurarci tutti gli stati riuniti in una grande assemblea del genere umano noi vedremmo le forze della loro sovranità tratte dalle fonti più opposte in quel modo stesso che a Vestfaglia nel 1649 o a Vienna nel 1815 ogni stato sanzionava il suo diritto a nome della chiesa o della riforma, della rivoluzione o della reazione.
Citazioni su Giuseppe Ferrari
- Ferrari, incompreso e incomprensibile alla Camera, raro e interrotto sulla cattedra, non pensa ch'egli solo o per primo almeno potrebbe fondare «la scuola critica italiana» che non ha da noi né sistema, né maestri, né cultori, né cattedre, né giornali, il che torna a dire che il pensiero soccombe o tiraneggia senza esame, senza discussione, senza tace. (Giuseppe Guerzoni)
Bibliografia
- Giuseppe Ferrari, Filosofia della Rivoluzione, Londra, 1851.
- Giuseppe Ferrari, La Mente di Pietro Giannone. Lezioni di Giuseppe Ferrari all'Istituto Superiore di Milano, Tipografia del Libero Pensiero, Milano, 1868.
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