Rino Fisichella: differenze tra le versioni

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'''Salvatore (Rino) Fisichella''' (1951 – vivente), teologo ed arcivescovo cattolico italiano.
'''Salvatore (Rino) Fisichella''' (1951 – vivente), teologo ed arcivescovo cattolico italiano.


* {{NDR|sulla [[bestemmia]] pronunciata da [[Berlusconi]] al termine di una battuta}} Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose. Certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che è il nostro linguaggio e la nostra condizione; dall'altra credo che in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato (2 ottobre 2010, [http://www.repubblica.it/politica/2010/10/02/news/avvenire_premier-bestemmia-7639946/?ref=HREA-1 La Repubblica])
* {{NDR|sulla [[bestemmia]] pronunciata da [[Berlusconi]] al termine di una battuta da sessista su [[Rosy Bindi]]}} Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose. Certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che è il nostro linguaggio e la nostra condizione; dall'altra credo che in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato (2 ottobre 2010, [http://www.repubblica.it/politica/2010/10/02/news/avvenire_premier-bestemmia-7639946/?ref=HREA-1 La Repubblica])


* La Chiesa sui divorziati non ha affatto cambiato idea [ma] con la separazione dalla seconda moglie Veronica [[Silvio Berlusconi|il Cavaliere]] non vive più nel peccato. [Berlusconi] è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante, perché è il secondo matrimonio civile a creare problemi, visto che è solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi perché sussiste uno stato di permanenza nel peccato (21 aprile 2010, [http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=98905&sez=HOME_INITALIA Il Messaggero]).
* La Chiesa sui divorziati non ha affatto cambiato idea [ma] con la separazione dalla seconda moglie Veronica [[Silvio Berlusconi|il Cavaliere]] non vive più nel peccato. [Berlusconi] è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante, perché è il secondo matrimonio civile a creare problemi, visto che è solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi perché sussiste uno stato di permanenza nel peccato (21 aprile 2010, [http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=98905&sez=HOME_INITALIA Il Messaggero]).

Versione delle 14:55, 5 nov 2010

Rino Fisichella durante una celebrazione liturgica

Salvatore (Rino) Fisichella (1951 – vivente), teologo ed arcivescovo cattolico italiano.

  • [sulla bestemmia pronunciata da Berlusconi al termine di una battuta da sessista su Rosy Bindi] Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose. Certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che è il nostro linguaggio e la nostra condizione; dall'altra credo che in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato (2 ottobre 2010, La Repubblica)
  • La Chiesa sui divorziati non ha affatto cambiato idea [ma] con la separazione dalla seconda moglie Veronica il Cavaliere non vive più nel peccato. [Berlusconi] è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante, perché è il secondo matrimonio civile a creare problemi, visto che è solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi perché sussiste uno stato di permanenza nel peccato (21 aprile 2010, Il Messaggero).
  • Non ci allontaniamo molto se pensiamo che l'opera di von Balthasar si pone in piena continuità con le grandi opere dei Padri della Chiesa. (in AA.VV. Hans Urs von Balthasar. Cento anni dalla nascita, Communio, 203-204, settembre-dicembre 2005)

La via della verità

  • Come ogni contenuto rivelato, la speranza ha in sé la forza dell'intelligenza e chiede di essere espressa con intelligenza.
  • Cristo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione.
  • È la fede che provoca la ragione a uscire da ogni isolamento e a rischiare volentieri per tutto ciò che è bello, buono e vero.
  • È necessario, pertanto, assumere il linguaggio stesso della rivelazione per poter accedere alla verità che vuole esprimere.
  • Il mistero, infatti, non è ciò che non si capisce, ma ciò che viene rivelato.
  • Il mistero non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità
  • Il processo di comprensione deve poter partire dal silenzio dell'accoglienza per approdare alla percezione e all'intelligenza del senso.
  • La rivelazione viene a noi per Cristo mediatore il quale rende la sua Chiesa mediazione di ciò che egli ha rivelato.
  • Non è vero che la cultura e la scienza se distolgono il loro sguardo dalla fede possono muoversi con maggior libertà. Se viene meno il senso più profondo dell'essere, che la fede in ogni caso propone, quale guadagno possono acquistare la scienza e la cultura?
  • Se si vuole cogliere la verità e l'intelligenza del mistero, insomma, non è possibile pretendere di essere noi a manovrare la cabina di regia; essa può solo essere del Padre mentre a noi è richiesto di riconoscere il primato della rivelazione di Dio.
  • Tutto ciò che la misericordia umana da durante il nostro pellegrinaggio, la misericordia divina lo restituisce in patria.

[Rino Fisichella, La via della verità: il mistero dell'uomo nel mistero di Cristo, Paoline, Milano, 2003]

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