Nome: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''nome'''.
Citazioni sul '''nome'''.


*Dio condusse all'uomo tutti gli animali per vedere come li avrebbe chiamati, e in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ciascun essere vivente, quello doveva essere il suo nome. E benché certamente il primo uomo fosse stato così accorto da chiamare, nella sua lingua edenica, ogni cosa e animale secondo la sua natura, ciò non toglie che egli non esercitasse una sorta di diritto sovrano nell'immaginare il nome che a suo giudizio meglio corrispondesse a quella natura. Perché infatti è ormai noto che diversi sono i nomi che gli uomini impongono per designare i concetti, e uguali per tutti sono solo i concetti, segni delle cose. Così che certamente viene la parola "nomen" da "nomos", ovvero legge, dato che appunto i "nomina" vengono dati dagli uomini "ad placitum", e cioè per libera e collettiva convenzione. ([[Umberto Eco]])
*Due persone che iniziano ad amarsi ripetono l'una il nome dell'altra e spesso tornano con il pensiero a dire e ridire quel nome. Perché il nome è più che una parola: invoca ed évoca la presenza. ([[Ermes Maria Ronchi]])
*Due persone che iniziano ad amarsi ripetono l'una il nome dell'altra e spesso tornano con il pensiero a dire e ridire quel nome. Perché il nome è più che una parola: invoca ed évoca la presenza. ([[Ermes Maria Ronchi]])
*I nomi che vengono dati alle cose terrestri racchiudono un grande inganno, perché distolgono i cuori da concetti che sono autentici verso concetti che non sono autentici. Chi sente la parola «Dio» non intende ciò che è autentico, ma intende ciò che non è autentico. Così pure per «Padre» e «Figlio» e «Spirito Santo» e «Vita» e «Luce» e «Resurrezione» e «Chiesa» e tutti gli altri nomi non s'intende ciò che è autentico, ma s'intende ciò che non è autentico. A meno che non si sia venuti a conoscenza di ciò che è autentico, questi nomi sono nel mondo per ingannare. [...] Ma la Verità ha espresso dei nomi nel mondo a questo motivo: che non è possibile apprendere senza nomi. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')
*I nomi che vengono dati alle cose terrestri racchiudono un grande inganno, perché distolgono i cuori da concetti che sono autentici verso concetti che non sono autentici. Chi sente la parola «Dio» non intende ciò che è autentico, ma intende ciò che non è autentico. Così pure per «Padre» e «Figlio» e «Spirito Santo» e «Vita» e «Luce» e «Resurrezione» e «Chiesa» e tutti gli altri nomi non s'intende ciò che è autentico, ma s'intende ciò che non è autentico. A meno che non si sia venuti a conoscenza di ciò che è autentico, questi nomi sono nel mondo per ingannare. [...] Ma la Verità ha espresso dei nomi nel mondo a questo motivo: che non è possibile apprendere senza nomi. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')

Versione delle 11:54, 24 nov 2010

Citazioni sul nome.

  • Dio condusse all'uomo tutti gli animali per vedere come li avrebbe chiamati, e in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ciascun essere vivente, quello doveva essere il suo nome. E benché certamente il primo uomo fosse stato così accorto da chiamare, nella sua lingua edenica, ogni cosa e animale secondo la sua natura, ciò non toglie che egli non esercitasse una sorta di diritto sovrano nell'immaginare il nome che a suo giudizio meglio corrispondesse a quella natura. Perché infatti è ormai noto che diversi sono i nomi che gli uomini impongono per designare i concetti, e uguali per tutti sono solo i concetti, segni delle cose. Così che certamente viene la parola "nomen" da "nomos", ovvero legge, dato che appunto i "nomina" vengono dati dagli uomini "ad placitum", e cioè per libera e collettiva convenzione. (Umberto Eco)
  • Due persone che iniziano ad amarsi ripetono l'una il nome dell'altra e spesso tornano con il pensiero a dire e ridire quel nome. Perché il nome è più che una parola: invoca ed évoca la presenza. (Ermes Maria Ronchi)
  • I nomi che vengono dati alle cose terrestri racchiudono un grande inganno, perché distolgono i cuori da concetti che sono autentici verso concetti che non sono autentici. Chi sente la parola «Dio» non intende ciò che è autentico, ma intende ciò che non è autentico. Così pure per «Padre» e «Figlio» e «Spirito Santo» e «Vita» e «Luce» e «Resurrezione» e «Chiesa» e tutti gli altri nomi non s'intende ciò che è autentico, ma s'intende ciò che non è autentico. A meno che non si sia venuti a conoscenza di ciò che è autentico, questi nomi sono nel mondo per ingannare. [...] Ma la Verità ha espresso dei nomi nel mondo a questo motivo: che non è possibile apprendere senza nomi. (Vangelo secondo Filippo)
  • Ogni storiografia che non sia piena zeppa di nomi ti annoia. La storia è infatti sempre la stessa, di nuovo non ci sono che i nomi. Ma attraverso i nomi anche la storia si rinnova di continuo. Sono essi, i nomi, che in un modo enigmatico cambiano la storia, e addirittura saremmo tentati di domandarci se per caso la storia non si svolga esclusivamente all'interno dei nomi. (Elias Canetti)

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