Thomas Carlyle: differenze tra le versioni

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Versione delle 02:38, 6 dic 2010

Thomas Carlyle

Thomas Carlyle (1795 – 1881), storico e saggista scozzese.

Citazioni di Thomas Carlyle

  • [Maximilien de Robespierre], Arido, implacabile e impotente, monotono e affettato, infecondo come il vento di Harmattan.[1]
  • Dopo tutto, la Storia è la vera Poesia; e la Realtà, se interpretata in modo esatto è più grande del Romanzo. Anzi, nella giusta interpretazione della Realtà e della Storia risiede l'autentica Poesia. (citato in Harold Acton, Gli ultimi Borboni di Napoli)
  • Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità. (da Passato e presente)
  • Il cozzo di tutto il sistema solare e di tutti i sistemi stellari ti potrebbe uccidere una volta sola. (da Lettera a John Carlyle, 1831)
  • Il mio regno non è quel che ho, ma quel che faccio. (citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985)
  • Il regale Mirabeau [...] un uomo, una realtà.[1]
  • Non è difficile capire la profonda incompatibilità reciproca che divide i due [Robespierre e Danton]; con qual terrore di odio femmineo la povera Formula verdemare guarda la straordinaria, colossale Realtà, e diventa più verde nell'osservarla [...] Due prodotti di tali dimensioni sono troppo per una sola rivoluzione.[1]
  • [Georges Jacques Danton] Pur con tante scorie, era un uomo, un'ardente realtà del grande grembo di fuoco della natura stessa.[1]
  • Quando si abbatte una quercia, la sua caduta echeggia in tutta la foresta, ma cento ghiande possono essere seminate in silenzio da un venticello che nessuno nota. (citato in Selezione dal Reader's Digest, dicembre 1962)
  • Un uomo che vuol lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che l'ineguaglianza della fortuna possa offrire sulla terra. (da Cartismo)

Senza fonte

  • A una pioggia d'oro molte cose sono penetrabili.
  • Direi che il maggior difetto è non esserne consci di alcuno.
  • È meglio sopprimere del tutto i discorsi che non conducono ad alcun tipo d'azione.
  • È stata fatta una grande scoperta nella letteratura: pagare gli uomini di lettere per la quantità di cose che non scrivono.
  • Felici i popoli i cui annali sono vuoti nei libri di storia!
  • Gli abiti hanno fatto di noi degli uomini, c'è ora il serio pericolo che facciano di noi degli attaccapanni.
  • Gli uomini fanno meno di ciò che dovrebbero se non fanno tutto ciò che possono.
  • Il blocco di granito che era un ostacolo sul cammino dei deboli agevola il cammino dei forti.
  • Il lavoro è la cura suprema di tutte le miserie e i mali che hanno mai afflitto l'umanità.
  • Il merito dell'originalità non è la novità, bensì la sincerità.
  • Il mondo è una repubblica di mediocri, e sempre sarà così.
  • Il nostro compito principale non consiste nel vedere vagamente in lontananza, ma nel fare ciò che abbiamo chiaramente a portata di mano.
  • Il sarcasmo è il linguaggio del diavolo: per questo da molto tempo vi ho praticamente rinunciato.
  • Il sentimentalista è il più arido tra tutti i mortali.
  • Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.
  • L'opinione popolare è la più grossa bugia che esista.
  • La Francia fu per lungo tempo un dispotismo temperato dagli epigrammi.
  • La vera università di questi giorni è una collezione di libri.
  • Nel lungo periodo ogni governo è l'immagine esatta del suo popolo, con tutta la sua saggezza e stupidità
  • Nessun grand'uomo vive invano: la storia del mondo non è che la biografia degli uomini grandi.
  • Non ho mai sentito che un uomo intelligente sia mai nato da una famiglia completamente stupida.
  • Ogni lavoro, anche filare il cotone, è nobile; il lavoro è l'unica cosa nobile.
  • Per ogni uomo che resiste alla prosperità, ce ne sono cento che resistono alle avversità.
  • Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia, i cui fondamenti sono la virtù e il talento.
  • Un uomo che abbia almeno una volta riso di gusto non può essere, tutto sommato, irrimediabilmente malvagio.
  • Un uomo non può fare bene un paio di scarpe a meno che non lo faccia devotamente.
  • Una vita ben scritta è quasi tanto rara quanto una ben spesa.

Note

  1. a b c d Da The French revolution, London 1955; citato in George Rudé, Robespierre, traduzione di Maria Lucioni, Editori Riuniti, 1981.

Voci correlate

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