Sri Aurobindo: differenze tra le versioni

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==''Il dio che sorride''==
==''Il dio che sorride''==
*Sono veri solo quei pensieri il cui contrario è anche vero, a suo tempo e luogo; i dogmi indiscutibili sono il più pericoloso genere di menzogna.
*Sono veri solo quei pensieri il cui contrario è [[Monismo | anche]] vero, a suo tempo e luogo; i dogmi indiscutibili sono il più pericoloso genere di menzogna.
*L'amore della [[solitudine]] è il segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
*L'amore della [[solitudine]] è il segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
*Vivi per [[Dio]] nel tuo vicino, Dio in te stesso, Dio nel tuo paese e nel paese del tuo nemico, Dio nell'umanità, Dio nell'albero, nella pietra e nell'animale, Dio nel mondo e fuori del mondo; allora sarai sulla giusta via della liberazione.
*Vivi per [[Dio]] nel tuo vicino, Dio in te stesso, Dio nel tuo paese e nel paese del tuo nemico, Dio nell'umanità, Dio nell'albero, nella pietra e nell'animale, Dio nel mondo e fuori del mondo; allora sarai sulla giusta via della liberazione.

Versione delle 09:09, 15 dic 2010

Sri Aurobindo

Sri Aurobindo (1872 – 1950), poeta, mistico e filosofo indiano.

Il dio che sorride

  • Sono veri solo quei pensieri il cui contrario è anche vero, a suo tempo e luogo; i dogmi indiscutibili sono il più pericoloso genere di menzogna.
  • L'amore della solitudine è il segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
  • Vivi per Dio nel tuo vicino, Dio in te stesso, Dio nel tuo paese e nel paese del tuo nemico, Dio nell'umanità, Dio nell'albero, nella pietra e nell'animale, Dio nel mondo e fuori del mondo; allora sarai sulla giusta via della liberazione.
  • Quando chiami qualcuno "imbecille", come ti succede a volte, non dimenticare tuttavia che tu stesso sei stato il più grande imbecille dell'umanità.
  • I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima, e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
  • Il coraggio e l'amore sono le uniche virtù indispensabili; esse manterranno vive l'anima anche se tutte le altre dovessero addormentarsi o venire eclissate.
  • È difficile essere nel mondo un uomo libero pur vivendo la vita ordinaria degli uomini; ma appunto perché è difficile, bisogna tentare e riuscirvi.
  • L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.
  • Essi mi hanno detto: "Queste cose sono allucinazioni". Mi sono informato su che cosa fosse un'allucinazione, ed ho scoperto che sta ad indicare un'esperienza soggettiva o psichica che non corrisponde ad alcuna realtà oggettiva o fisica. Allora mi sono seduto e mi sono meravigliato dei miracoli della ragione umana.
  • La beatitudine è lo scopo di Dio per l'umanità; ottieni questo bene supremo per te stesso innanzitutto, affinché tu possa distribuirlo interamente ai tuoi simili.
  • Il caso non esiste in questo universo; l'idea d'illusione è anch'essa un'illusione. Non c'è mai stata ancora, nella mente umana, un'illusione che non nascondesse una verità o non ne fosse la deformazione.
  • Finché una causa ha dalla sua parte anche una sola anima che abbia una fede intangibile, non può perire.
  • Un pensiero è una freccia scagliata sulla verità: può colpire un punto, ma non coprire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatto del proprio successo per chiedere di più.
  • La malattia tornerà sempre nel corpo se l'anima è malata; poiché i peccati della mente sono la causa segreta dei peccati del corpo. Allo stesso modo la povertà e le preoccupazioni torneranno sempre nell'uomo, finché la specie umana resterà sottomessa all'egoismo.
  • L'egoismo uccide l'anima; distruggilo. Abbi cura però che il tuo altruismo non uccida l'anima altrui.
  • Non la pietà che punge il cuore e rammollisce l'essere interiore, ma una compassione e una carità divine, potenti e imperturbabili, ecco le virtù che dovremmo incoraggiare.

Bibliografia

  • Sri Aurobindo, Il dio che sorride, a cura di Brunilde Neroni, traduzione di Kratù, revisione di Bianca Pagotto e Gabriella Todisco, Guanda, 1995.

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