Lorenzo de' Medici: differenze tra le versioni

Al 2024 le opere di un autore italiano morto prima del 1954 sono di pubblico dominio in Italia. PD
Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
pulci+ 1
m Automa: sistemo automaticamente alcuni degli errori comuni...
Riga 31: Riga 31:


==Citazioni su Lorenzo da' Medici==
==Citazioni su Lorenzo da' Medici==
*''E' mi parea sentir sonar Miseno, | quando in sul campo Lorenzo giugnea | sopra un caval che tremar fa il terreno; | e nel suo bel vexillo si vedea | di sopra un sole e poi l'arcobaleno.'' ([[Luigi Pulci]])
*''È mi parea sentir sonar Miseno, | quando in sul campo Lorenzo giugnea | sopra un caval che tremar fa il terreno; | e nel suo bel vexillo si vedea | di sopra un sole e poi l'arcobaleno.'' ([[Luigi Pulci]])


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 14:15, 16 gen 2011

Lorenzo de' Medici

Lorenzo de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico (1449 – 1492), Signore di Firenze, letterato e mecenate nonché diplomatico.

  • Convien giucare e spender bei quattrini. (da Canzona de' confortini, in Canti carnascialeschi)
  • Dalla più alta stella | Disceso è in terra un divino splendore, | Gloriosa Regina, | Vergine e sposa, madre del Signore: | O luce mattutina, | Felice chi s'inchina | A questa santa madre onesta e pia. (da Alla Vergine)
  • Quant'è bella giovinezza, | che si fugge tuttavia! | chi vuol esser lieto, sia: | di doman non c'è certezza. (da Canzona di Bacco, in Canti carnascialeschi)

Incipit di alcune opere

La Nencia da Barberino

Ardo d'amore, e conviemme cantare
per una dama che me strugge el cuore,
ch'ogni otta ch'i' la sento ricordare,
el cor me brilla e par ch'egli esca fuore.
Ella non truova de bellezze pare,
cogli occhi gitta fiaccole d'amore;
i' sono stato in città e 'n castella
e mai ne vidi ignuna tanto bella.

Simposio o I Beoni

Nel tempo ch'ogni fronde lascia'l verde,
Et prende altro color, e'mbiancan tutti
Gli alberi; & poi ciascun sue foglie perde.
E 'l Contadin con atti rozzi, & brutti,
Ch' aspetta il guiderdon del lungo affanno
Vede pur delle sue fatiche i frutti;
Et guarda il conto suo se'l passato anno,
E stato tal', che speranza gli dia
Di star allegro, ò di futuro danno.

Citazioni su Lorenzo da' Medici

  • È mi parea sentir sonar Miseno, | quando in sul campo Lorenzo giugnea | sopra un caval che tremar fa il terreno; | e nel suo bel vexillo si vedea | di sopra un sole e poi l'arcobaleno. (Luigi Pulci)

Bibliografia

Altri progetti