Thomas Bernhard: differenze tra le versioni

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Versione delle 22:58, 8 apr 2006

Thomas Bernhard (1931 - 1989), scrittore austriaco.

Un bambino

Copyright: Adelphi, traduzione a cura di Renata Colorni.

  • Entrando a scuola tremavo, uscendo da scuola piangevo. Andavo a scuola come si va al patibolo, la mia decapitazione era sempre soltanto rinviata, e questa era per me una tortura.
  • Le scuole sono soltanto fabbriche di imbecillità e di depravazione.
  • È la scuola in sé, sosteneva mio nonno, che assassina il bambino.
  • Sempre, quando siamo in alto, desideriamo più di ogni altra cosa avere accanto a noi un osservatore in qualità di ammiratore.
  • Ero abituato a essere indipendente, a star solo la maggior parte del mio tempo, detestavo la truppa, aborrivo la massa, e tutte quelle urla cento volte, mille volte ripetute dalla stessa bocca.
  • Sempre la mia ambizione è stata superiore alle mie forze.
  • I più intelligenti sono continuamente minacciati dalla follia, diceva mio nonno.
  • Dovevo prendere l'abitudine, diceva il nonno, di continuare a riflettere su un interrogativo irrisolto fino a quando la soluzione non emergeva da sé, il vantaggio che ne avrei tratto sarebbe stato certamente maggiore.
  • La volgarità è da ogni parte intorno a noi, e ogni giorno, inevitabilmente, soffochiamo nell'imbecillità.
  • I tempi e i metodi non mutano.