Umberto Eco: differenze tra le versioni

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Versione delle 22:04, 8 apr 2006

File:Umberto Eco.jpg
Umberto Eco

Umberto Eco (1932 - vivente), scrittore e semiologo italiano.

  • Chi controlla a Wikipedia non solo i testi ma anche le loro correzioni? O agisce una sorta di compensazione statistica, per cui una notizia falsa verrà prima o poi individuata? (da L'Espresso, 16 gennaio 2006)
  • Come non cadere in ginocchio davanti l'altare della certezza. (da Il pendolo di Foucault)
  • Dio è così infinitamente potente da permettersi di essere buono.
  • È sempre meglio che chi ci incute paura abbia più paura di noi.
  • Ero braccato dall'orologio e dall'orrido avanzare del numero.
  • Fu allora che vidi il Pendolo.
    La sfera, mobile all'estremità di un lungo filo fissato alla volta del coro, descriveva le sue ampie oscillazioni con isocrona maestà.
    Io sapevo - ma chiunque avrebbe dovuto avvertire nell'incanto di quel placido respiro - che il periodo era regolato dal rapporto tra la radice quadrata della lunghezza del filo e quel numero π che, irrazionale alle menti sublunari, per divina ragione lega necessariamente la circonferenza al diametro di tutti i cerchi possibili - così che il tempo di quel vagare della sfera dall'uno all'altro polo era effetto di un'arcana cospirazione tra le più intemporali delle misure, l'unità del punto di sospensione, la dualità di una astratta dimensione, la natura ternaria di π, il tetragono segreto della radice, la perfezione del cerchio. (da Il pendolo di Foucault, 1988)
  • I vestiti sono degli artifici semeiotici, cioè delle macchine di comunicazione.
  • Il cinema è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative alla vita vera, che gli provvede solo il materiale grezzo.
  • Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
  • Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria.
  • La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.
  • La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
  • La giustizia non è mossa dalla fretta... e quella di Dio ha secoli a disposizione.
  • La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
  • La superstizione porta sfortuna.
  • L'eroe è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco.
  • L'opera d'arte è sempre una confessione.
  • Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
  • Non miro a diventare Alessandro Magno, casomai il suo tutore Aristotele: e scusi la modestia.
  • Non tutte le verità son per tutte le orecchie.
  • Quelli della generazione del sessantotto pensavano che la rivoluzione fosse un caffè istantaneo.
  • "Scrivevo?"
    "Niente di tuo. Sono un genio sterile, dicevi, a questo mondo o si legge o si scrive, gli scrittori scrivono per disprezzo verso i colleghi, per avere ogni tanto qualche cosa di buono da leggere." (da La misteriosa fiamma della regina Loana, Bompiani, Milano, 2004)
  • Si deve smantellare la serietà degli avversari con il riso, e il riso avversare con la serietà.
  • Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo. Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci. Ci si forma su scarti di saggezza. (da Il pendolo di Foucault, cap. 7)
  • Si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l'errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell'impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l'errore.
  • Tutti possono dire cose sbagliate, basta che le ragioni siano giuste.
  • Un racconto è una macchina per generare interpretazioni.
  • Un sogno è come un libro sacro, e molti di questi non sono altro che sogni.
  • Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è quella di gettare un'ombra di diffidenza sulle cose troppo serie. (da Diario intimo)
  • Wikipedia ha anche un'altra proprietà: chiunque può correggere una voce che ritiene sbagliata. Ho fatto la prova per la voce che mi riguarda: conteneva un dato biografico impreciso, l'ho corretto e da allora la voce non contiene più quell'errore. [...] La cosa non mi tranquillizza per nulla. Chiunque potrebbe domani intervenire ancora su questa voce e attribuirmi (per gusto della beffa, per cattiveria, per stupidità) il contrario di quello che ho detto o fatto. (da L'Espresso, 16 gennaio 2006)

Il nome della rosa

Copyright: Bompiani.

  • La bellezza del corpo si limita alla pelle. Se gli uomini vedessero quello che è sotto la pelle, rabbrividirebbero alla visione della donna. E se ti ripugna toccare il muco o lo sterco con la punta del dito, come mai potremmo desiderare di abbracciare il sacco stesso che contiene lo sterco?
  • La parola "nome" viene da "nomos" ovvero "legge", dato appunto che i nomi vengono dati dagli uomini ad placitum, e cioè per libera e collettiva convenzione.
  • Il suo silenzio era abbastanza eloquente.
  • Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all'apparire dell'autunno; e che senso avrebbe dire di un uomo che ebbe l'occhio severo e le guance pallide quando ormai lui e coloro che lo attorniavano sono polvere e della polvere il loro corpo ha ormai il grigiore mortifero? Solo l'animo, lo voglia Iddio, risplende di una luce che non si spegnerà mai.
  • La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell'unità.
  • Se un pastore falla deve essere isolato dagli altri pastori, ma guai se le pecore cominciassero a diffidare dei pastori.
  • Se mai fossi saggio, lo sarei perché so essere severo.
  • Tre cose concorrono a formare la bellezza anzitutto l'integrità o perfezione, e per questo reputiamo brutte tutte le cose incomplete; poi la debita proporzione ovvero la consonanza; e infine la clarità e la luce, e infatti chiamiamo belle le cose di colore nitido.
  • Il Diavolo è l'arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio.
  • Tutte le eresie sono bandiera di una realtà dell'esclusione. Gratta l'eresia, troverai l'emarginato. Ogni battaglia contro l'eresia vuole solamente questo: che l'emarginato rimanga tale.
  • Scoprii che più amara della morte è la donna, che è come il laccio dei cacciatori, il suo cuore è come una rete, le sue mani funi.
  • Avevo sempre creduto che la logica fosse un'arma universale e mi accorgevo ora di come la sua validità dipendesse dal modo in cui la si usava.
  • Pecora da "ovis" detta "ab oblatione" perché serviva dai primi tempi ai riti sacrificali. Cane da "canor" a causa del suo latrato [...]. I vitelli traggono invece il loro nome dalla parola "viriditas" o anche "virgo" perché a quell'età essi sono ancora freschi, giovani e casti.
  • L'aria fresca della sera è il respiro del vento che si addormenta placido tra le braccia della notte.
  • Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora.
  • Non sempre un'impronta ha la stessa forma del corpo che l'ha impressa e non sempre nasce dalla pressione di un corpo.
  • Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli.
  • Dell'unico amore terreno della mia vita, non sapevo e non seppi mai il nome.
  • Stat rosa pristina nomine
    nomina nuda tenemus.

    La rosa antica resiste per il nome
    noi comprendiamo i nomi semplici.

    - E non l'essenza delle cose. -

Collegamenti esterni

Opere

Approfondimenti