Simplicio: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Simplicius Commentary on Aristotle De Caelo.jpg|thumb|Commento di Simplicio al ''De coelo'' di Aristotele (manoscritto del XIV secolo)]] |
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'''Simplicio''' (490 – 560), filosofo e matematico greco. |
'''Simplicio''' (490 – 560), filosofo e matematico greco. |
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*Il ragionamento di [[Zenone di Elea|Zenone]], assumendo che tutto ciò che è lungo uno spazio uguale a sé o si muove o è in quiete, e che nulla si muove nell'istante, e che sempre il mosso è lungo uno spazio uguale a sé in ogni istante, pare che proceda così: la freccia che si muove, che è in ogni istante lungo uno spazio uguale a sé, non si muove dal momento che nulla si muove nell'istante; ma ciò che non si muove è in quiete, dal momento che tutto o si muove o è in quiete; allora la freccia che si muove finché si muove è in quiete per tutto il tempo della traslazione. Ma che c'è di più paradossale di una cosa simile? (da ''Fisica''<ref>citato in Hermann Diels, Walthrer Kranz, ''I presocratici. Testimonianze e frammenti'', a cura di A. Pasquinelli, Einaudi, Torino 1976</ref>) |
*Il ragionamento di [[Zenone di Elea|Zenone]], assumendo che tutto ciò che è lungo uno spazio uguale a sé o si muove o è in quiete, e che nulla si muove nell'istante, e che sempre il mosso è lungo uno spazio uguale a sé in ogni istante, pare che proceda così: la freccia che si muove, che è in ogni istante lungo uno spazio uguale a sé, non si muove dal momento che nulla si muove nell'istante; ma ciò che non si muove è in quiete, dal momento che tutto o si muove o è in quiete; allora la freccia che si muove finché si muove è in quiete per tutto il tempo della traslazione. Ma che c'è di più paradossale di una cosa simile? (da ''Fisica''<ref>citato in Hermann Diels, Walthrer Kranz, ''I presocratici. Testimonianze e frammenti'', a cura di A. Pasquinelli, Einaudi, Torino 1976</ref>) |
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Versione delle 20:50, 22 gen 2011
Simplicio (490 – 560), filosofo e matematico greco.
- Il ragionamento di Zenone, assumendo che tutto ciò che è lungo uno spazio uguale a sé o si muove o è in quiete, e che nulla si muove nell'istante, e che sempre il mosso è lungo uno spazio uguale a sé in ogni istante, pare che proceda così: la freccia che si muove, che è in ogni istante lungo uno spazio uguale a sé, non si muove dal momento che nulla si muove nell'istante; ma ciò che non si muove è in quiete, dal momento che tutto o si muove o è in quiete; allora la freccia che si muove finché si muove è in quiete per tutto il tempo della traslazione. Ma che c'è di più paradossale di una cosa simile? (da Fisica[1])
Note
- ↑ citato in Hermann Diels, Walthrer Kranz, I presocratici. Testimonianze e frammenti, a cura di A. Pasquinelli, Einaudi, Torino 1976