Luigi Maria Verzé: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Don Luigi Maria Verzé 2010.jpg|thumb|Luigi Maria Verzé, 2010]]
'''Luigi Maria Verzé''' (1920 – vivente), sacerdote, imprenditore e accademico italiano.
'''Luigi Maria Verzé''' (1920 – vivente), sacerdote, imprenditore e accademico italiano.



Versione delle 22:09, 6 feb 2011

Luigi Maria Verzé, 2010

Luigi Maria Verzé (1920 – vivente), sacerdote, imprenditore e accademico italiano.

Intervista di Gianluca Nicoletti, Wired, n.° 1, marzo 2009
  • Senza la ricerca scientifica e senza la tecnologia d'avanguardia, un ospedale è ancora soltanto un lazzaretto!
  • Io amo la macchina come espressione della nostra capacità intellettuale.
  • È come se fossimo la clonazione di Dio, noi siamo il percorso di un neurone di Dio.
  • La vita è il più grande dono di Dio e su di noi incombe l'obbligo di rispettarla e conservarla sana il più a lungo possibile.
Intervista di Aldo Cazzullo, Don Verzé: il Cavaliere? Un dono di Dio all'Italia, Corriere della sera, 6 novembre 2009
  • [Rivedendo Silvio Berlusconi] Abbiamo rievocato i nostri precedenti incontri. La prima volta ci vedemmo in ospedale, al San Pio X. Erano i primi Anni 70, lui era un giovane imprenditore. Ed era malato seriamente. Io gli parlai: "Lei guarirà e farà grandi cose". Nel '94, al tempo della sua discesa in campo, gli dissi che lui era una benedizione per il Paese, un dono di Dio all'Italia.
  • [Fidel Castro] Grand'uomo. Così prepotente, così simpatico. Mi faceva portare l'olio del mio Veneto e il Recioto. Dieci bottiglie: una la apriva in Consiglio dei ministri, le altre nove se le beveva lui. Ore e ore a parlare di tutto. Un carisma che ritrovo solo in Gheddafi.
  • [Alla domanda Perché ha rotto con Cl?] Io non ho rotto. Ho distinto. Sono amico di Formigoni, uomo di statura, cui ogni tanto do qualche consiglio. Sono stato grande amico di Giussani. L'ho curato per dieci anni, l'ho tenuto qui sino all'ultimo, gli portavo in camera Berlusconi. Si adoravano. Berlusconi si sedeva sul suo letto, si abbracciavano, si baciavano. Giussani aveva molte idee. Ora i suoi successori sono liberi di fare secondo la loro mentalità. Qui dentro però è San Raffaele; non è Cl. Facciamo come i gesuiti con i cappuccini: ognuno padrone a casa propria. Noi abbiamo una dottrina che non è quella di Cl. Facciamo scienza e cultura, grazie a un'università che è libera, non ecclesiastica. Odio che si adoperi Gesù Cristo per fare soldi.

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