ʿUmar Khayyām: differenze tra le versioni
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*Noi non siamo che pedine degli [[scacchi]], che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della [[vita]] avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo. |
*Noi non siamo che pedine degli [[scacchi]], che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della [[vita]] avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo. |
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*''Non ricordare il [[giorno]] trascorso | e non perderti in lacrime sul domani che viene: | su passato e futuro non far fondamento | vivi dell'oggi e non perdere al vento la [[vita]].'' |
*''Non ricordare il [[giorno]] trascorso | e non perderti in lacrime sul domani che viene: | su passato e futuro non far fondamento | vivi dell'oggi e non perdere al vento la [[vita]].'' (da ''33'', 1997) |
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*Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo | nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino. | Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli | che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto? |
*Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo | nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino. | Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli | che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto? |
Versione delle 14:51, 22 feb 2011
Ghiyath al-Din Abu'l-Fath Umar ibn Ibrahim Al-Nisaburi al-Khayyami (1048 – 1131), matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano.
Quartine (Rubʿayyāt)
- Dal mio venire al mondo non venne ai cieli vantaggio | e la lor gloria e potenza l'andarmen via non accresce | e l'orecchio mio da nessuno, mai, poté udire | a quale scopo fosse questo venire e andare.
- Chi intravede il mistero della natura, | non può essere ingannato da alcun tema del di là. | Kaaba e tempio significano servitù. Campane cristiane | suonano a servitù. Chiese e sacre bende e croci e rosari: tutte significano soltanto servitù.
- Noi non siamo che pedine degli scacchi, che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della vita avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo.
- Non ricordare il giorno trascorso | e non perderti in lacrime sul domani che viene: | su passato e futuro non far fondamento | vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. (da 33, 1997)
- Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo | nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino. | Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli | che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto?
- Il dito in movimento scrive e avendo scritto avanza. Tutta la tua pietà o arguzia non lo indurranno a cancellare mezza riga, né tutte le tue lacrime laveranno via una sola parola.
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