ʿUmar Khayyām: differenze tra le versioni
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*''Dal mio venire non fu al cielo profitto | E dal mio andare non aumentò né bellezza né spazio | E da nessuno le mie orecchie hanno mai udito | Questo venire e andare quale vantaggio portarono.'' (da ''123'', 1997) |
*''Dal mio venire non fu al cielo profitto | E dal mio andare non aumentò né bellezza né spazio | E da nessuno le mie orecchie hanno mai udito | Questo venire e andare quale vantaggio portarono.'' (da ''123'', 1997) |
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*''Chi intravede il mistero della [[natura]], | non può essere ingannato da alcun tema del di là. | Kaaba e tempio significano servitù. Campane cristiane | suonano a servitù. Chiese e sacre bende e croci e rosari: tutte significano soltanto servitù.'' |
*''Chi intravede il mistero della [[natura]], | non può essere ingannato da alcun tema del di là. | Kaaba e tempio significano servitù. Campane cristiane | suonano a servitù. Chiese e sacre bende e croci e rosari: tutte significano soltanto servitù.''{{c}} |
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*Noi non siamo che pedine degli [[scacchi]], che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della [[vita]] avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo. |
*Noi non siamo che pedine degli [[scacchi]], che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della [[vita]] avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo.{{c}} |
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*Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo | nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino. | Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli | che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto? |
*Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo | nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino. | Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli | che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto?{{c}} |
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*''Il dito in movimento scrive e avendo scritto avanza. Tutta la tua pietà o arguzia non lo indurranno a cancellare mezza riga, né tutte le tue lacrime laveranno via una sola parola.'' |
*''Il dito in movimento scrive e avendo scritto avanza. Tutta la tua pietà o arguzia non lo indurranno a cancellare mezza riga, né tutte le tue lacrime laveranno via una sola parola.''{{c}} |
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== Bibliografia== |
== Bibliografia== |
Versione delle 14:51, 22 feb 2011
Ghiyath al-Din Abu'l-Fath Umar ibn Ibrahim Al-Nisaburi al-Khayyami (1048 – 1131), matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano.
Quartine (Rubʿayyāt)
Incipit
Se fosse dipeso da me il mio venire, non venivo
E se da me dipendesse l'andarmene, quando mai ne ne andrei?
Era meglio se in questo diroccato convento
Non fossi venuto, né andato, né stato giammai.
[Hafez Haidar, 1997]
Citazioni
- Non ricordare il giorno trascorso | e non perderti in lacrime sul domani che viene: | su passato e futuro non far fondamento | vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. (da 33, 1997)
- Dal mio venire non fu al cielo profitto | E dal mio andare non aumentò né bellezza né spazio | E da nessuno le mie orecchie hanno mai udito | Questo venire e andare quale vantaggio portarono. (da 123, 1997)
- Chi intravede il mistero della natura, | non può essere ingannato da alcun tema del di là. | Kaaba e tempio significano servitù. Campane cristiane | suonano a servitù. Chiese e sacre bende e croci e rosari: tutte significano soltanto servitù. da controllare
- Noi non siamo che pedine degli scacchi, che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della vita avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo. da controllare
- Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo | nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino. | Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli | che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto? da controllare
- Il dito in movimento scrive e avendo scritto avanza. Tutta la tua pietà o arguzia non lo indurranno a cancellare mezza riga, né tutte le tue lacrime laveranno via una sola parola. da controllare
Bibliografia
- Omar Khayyam, Quartine, traduzione e cura di Haifez Haidar, BUR, 1997
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