Charles Péguy: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
==Citazioni==
*C'è qualcosa di peggio dell'avere un'[[anima]] perversa: è avere un'anima di tutti i giorni. (citato in ''Corriere della sera'', 14 marzo 2005)
*C'è qualcosa di peggio dell'avere un'[[anima]] perversa: è avere un'anima di tutti i giorni.<ref name=Corriere>Citato in ''Corriere della sera'', 14 marzo 2005.</ref>
*C'è qualcosa di peggio di avere un'[[anima]] cattiva e anche del farsi un' anima cattiva: è avere un' anima bell'e fatta. (citato in ''Corriere della sera'', 14 marzo 2005)
*C'è qualcosa di peggio di avere un'[[anima]] cattiva e anche del farsi un'anima cattiva: è avere un'anima bell'e fatta.<ref name=Corriere/>
*{{NDR|Parlando della [[risurrezione]] di ogni uomo}} Corpo e anima, o saranno due mani giunte in eterna [[adorazione]], o due polsi ammanettati per una cattività eterna. (citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 81)
*{{NDR|Sulla [[risurrezione]] di ogni uomo}} Corpo e anima, o saranno due mani giunte in eterna [[adorazione]], o due polsi ammanettati per una cattività eterna.<ref>Citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 81.</ref>
*Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (da ''Il denaro'')
*Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine.<ref>Da ''Il denaro''.</ref>
*Il [[pentimento|ravvedimento]] di un [[uomo]] è il coronamento di una [[speranza]] di [[Dio]]. (citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 13)
*Il [[pentimento|ravvedimento]] di un [[uomo]] è il coronamento di una [[speranza]] di [[Dio]].<ref>Citato in [[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 13.</ref>
*L'amnesia dell'[[eternità|eterno]] è il [[male]] del nostro secolo. (citato in [[Adolfo L'Arco]], ''La Donna del Sanctus'')
*L'amnesia dell'[[eternità|eterno]] è il [[male]] del nostro secolo.<ref>Citato in [[Adolfo L'Arco]], ''La Donna del Sanctus''.</ref>
*Quando tocchiamo il rapporto fra razza e [[nazione]], e fra entrambe e il concetto di fede religiosa, passiamo dalla ''politique'' alla ''mistique''. (citato in [[George Steiner]], ''Totem o tabù'', in ''Nessuna passione spenta'', p. 144)
*Quando tocchiamo il rapporto fra razza e [[nazione]], e fra entrambe e il concetto di fede religiosa, passiamo dalla ''politique'' alla ''mistique''.<ref>Citato in [[George Steiner]], ''Totem o tabù'', in ''Nessuna passione spenta'', p. 144.</ref>

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*È restare fedele al maestro al pensiero del maestro ripeterlo servilmente nei secoli dei secoli? [...] Ma forse la più fedele di tutte le fedeltà consisterebbe nel trasportare il pensiero del maestro, nel trasferirlo, nel tradurlo, nel trascriverlo, in un altro linguaggio man mano che i tempi si succedono e che i linguaggi si perfezionano.
*È restare fedele al maestro al pensiero del maestro ripeterlo servilmente nei secoli dei secoli? [...] Ma forse la più fedele di tutte le fedeltà consisterebbe nel trasportare il pensiero del maestro, nel trasferirlo, nel tradurlo, nel trascriverlo, in un altro linguaggio man mano che i tempi si succedono e che i linguaggi si perfezionano.
*I teorici della chiarezza scrivono libri torbidi.
*I teorici della chiarezza scrivono libri torbidi.
*Il cattolico è un ragazzo che arriva sulla strada e che trova ottimo il paletto segnaletico che c'è per tutti.
*Il [[cattolicesimo|cattolico]] è un ragazzo che arriva sulla strada e che trova ottimo il paletto segnaletico che c'è per tutti.
*L'[[amore]] è più raro dello stesso genio [...] e l'amicizia è più rara dell'amore.
*L'[[amore]] è più raro dello stesso genio [...] e l'amicizia è più rara dell'amore.
*La giovane e piccola speranza [...] Essa è il cuore della libertà.
*La giovane e piccola speranza [...] Essa è il cuore della libertà.
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*Una [[casa]] frana sempre e solo dall'interno.
*Una [[casa]] frana sempre e solo dall'interno.


==Note==
{{NDR|Charles Péguy, ''Lui è qui'', Rizzoli, Milano, 1997, a cura di Davide Rondoni e Flora Crescini}}
<references />

==Bibliografia==
*Charles Péguy, ''Lui è qui'', a cura di Davide Rondoni e Flora Crescini, Rizzoli, Milano, 1997.


==Altri progetti==
==Altri progetti==

Versione delle 17:21, 23 feb 2011

Charles Péguy

Charles Péguy (1873 – 1914), scrittore francese.

Citazioni

  • C'è qualcosa di peggio dell'avere un'anima perversa: è avere un'anima di tutti i giorni.[1]
  • C'è qualcosa di peggio di avere un'anima cattiva e anche del farsi un'anima cattiva: è avere un'anima bell'e fatta.[1]
  • [Sulla risurrezione di ogni uomo] Corpo e anima, o saranno due mani giunte in eterna adorazione, o due polsi ammanettati per una cattività eterna.[2]
  • Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine.[3]
  • Il ravvedimento di un uomo è il coronamento di una speranza di Dio.[4]
  • L'amnesia dell'eterno è il male del nostro secolo.[5]
  • Quando tocchiamo il rapporto fra razza e nazione, e fra entrambe e il concetto di fede religiosa, passiamo dalla politique alla mistique.[6]

Senza fonte

  • Che cosa ci dirà Dio se alcuni di noi andranno da Lui senza gli altri?
  • Chi trascura di educare il proprio figlio all'amicizia, lo perderà non appena avrà finito di essere bambino.
  • La libertà è un sistema basato sul coraggio.
  • La Rivoluzione sociale sarà morale, oppure non ci sarà.
  • La tirannia è sempre meglio organizzata della libertà.
  • Quanto vi è di più contrario alla salvezza, non è il peccato, ma l'abitudine.
  • Quarant'anni è un'età terribile. Perché è l'età in cui diventiamo quello che siamo.
  • Una grazia unica riposa sull'infanzia, riposa su ogni bambino.
  • Una parola non è la stessa in uno scrittore e in un altro. Uno se la strappa dalle viscere, l'altro la tira fuori dalla tasca del soprabito.

Lui è qui

  • C'è qualcosa di peggio dell'avere un cattivo pensiero. È avere un pensiero bell'e fatto.
  • Chi rinuncia alla ragione per l'offensiva, non può appellarsi alla ragione per la difensiva.
  • Dicevano per ridere, e per prendere in giro i loro curati, che lavorare è pregare, e non sapevano di dire così bene.
  • È restare fedele al maestro al pensiero del maestro ripeterlo servilmente nei secoli dei secoli? [...] Ma forse la più fedele di tutte le fedeltà consisterebbe nel trasportare il pensiero del maestro, nel trasferirlo, nel tradurlo, nel trascriverlo, in un altro linguaggio man mano che i tempi si succedono e che i linguaggi si perfezionano.
  • I teorici della chiarezza scrivono libri torbidi.
  • Il cattolico è un ragazzo che arriva sulla strada e che trova ottimo il paletto segnaletico che c'è per tutti.
  • L'amore è più raro dello stesso genio [...] e l'amicizia è più rara dell'amore.
  • La giovane e piccola speranza [...] Essa è il cuore della libertà.
  • Le crisi dell'insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita.
  • Per chi ha qualche idea di ciò che è la grazia, il vero problema non è la grazia. Il vero problema e la mancanza di grazia e l'ingratitudine.
  • Un sistema è ciò che un sistematico ha potuto vedere, ha potuto ricordare con la sua vista miope, oppure, e al di fuori di tutto ciò, è ciò che ha potuto costruire con la sua corta immaginazione.
  • Un sistema è una realtà monca.
  • Un uomo non viene determinato da ciò che fa e ancora meno da ciò che dice. Se guardiamo in fondo, un essere è determinato unicamente da ciò che è.
  • Una casa frana sempre e solo dall'interno.

Note

  1. a b Citato in Corriere della sera, 14 marzo 2005.
  2. Citato in Raniero Cantalamessa, Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli, Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 81.
  3. Da Il denaro.
  4. Citato in Raniero Cantalamessa, Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli, Piemme, Casale Monferrato 2001, anno C, p. 13.
  5. Citato in Adolfo L'Arco, La Donna del Sanctus.
  6. Citato in George Steiner, Totem o tabù, in Nessuna passione spenta, p. 144.

Bibliografia

  • Charles Péguy, Lui è qui, a cura di Davide Rondoni e Flora Crescini, Rizzoli, Milano, 1997.

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