Kaṭha Upaniṣad: differenze tra le versioni
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*Coloro che, vagando nell'[[ignoranza]], si credono dei sapienti, saggi di per se stessi, girano in tondo correndo da ogni parte, ma sono dei folli, simili a ciechi guidati da un cieco. (''II, 5''; 1999) |
*Coloro che, vagando nell'[[ignoranza]], si credono dei sapienti, saggi di per se stessi, girano in tondo correndo da ogni parte, ma sono dei folli, simili a ciechi guidati da un cieco. (''II, 5''; 1999) |
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*Se l'uccisore crede di [[omicidio|uccidere]], se l'ucciso crede di essere ucciso, né l'uno né l'altro hanno la conoscenza vera: in realtà non vi è né uccisore né ucciso. (''II, 19''; 1999) |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 15:45, 6 apr 2011
Katha Upanishad, Upanishad della morte.
Citazioni
- Coloro che, vagando nell'ignoranza, si credono dei sapienti, saggi di per se stessi, girano in tondo correndo da ogni parte, ma sono dei folli, simili a ciechi guidati da un cieco. (II, 5; 1999)
- Se l'uccisore crede di uccidere, se l'ucciso crede di essere ucciso, né l'uno né l'altro hanno la conoscenza vera: in realtà non vi è né uccisore né ucciso. (II, 19; 1999)
Bibliografia
- La saggezza indiana, a cura di Gabriele Mandel, Rusconi, 1999.
Voci correlate
Altri progetti
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