Debito: differenze tra le versioni
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* C'è sempre un monoteismo all'orizzonte del dispotismo: il debito diventa ''debito d'esistenza'', debito dell'esistenza dei soggetti stessi. Viene il momento in cui il creditore non ha ancora prestato mentre il debitore non cessa di rendere, poiché rendere è un dovere, mentre prestare è una facoltà, come nella canzone di [[Lewis |
* C'è sempre un monoteismo all'orizzonte del dispotismo: il debito diventa ''debito d'esistenza'', debito dell'esistenza dei soggetti stessi. Viene il momento in cui il creditore non ha ancora prestato mentre il debitore non cessa di rendere, poiché rendere è un dovere, mentre prestare è una facoltà, come nella canzone di [[Lewis Carroll]], la lunga canzonde del debito infinito:<br/><small>Un uomo può certo richiedere il dovuto,<br/>ma quando si tratta di un prestito,<br/>può allora scegliere<br/>il tempo che più gli aggrada</small><ref>{{NDR|Nota presente nel medesimo testo da cui è tratta la citazione}} <small>L.CARROL</small>, ''Silvia e Bruno'', cap.<small>XI</small></ref>. ([[L'Anti-Edipo]]) |
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*Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole [...] ([[Paolo di Tarso]]) |
*Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole [...] ([[Paolo di Tarso]]) |
Versione delle 18:17, 16 apr 2011
Citazioni sul debito.
- C'è sempre un monoteismo all'orizzonte del dispotismo: il debito diventa debito d'esistenza, debito dell'esistenza dei soggetti stessi. Viene il momento in cui il creditore non ha ancora prestato mentre il debitore non cessa di rendere, poiché rendere è un dovere, mentre prestare è una facoltà, come nella canzone di Lewis Carroll, la lunga canzonde del debito infinito:
Un uomo può certo richiedere il dovuto,
ma quando si tratta di un prestito,
può allora scegliere
il tempo che più gli aggrada[1]. (L'Anti-Edipo) - [I debiti] Sono un problema del mio socio di maggioranza, Dio. (Luigi Maria Verzé)
- Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole [...] (Paolo di Tarso)
Proverbi italiani
- A chi paga ciò che deve, tutto ciò che gli resta è suo.
- A pagare e a morire c'è sempre tempo.
- Chi deve dare, sa comandare.
- Chi è debitore, non riposa come vuole.
- Chi fa debiti o piatisce, sulla paglia i dì finisce.
- Chi non ha debiti è ricco.
- Debiti e cancri, mali insanabili.
- Debitore, mentitore.
- È meglio pagare e poco avere, che molto avere e sempre dovere.
- Finché si è debitori, si è nei dolori.
- I calzoni degli altri fanno male al sedere.
- I creditori hanno miglior memoria dei debitori.
- I debiti dei poveri fanno un gran fracasso.
- I debiti e i peccati crescono sempre.
- I debiti e i peccati sono sempre più di quelli che si crede.
- Il debito ammazza l'uomo.
- Il debito mangia giorno e notte.
- Il debito porta in groppa la menzogna.
- Il far cambiale riduce l'uomo all'ospedale.
- Il giorno in cui si paga un debito, si apre un credito.
- Il lavoro paga i debiti, mentre la disperazione li aumenta.
- Il mentire è il secondo vizio, il primo è l'indebitarsi.
- La Quaresima è corta per chi deve pagare a Pasqua.
- L'arrabbiarsi non paga i debiti.
- Per i debiti di cuore i soldi non bastano.
- Quando c'è debito, la fodera mangia il diritto.
- Sette anni di bel tempo non pagano un soldo di debito.
- Un carro di fastidi non paga un soldo di debiti.
- Un piccolo debito forma un debitore, uno grosso un nemico.
- Uomo indebitato, ogni anno lapidato.
Note
- ↑ [Nota presente nel medesimo testo da cui è tratta la citazione] L.CARROL, Silvia e Bruno, cap.XI
Bibliografia
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903