Aśvaghoṣa: differenze tra le versioni

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*La [[cortesia]] è la medicina delle donne, la cortesia è il massimo ornamento; [[bellezza]] senza cortesia è come un giardino senza fiori. (Udāyin: da ''Canto IV'', 70)
*La [[cortesia]] è la medicina delle donne, la cortesia è il massimo ornamento; [[bellezza]] senza cortesia è come un giardino senza fiori. (Udāyin: da ''Canto IV'', 70)
*Come gli uccelli, dopo essersi incontrati sull'albero che li ospita, si separano, così l'[[incontro]] delle creature finisce sempre con la [[separazione]].<br />E come le nubi si addensano e di nuovo si allontanano, così, credo, è l'unione e la separazione degli esseri viventi. (Buddha: da ''Canto VI'', 46-47)
*Come gli uccelli, dopo essersi incontrati sull'albero che li ospita, si separano, così l'[[incontro]] delle creature finisce sempre con la [[separazione]].<br />E come le nubi si addensano e di nuovo si allontanano, così, credo, è l'unione e la separazione degli esseri viventi. (Buddha: da ''Canto VI'', 46-47)
*Quale saggio potrebbe procedere in base [alle convinzioni] di un altro, come un cieco guidato da un cieco nella cieca oscurità?<br />Benché io non abbia ancora accertato la verità, nel dubbio tra bene e male la mia decisione è comunque per il bene: davvero è preferibile il dolore di chi, magari invano, è rivolto al bene, alla felicità di chi, fors'anche a ragione, è rivolto al male. (Buddha: da ''Canto IX'', 74-75)
*L'[[Senilità|età avanzata]] è pensosa, composta, rivolta alla stabilità: con poco sforzo giunge alla pace interiore, sia per l'impossibilità di agire altrimenti sia per verecondia. (il re: da ''Canto X'', 36)


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 17:31, 27 mag 2011

Aśvaghoṣa (80 ? – 150 ?), monaco buddhista, poeta e filosofo indiano.

Le gesta del Buddha

  • Dall'oceano del dolore in cui la spuma sparsa è la malattia, le onde sono la vecchiaia e la terribile corrente è la morte, egli [Buddha] salverà le creature, che in esso si trascinano afflitte, con la gran nave della conoscenza. (Asita: da Canto I, 70)
  • Assassina della bellezza, rovina della forza, grembo del dolore, tomba del piacere, distruzione dei ricordi, nemica dei sensi: questa [...] si chiama vecchiaia. (l'auriga: da Canto III, 30)
  • Tre sono le caratteristiche di un amico: impedire ciò che è dannoso, incitare al bene, non abbandonare nella mala sorte. (Udāyin: da Canto IV, 64)
  • La cortesia è la medicina delle donne, la cortesia è il massimo ornamento; bellezza senza cortesia è come un giardino senza fiori. (Udāyin: da Canto IV, 70)
  • Come gli uccelli, dopo essersi incontrati sull'albero che li ospita, si separano, così l'incontro delle creature finisce sempre con la separazione.
    E come le nubi si addensano e di nuovo si allontanano, così, credo, è l'unione e la separazione degli esseri viventi. (Buddha: da Canto VI, 46-47)
  • Quale saggio potrebbe procedere in base [alle convinzioni] di un altro, come un cieco guidato da un cieco nella cieca oscurità?
    Benché io non abbia ancora accertato la verità, nel dubbio tra bene e male la mia decisione è comunque per il bene: davvero è preferibile il dolore di chi, magari invano, è rivolto al bene, alla felicità di chi, fors'anche a ragione, è rivolto al male. (Buddha: da Canto IX, 74-75)
  • L'età avanzata è pensosa, composta, rivolta alla stabilità: con poco sforzo giunge alla pace interiore, sia per l'impossibilità di agire altrimenti sia per verecondia. (il re: da Canto X, 36)

Bibliografia

  • Aśvaghoṣa, Le gesta del Buddha (Buddhacarita), a cura di Alessandro Passi, Fabbri Editori, 2001.

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