Calabria: differenze tra le versioni

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*Il calabrese è curioso di conoscere e di sapere, la sua delizia è ascoltare le persone colte che parlano, anche se a lui non arriva interamente il senso dei grandi e profondi concetti. È come il povero davanti allo spettacolo di una festa apparecchiata, non per lui, ma di cui gli arrivano i suoni, le luci, i colori. Senza invidia. con un cocente rimpianto d'un bene fatto per tutti gli uomini. ([[Corrado Alvaro]])
*Il calabrese è curioso di conoscere e di sapere, la sua delizia è ascoltare le persone colte che parlano, anche se a lui non arriva interamente il senso dei grandi e profondi concetti. È come il povero davanti allo spettacolo di una festa apparecchiata, non per lui, ma di cui gli arrivano i suoni, le luci, i colori. Senza invidia. con un cocente rimpianto d'un bene fatto per tutti gli uomini. ([[Corrado Alvaro]])
*L'arte che tutti i calabresi sanno benissimo, dal più ricco all'ultimo mendico, è quella di maneggiare il [[Arma|fucile]]. ([[Luigi Settembrini]])
*L'arte che tutti i calabresi sanno benissimo, dal più ricco all'ultimo mendico, è quella di maneggiare il [[Arma|fucile]]. ([[Luigi Settembrini]])
*La Calabria è all'ordine del giorno della Nazione per due ragioni. Per le alluvioni e per il banditismo. Ogni anno leggiamo di abitati che le alluvioni travolgono a valle, di ponti che crollano, di montagne che si spaccano per effetto di erosioni secolari, di fiumare che allagano i còlti, di creature umane e di bestie che galleggiano sulla cresta dei torrenti. È una specie di catastrofe ecologica quella che si prospetta sulla Calabria, alla cui minacci si deve porre riparo senza indugio se non si vuole che il suolo minato dalla vecchiezza, non protegga contro le frane e contro le piogge, non tenga più la trama come un vestito troppo liso. […] L'altra ragione è il banditismo. […] Ora la verità è che ci sono banditi in Calabria come dappertutto. Se il fenomeno in Calabria appare più preoccupante è perché, messo in rapporto con la situazione politica e sociale che ne determina l'esistenza, non si vede come si possa risanare l'albero malato senza bonificargli la terra intorno. ([[Leonida Rèpaci]])
*La Calabria è all'ordine del giorno della Nazione per due ragioni. Per le alluvioni e per il banditismo. Ogni anno leggiamo di abitati che le alluvioni travolgono a valle, di ponti che crollano, di montagne che si spaccano per effetto di erosioni secolari, di fiumare che allagano i còlti, di creature umane e di bestie che galleggiano sulla cresta dei torrenti. È una specie di catastrofe ecologica quella che si prospetta sulla Calabria, alla cui minaccia si deve porre riparo senza indugio se non si vuole che il suolo minato dalla vecchiezza, non protegga contro le frane e contro le piogge, non tenga più la trama come un vestito troppo liso. […] L'altra ragione è il banditismo. […] Ora la verità è che ci sono banditi in Calabria come dappertutto. Se il fenomeno in Calabria appare più preoccupante è perché, messo in rapporto con la situazione politica e sociale che ne determina l'esistenza, non si vede come si possa risanare l'albero malato senza bonificargli la terra intorno. ([[Leonida Rèpaci]])
*La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme. ([[Guido Piovene]])
*La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme. ([[Guido Piovene]])
*La dignità è al sommo di tutti i pensieri, ed è il lato positivo dei calabresi, come è la difficoltà contro cui si può urtare inconsapevolmente, poiché è qualche volta tutto quanto ha l'uomo. ([[Corrado Alvaro]])
*La dignità è al sommo di tutti i pensieri, ed è il lato positivo dei calabresi, come è la difficoltà contro cui si può urtare inconsapevolmente, poiché è qualche volta tutto quanto ha l'uomo. ([[Corrado Alvaro]])

Versione delle 12:41, 25 giu 2011

Citazioni sulla Calabria.

  • C'era stato il terremoto grande del 1832, e tutti ne parlavano con terrore, e mi mostravano le rovine in vari luoghi, e narravano fatti dolorosissimi. "Ah," mi diceva uno, "se non ci fossero i terremoti ed i briganti, la Calabria sarebbe il primo paese del mondo". (Luigi Settembrini)
  • È qui la frontiera della Calabria e quindi l'ultima località della provincia della Basilicata. La padrona di casa ci avverte che domani non saremo più in grado di comprendere la lingua del luogo, tanto è difficile il dialetto calabrese. «Non parlano italiano come noi» — ci dice con sufficienza — pur non essendo, certamente, il suo italiano il più puro toscano. È bene, dopo tutto, aspettarsi il peggio, ed ella ci ha preparato per ogni evento, dicendoci che troveremo «brutta lingua e brutta gente». (Arthur John Strutt)
  • Il calabrese è curioso di conoscere e di sapere, la sua delizia è ascoltare le persone colte che parlano, anche se a lui non arriva interamente il senso dei grandi e profondi concetti. È come il povero davanti allo spettacolo di una festa apparecchiata, non per lui, ma di cui gli arrivano i suoni, le luci, i colori. Senza invidia. con un cocente rimpianto d'un bene fatto per tutti gli uomini. (Corrado Alvaro)
  • L'arte che tutti i calabresi sanno benissimo, dal più ricco all'ultimo mendico, è quella di maneggiare il fucile. (Luigi Settembrini)
  • La Calabria è all'ordine del giorno della Nazione per due ragioni. Per le alluvioni e per il banditismo. Ogni anno leggiamo di abitati che le alluvioni travolgono a valle, di ponti che crollano, di montagne che si spaccano per effetto di erosioni secolari, di fiumare che allagano i còlti, di creature umane e di bestie che galleggiano sulla cresta dei torrenti. È una specie di catastrofe ecologica quella che si prospetta sulla Calabria, alla cui minaccia si deve porre riparo senza indugio se non si vuole che il suolo minato dalla vecchiezza, non protegga contro le frane e contro le piogge, non tenga più la trama come un vestito troppo liso. […] L'altra ragione è il banditismo. […] Ora la verità è che ci sono banditi in Calabria come dappertutto. Se il fenomeno in Calabria appare più preoccupante è perché, messo in rapporto con la situazione politica e sociale che ne determina l'esistenza, non si vede come si possa risanare l'albero malato senza bonificargli la terra intorno. (Leonida Rèpaci)
  • La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme. (Guido Piovene)
  • La dignità è al sommo di tutti i pensieri, ed è il lato positivo dei calabresi, come è la difficoltà contro cui si può urtare inconsapevolmente, poiché è qualche volta tutto quanto ha l'uomo. (Corrado Alvaro)
  • Le quattro regioni più direttamente investite dalle mafie – la Sicilia con Cosa Nostra, la Calabria con la 'ndrangheta, la Campania con la camorra, la Puglia con la sacra corona unita – sono anche le quattro regioni più povere e disperate d'Italia. (Giuseppe Pisanu)
  • Quasi tutto quello che si legge qui della Calabria, a parte la letteratura dialettale, è rivolto in genere a magnificare una Calabria che non esiste più, e cioè le colonie greche, e Sibari, e Locri. La tendenza è al classico. (Corrado Alvaro)
  • Per me Calabria significa categoria morale, prima che espressione geografica. Calabrese, nella sua miglior accezione metaforica, vuol dire Rupe, cioè carattere. È la torre che non crolla giammai la cima pel soffiar dei venti. (Leonida Rèpaci)
  • Su Ccalavrisi, e ccalavrisi sugnu,
    su' numinatu ppe tuttu lu Regnu.
    Chi vo' de mia canzuni li ni dugnu,
    d'amuri, gelusia, spartenza e sdegnu.
    Mpacci l'àutri cità nu' mi cumpunnu,
    tutti li cosi lli fazzu cu 'mpignu...
    Venissi avanti ccà tutti lu munnu,
    l'onuri de Calabbria lu mantegnu.
    (da Storia della Calabria moderna e contemporanea)
Alcune variazioni della stessa citazione:
  • Su' Calabrisi e Calabrisi sugnu, su' canusciutu pe' tuttu lu regnu, tandu nemicu miu, tandu m'arrendu, quandu la testa mia sàgghja a la 'ntinna. (da Vincenzo Pitaro, su I Calabresi nel mondo, Rivista della Giunta Regionale della Calabria)
  • Calabrese, Riggitanu sugnu, mi canuscianu nt'e tuttu lu Regnu. (dalla trasmissione televisiva Raggio di Sole a cura di Lino Polimeni)
  • Trovare un amico è raro, come una giornata senza vento a Catanzaro. (detto calabrese)
Trovare un vero amico è così raro, come un dì senza vento a Catanzaro. (detto calabrese)
  • Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15000 kl.² di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise all'opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi. (Leonida Rèpaci)

Bibliografia

  • Storia della Calabria moderna e contemporanea. Età presente – Approfondimenti, Gangemi, Reggio Calabria, 2002.

Voci correlate

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