Giuseppe Battista: differenze tra le versioni

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Giuseppe Battista (1610 – 1675), poeta e scrittore italiano.


Lettere

  • A Dio per debito, a' letterati per affetto ho sacrificato solamento me stesso. (dalla Lettera a Giovamttista Manzo marchese di Villa, p. 82)
  • Che si perda il Mondo tutto, se tutto il mondo acquistar si può per mezzi di servitù, la quale in qualsivoglia luogo sempre è vergognosa. (dalla Lettera a Giovamttista Manzo marchese di Villa, p. 82)
  • Telemaco rifiutò i cavalli, che gli offriva Menelao, perché in Itaca pietrosa non aveva pascoli per nutrirli. Io non accetto il Cane, che volete donarmi, non perché mi manchino pochi tozzi di pane, ma perché in casa mia non ha cosa da guardare. Una sola Povertà, che vale per cento mastini, la difende da cento ladri. (dalla Lettera al sig. Silvestro Giunti, p. 88)
  • Rade volte si dà vita senza tribulazione, come rade volte si dà Primavera senza tuoni. (dalla Lettera al signor Valerio Bianchi, p. 92)

Bibliografia

  • Giuseppe Battista, Lettere, a cura di Simon-Antonio Battista, Combi & La Noù, Venezia 1678.

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